Urbanistica, primo intesa del “campo largo”: stop alla perequazione

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Ecco il primo colpo messo a segno dal “campo largo” del centrosinistra cittadino. Lo stop allo strumento della perequazione, già presentato l’anno scorso da “Alternativa per Piacenza” un anno fa (e bocciato), stavolta raccoglie i voti – sotto forma di ordine del giorno al bilancio – di tutta la maggioranza. Un “sì” che però è sembrato sofferto, arrivato dopo lunghi conciliaboli nel Pd, con consiglieri (Sergio Ferri e Costanza De Poli) che hanno chiesto a tutti i colleghi di approvare la proposta.

ApP voleva mettere un paletto contro questo strumento. Cos’è la perequazione? In pratica un comune che supera i vincoli imposti dalla legge urbanistica regionale sul consumo di suolo, con la perequazione, può ottenere la percentuale a disposizione di altri comuni limitrofi per continuare a costruire. «Per noi la salvaguardia del territorio – ha ribadito Stefano Cugini (ApP) – è un tema identitario. Crediamo che ci possa essere la volontà politica della Giunta di promuovere rigenerazione urbana. In città non si ricorra quindi allo strumento della perequazione».

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LA POSIZIONE DELL’ASSESSORE FANTINI

«Il percorso di questa maggioranza sul Pug – ha espresso l’assessore all’urbanistica Adriana Fantini – ha preso più tempo di quello che avevo immaginato, ma siamo a buon punto. Il confronto di questi due anni è più importante di un risultato veloce e infatti ritengo che il percorso fatto fino ad oggi sia proficuo. Si sta cercando di trovare la migliore ricetta per lasciare uno strumento urbanistico che lasci la possibilità di amministrare bene la città, per renderla attrattiva e in salute. Ci siamo quasi, mi sembrerebbe molto scorretto dare una indicazione di voto quando siamo ad un metro dal traguardo. La cosa più seria è quella di lasciare libertà di voto ai consiglieri».

POSIZIONI NETTE TRA GLI AMBIENTALISTI DELLA MAGGIORANZA

Le voci più ambientaliste della maggioranza hanno subito appoggiato l’odg. «Il tema della perequazione va accontanato. Viviamo in un territorio frammentato, non è corretto portare avanti una contrattazione tra i comuni», la riflessione di Boris Infantino (Pc Coraggiosa). Sensibile al tema è il collega Matteo Anelli. «Il Pug è il tema più importante portato avanti in due anni e mezzo di mandato. In maggioranza ci sono stati diversi confronti, in particolare nel Pd. Noi siamo per il diniego alla perequazione. Sostenere l’odg non significa precludere la possibilità di nuove imprese economiche, ma far stare all’interno del 3% di suolo gli investimenti, possibilmente non impattanti. La maggior parte dei piacentini sul consumo di suolo ha le idee chiare, ci hanno votato e ci chiedono questo».

«Sulla perequazione – ha detto al microfono Sergio Ferri (Pd) – gli animi si scaldano in maggioranza. È una discussione molto ideologica. Perchè dopo un percorso del genere non si può accogliere un’istanza di questo tipo? Io ho una faccia sola qua dentro, mi spendo per il programma elettorale del 2022, che parlava di salvaguardia ambientale». «Anche io ho una faccia sola – ha rintuzzato Claudia Gnocchi (Misto) -, ero convinta prima e voto la proposta di ApP. Spero che questo percorso sul Pug ci veda uniti, intanto questo provvedimento dà un segnale sulla città che vogliamo. M’interessa il risultato finale, non chi ha presentato per primo questa proposta».

«NON COMPRENDO LA FATICA NEL VOTARE QUESTO DOCUMENTO»

La più trasparente sulle tensioni interne è stata Costanza De Poli (Pd), che ha ammesso che si è arrivati a votare “sì” solo dopo un confronto serrato, che non vede tutti convinti. «Sono triste per alcune dinamiche interne, mi sento frustrata. Ieri si sono fatti proclami sul “campo largo” e poi si tenta di non votare un atto in linea con quel progetto…vedo incoerenza. Non comprendo la fatica nell’approvare il provvedimento, dovrebbe essere scontato. Il Pug deve contenere la rinuncia alla perequazione».

«L’argomento – ha dichiarato la deputata Paola De Micheli (Pd) – fa discutere non solo a Piacenza, la cosa non mi stupisce. Voto favorevolmente, ma “il bilancio” non è la sede opportuna per discuterne. Il metodo, in politica, è sempre sostanza. Tutti abbiamo attenzione a tenere insieme “sviluppo” e “sostenibilità”. La forza di questa maggioranza sta nel saper discutere, anche cose proposte da altri».

IL CENTRODESTRA ALL’ATTACCO

La “Civica Barbieri-Liberi” ha criticato l’atteggiamento del centrosinistra. «La sensazione – è il parere dell’ex sindaco Patrizia Barbieri – è che in maggioranza si assista ad un tuffo carpiato con doppio avvitamento. Abbiamo visto tutti che litigavate sul tema fino a poco fa. L’assessore Fantini ha parlato del nulla, dicendo “né sì, né no”. I consiglieri ambientalisti hanno fatto diverse proposte sul tema nel tempo e sono stati presi in giro. Ora cambiate idea, appoggiate la proposta e sconfessate l’assessore, messa all’angolo, che chiedeva di prendere tempo. Questo è tutto un tema politico all’interno del centrosinistra e solo lì si sta affrontando il Pug, senza coinvolgere il resto della città».

«Dibattito patetico – ha punzecchiato Massimo Trespidi -, si parla di consumo di suolo e la Regione governa dal 1970. Il quadro del governo del territorio, in Regione come a Piacenza, lo ha delineato il centrosinistra. Se siete tutti favorevoli in maggioranza, perché Fantini propone la “libertà di voto”? I frondisti-ambientalisti sono diventati la “nuova maggioranza” nella maggioranza?».

IL SINDACO: «SI E’ TROVATA LA QUADRA DOPO UN ANNO»

«La maggioranza – ha preso la parola anche il sindaco Katia Tarasconi – lavora da un anno sul tema e ha trovato la quadra insieme. Capisco che questo dia fastidio a qualcuno. Naturale che tra di noi ci sia chi è più sensibile all’ambiente e chi all’economia e al lavoro. Anche io da consigliera regionale ho votato cose che non mi facevano impazzire, ma si è fatta sintesi. Se qualcuno non fosse d’accordo sull’argomento, comunque, non ci sarebbe niente di male».

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Tarasconi ha “tradotto” le parole del sue assessore. «Fantini ha detto che abbiamo fatto un percorso che tocca più argomenti e che giustamente non voleva prendersi il merito di fare sintesi lei. Il centrodestra ha una posizione comune sulla perequazione, per caso? La legge regionale comunque è già stringente, con un colpo di spugna ha tolto un milione di mq di consumo di suolo a Piacenza. Qualcuno provò a portarla in Parlamento, ma ha talmente vincoli forti e paletti che è fallita subito».

Per Stefano Perrucci (Pd) Fantini ha dimostrato «serietà nel lasciare la libertà di esprimerci. È un problema se nel Pd e in maggioranza ci si confronta?».



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