Tragedia e sciopero in porto a Genova: morto un portuale (VIDEO)

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Un lavoratore portuale della Culmv (Giovanni Battista Macciò, 52 anni) ha perso la vita e un altro è rimasto ferito nell’ambito di un incidente avvenuto questa notte al terminal container Psa Genova Pra’.

Secondo le prime ricostruzioni un terzo collega – tutti membri della Culmv, il fornitore di manodopera temporanea dello scalo – per cause da accertare avrebbe investito con la ralla che stava guidando un’altra ralla ferma, provocando il ferimento del guidatore di quest’ultima, ricoverato, e schiacciando il lavoratore Giovanni Battista Macciò, impegnato in quel momento nel controllo dei sigilli di un container.

Questa la nota diffusa dal terminal Psa Genova Pra’: “Poco prima delle 3 di questa notte si è verificato un grave incidente in una delle squadre della Compagnia Unica avviate al lavoro in piazzale al terminal di Pra’. Per cause ancora da accertare, il conducente CULMV di una ralla ha improvvisamente sterzato e colpito in modo violento un altro mezzo operativo. L’impatto ha provocato la morte di un addetto checker e il ferimento di un altro conducente, attualmente ricoverato in codice giallo, anch’essi operatori di Compagnia Unica. Le Autorità stanno conducendo le indagini per verificare le dinamiche dell’incidente e hanno richiesto i test del caso al conducente del mezzo.
I dipendenti del terminal e tutto il management si stringono al dolore della famiglia: il porto rimarrà chiuso per lutto ed è stato proclamato uno sciopero di 24 ore a seguito del grave incidente”.

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Le segreterie locali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti proclamavano immediatamente 24 ore di sciopero, affermando quanto segue: “Cgil Cisl Uil Genova e Liguria condannano l’ennesima tragedia sul lavoro che tocca oggi un territorio già martoriato da 20 morti nei primi dieci mesi del 2024. Nell’attesa di conoscere la dinamica dell’incidente ci interroghiamo sulle falle del sistema di sicurezza portuale che ha coinvolto due lavoratori. Sul tema della sicurezza sul lavoro occorre rimettersi al tavolo istituzionale per individuare le azioni ulteriori da mettere in campo per garantire la sicurezza in ambito portuale per evitare infortuni in un settore delicato attraversato da molteplici dinamiche”.

Profondo cordoglio è stato espresso da Autorità di sistema portuale e dalle istituzioni locali, come da Ancip, che ha sottolineato come “la sicurezza nei luoghi di lavoro debba essere una responsabilità collettiva e una priorità costante, non un tema da affrontare solo di fronte a episodi drammatici”.

Entro un mese l’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale convocherà gli Stati generali del lavoro portuale per parlare prima di tutto di sicurezza. Questo quanto emerso dall’incontro chiesto e ottenuto dai segretari dei sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti, Enrico Poggi, Mauro Scognamillo e Roberto Gulli, al commissario dell’Adsp Massimo Seno in seguito all’incidente mortale accaduto al terminal Psa Genova Pra’. La port authority convocherà inoltre, in tempi più stretti, anche la commissione sicurezza.

“Il commissario ci ha ascoltati e la reazione è stata positiva con la proposta di convocare gli Stati generali del lavoro portuale per mettere tutti gli attori attorno a un tavolo per ottenere un risultato – ha dichiarato Poggi -. La risposta che i lavoratori devono avere è sulla sicurezza prima di tutto, abbiamo la volontà, l’utopia di sconfiggere gli incidenti. Serve una regia che parta da Genova ma coinvolga anche il Governo.
Significa investimenti mirati con l’obiettivo di aumentare la sicurezza del lavoro in banchina, ricambio generazionale, formazione e ottenere dal Governo l’esigibilità di strumenti come il riconoscimento del lavoro usurante e gli incentivi all’esodo inseriti nel contratto nazionale di lavoro ma mai diventati operativi”.

Sul piatto i sindacati hanno messo anche alcune richieste operative concrete: “Più ore di permesso per i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza di sito e più libertà di movimento all’interno della zona portuale per dare una copertura maggiore a un porto che lavora 24 ore al giorno per 365 giorni l’anno” ha , rimarcato Scognamillo.

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