Sinistra con:
occorre un forte impegno dei Comuni per promuovere la costituzione e
sostenere lo sviluppo delle Comunità Energetiche in tutti i
territori
Nella
necessità, non più rinviabile, di contrastare i cambiamenti
climatici, la transizione energetica verso fonti energetiche
rinnovabili e a bassa emissione di CO2 rappresenta un elemento
essenziale, in un orizzonte di sostenibilità. Ovviamente le
organizzazioni internazionali, i governi e gli enti locali sono
chiamati a svolgere un ruolo decisivo in termini di investimenti
infrastrutturali, normative cogenti, policy e industriali, ambientali
e fiscali, ma anche imprese e cittadini sono chiamati a svolgere un
ruolo diretto e ad assumere impegni concreti.
Se
ci poniamo infatti in un’ottica di svolgere un “ruolo attivo”
nel favorire la transizione energetica molte sono le azioni che si
possono attuare a livello sia individuale sia di comunità, evitando
che tale transizione si risolva in un vantaggio per pochi, lontano da
ogni principio di giustizia ed equità. In questo senso, uno
strumento fondamentale per concretizzare dal basso la transizione
energetica in forme sostenibili dal punto di vista ambientale,
economico e sociale è quello delle Comunità Energetiche Rinnovabili
(CER).
Le
CER sono composte da cittadini, enti del terzo settore, piccole
imprese, enti territoriali e autorità locali, a partire dalle
amministrazioni comunali, che condividono l’energia elettrica
rinnovabile prodotta da impianti nella disponibilità dei soggetti
associati nelle comunità. L’obiettivo principale è quello di
fornire
benefici ambientali, economici e sociali ai soci e ai territori in
cui opera,
attraverso la produzione e l’autoconsumo di energia rinnovabile.
Importante
sottolineare anche che le CER sono uno strumento in grado di
promuovere in modo significativo la produzione di energia da fonti
rinnovabili, la riduzione dell’emissione di gas serra e
l’indipendenza energetica del Paese. E, quindi, di contribuire
con tanti piccoli impianti diffusi alla democrazia energetica,
rafforzando l’idea stessa di comunità locale.
Se
consideriamo che una famiglia media italiana consuma circa
2.700-3.500 kWh di energia elettrica all’anno, con un impianto
fotovoltaico (produzione media di 3.500 kWh/anno) si potrebbe evitare
di immettere in atmosfera circa 1.225-1.400 kg di CO2 all’anno
corrispondenti alla CO2 assorbita da circa 80-90 alberi all’anno.
Sinistra
con
ritiene fondamentale sviluppare in tutte le realtà locali il
massimo impegno per costituire le Comunità Energetiche Rinnovabili,
per favorire la massima adesione di cittadini, di associazioni e di
piccole imprese commerciali e artigianali e per realizzare tanti
impianti di energia da fonti rinnovabili. Accanto ai vantaggi
ambientali, occorre puntare in particolare su quelli sociali ed al
sostegno alle famiglie colpite da vera e propria povertà energetica.
In
queste direzioni è fondamentale
il ruolo delle Amministrazioni comunali
che devono, prima di tutto, promuovere e sostenere iniziative per far
conoscere e costituire le CER in ogni territorio, come già fatto dal
Comune
di Capannori, dove nei mesi scorsi è stata costituita la prima CER
della provincia di Lucca.
Ai
Comuni, e in particolare al Comune
di Lucca finora totalmente assente su questi temi,
chiediamo il massimo impegno anche per contribuire a realizzare nuovi
impianti di energia rinnovabile, a partire dai tetti delle scuole e
degli edifici comunali, e per sostenere
l’impegno in questo senso delle famiglie e delle imprese,
anche attraverso possibili finanziamenti locali, regionali, nazionali
ed europei.
Lucca,
19 dicembre 2024 Associazione Sinistra
con
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