CDP Venture Capital, Piemonte Next e un gruppo di industriali e investitori marchigiani hanno sottoscritto un aumento di capitale di 3,5 milioni di euro a favore di MU-Fabriano srl.
MU-Fabriano: una startup italiana
Nata per produrre veicoli elettrici col marchio Mole Urbana creati, disegnati e progettati da Umberto Palermo e il suo team di lavoro, ha ora, oltre che la capacità tecnica, anche quella economica per sostenere il progetto industriale.
CDP Venture Capital ha sottoscritto l’aumento di capital attraverso il Fondo Green Transition che utilizza risorse stanziate dalla UE tramite l’iniziativa da Next Generation EU con l’obiettivo di stimolare la crescita di un ecosistema di innovazione nei settori della transizione green, e attraverso il co-investimento del fondo PiemonteNext, istituito e gestito da CDP Venture Capital e sottoscritto dalla finanziaria regionale FinPiemonte per massimizzare gli investimenti in innovazione destinati al territorio.
Il futuro della mobilità urbana è nelle microcar
Noi di Auto Tecnica lo ripetiamo da anni e abbiamo fin dal principio sostenuto èer quanto nelle nostre possibilità il progetto Mole Urbana.
Non ultimo, abbiamo invitato Umberto Palermo a presentare il suo progetto alla Camera dei deputati contestualmente alla presentazone del numero 500 della nostra rivista.
Ce ne facciamo un vanto e guardiamo con interesse gli altri media che finalmente, complice anche l’andamento generale del mercato dell’auto, scoprono questa nicchia che si sta avviando a una diffusione mai vista prima d’ora.
Basti citare una crescita del 30% nel 2023 rispetto all’anno precedente e un ulteriore incremento del 35% registrato nel primo semestre del 2024.
MU-Fabriano: un piano industriale completo votato al ‘green’
Il progetto Mole Urbana mira a creare un prodotto green, ma per definirsi tale non basta solo il prodotto: è stato necessario individuare anche siti produttivi in linea con gli obiettivi ecologici del progetto.
Il primo sito, situato in Piemonte, è una nano-factory acquisita tramite il MISE, frutto di un’operazione di recupero immobiliare e di integrazione di un gruppo di lavoratori del comparto automotive.
La struttura è stata ripristinata architettonicamente con soluzioni ecologiche, come la riqualificazione del tetto, prima in amianto, ora sostituito con 8.000 metri quadri di pannelli solari.
Analogamente, il secondo sito produttivo, localizzato nel territorio di Fabriano, avrà caratteristiche architettoniche mirate all’autoproduzione di energia elettrica.
Veicoli che trasportano persone e cose, non se stessi
In territorio urbano l’uso di veicoli grandi, pesanti e fortmenete inquinanti al tubo di scarico e per la loro produzione non è più possibile.
Il progetto Mole Urbana ha analizzato l’evoluzione dell’automobile, dalla Ford Model T ai modelli contemporanei, osservando come si sia persa la missione originaria: trasportare persone e cose in modo essenziale.
La continua ricerca di comfort estremo, spesso in contrasto con i reali bisogni, ha evidenziato la necessità di tornare alla semplicità anziché alla complessità.
MU-Fabriano: una gamma completa di Mole Urbana
La gamma include modelli a 2 o 4 posti, oltre a 4 versioni specifiche per il mondo del lavoro. P
er ottimizzare gli investimenti, gli 11 modelli in sviluppo condividono telaio, meccanica ed elettrificazione.
I veicoli, sono costruiti in Italia utilizzando il 99% di componenti italiani (ad eccezione delle celle delle batterie di origine cinese).
La sicurezza è uno degli elementi centrali, grazie a una carrozzeria dotata di solidi roll-bar ispirati alle auto da corsa e a un avantreno progettato per collassare in caso di impatto, evitando di coinvolgere gli occupanti.
Materiali e processi sostenibili
L’attenzione alla sostenibilità si riflette sia nei materiali impiegati sia nei processi produttivi.
I veicoli utilizzano alluminio riciclato da lattine, acciaio inox proveniente da metalli di recupero, ABS riciclato per i componenti termoplastici e legno recuperato per finiture interne.
Inoltre, tutti i componenti sono facilmente disassemblabili, evitando collanti o schiume, per favorire il riciclo a fine vita.
Anche i processi produttivi sono progettati per essere poco energivori: non vengono utilizzate presse per stampaggio o stampi a iniezione per i polimeri, preferendo tecniche come trafilatura, estrusione e termoformatura.
Inoltre, è stata posta particolare attenzione all’utilizzo dell’acqua, adottando metodi innovativi che ne limitano gli sprechi, distinguendosi così dalle pratiche tradizionali del mondo automotive.
MU-Fabriano sfrutta la filiera marchigiana
Nella Regione Marche, che vanta una lunga e solida tradizione nella costruzione di elettrodomestici e le cui competenze hanno portato innovazione nel settore automotive, MU-Fabriano ha trovato terreno fertile per creare una filiera di fornitori destinata poi a espandersi in tutta Italia.
Umberto Palermo:
“Con MU Fabriano, Mole Urbana si radica in territori dalla forte tradizione manifatturiera, come il Piemonte e le Marche, che rappresentano due pilastri fondamentali della cultura industriale italiana”.
“Le due regioni si confermano terre di eccellenza e innovazione, grazie alla capacità di coniugare tradizione e visione per il futuro”.
“È con questo spirito che vogliamo dare un contributo significativo allo sviluppo del territorio, consolidando un vero Made in Italy come sinonimo di qualità, innovazione e sostenibilità”.
“È stato fondamentale trovare il supporto di CDP Venture Capital come partner strategico, con la sua capacità ed intuito nel riconoscere quei progetti attraverso i quali è possibile continuare a dare supporto al settore green dell’automotive”.
Agostino Scornajenchi, Amministratore Delegato e Direttore Generale di CDP Venture Capital:
“Mole Urbana è un progetto che coniuga l’innovazione di un processo produttivo rivoluzionario, la sostenibilità di una mobilità interamente a zero emissioni e il design italiano, il tutto a partire dai distretti industriali e manufatturieri del Piemonte e delle Marche”.
“Si tratta di una iniziativa molto ambiziosa di rinascita industriale in un settore iconico per il nostro Paese con quello dell’automotive con un grande potenziale in termini di filiera e sviluppo economico locale, coinvolgendo fornitori, produttori e partner tecnologici, generando nuove opportunità di occupazione qualificata e favorendo la crescita di un ecosistema industriale sostenibile e competitivo”.
Gian Mario Spacca, già governatore della Regione Marche e cofondatore:
“Le Marche stanno vivendo una fase di transizione del proprio modello manifatturiero e sono alla ricerca di nuovi paradigmi industriali”.
“Ci è sembrato opportuno partecipare a questa startup innovativa, perché, oltre a proiettarsi nel futuro, valorizza molte competenze tecniche presenti sul territorio”.
“Il piano industriale di MU Fabriano srl, che prevede l’avvio di una unità produttiva nell’entroterra montano delle Marche è un segno concreto di fiducia e di grande coraggio in una congiuntura di particolare depressione”.
Mario Alparone, direttore di Finpiemonte SpA:
“Investire in un progetto di questo tipo, fortemente legato alla tradizione automotive di questa regione, ma con un approccio innovativo, ci rende particolarmente orgogliosi”.
“Attraverso l’investimento del nostro patrimonio nell’ambito del Fondo di VC PiemonteNext due riusciamo a supportare aziende che interpretano con grande attenzione i temi di sostenibilità, con prodotti di eccellenza e fortemente innovativi ed accattivanti nel look, attraverso approcci di produzione scalabili e non necessariamente capital intensive. Complimenti a Mole Urbana”.
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