I militari del Nucleo Radiomobile, con la lucidità e il sangue freddo di chi è abituato a trattare con il peggio dell’umanità urbana, si sono lanciati all’inseguimento. La fuga è durata il tempo necessario per far capire al fuggitivo che le strade di Monte Rosello non sono un circuito automobilistico. Arrivato in via Pavese, l’uomo ha pensato di chiudere la sua notte da protagonista speronando la Gazzella dei carabinieri. La scena si conclude con l’utilitaria distrutta e due servitori dello Stato costretti a un doloroso passaggio al Pronto soccorso del Santissima Annunziata.
I carabinieri, nonostante le contusioni, hanno stretto le manette ai polsi del sassarese, mettendo fine alla bravata e portando a casa, oltre al dolore fisico, anche l’ennesima consapevolezza: il codice della strada può pure essere aggiornato, ma la stupidità di certi individui rimane fuori controllo. E il codice della strada, effettivamente, qualcosa sta cercando di farlo.
Con l’entrata in vigore delle nuove norme, ai pirati della strada non basterà più uno schiocco di dita per cavarsela. Tra i provvedimenti più stringenti, si intensificano le pene per chi forza posti di blocco, mette in pericolo la vita altrui e – peggio ancora – sperona le forze dell’ordine. Si parla di multe salate, sospensioni immediate della patente e aggravanti penali. Ma tutto questo, evidentemente, non ha scalfito l’intelligenza dell’autista sassarese, che nella notte si è conquistato un biglietto di sola andata per un’aula di tribunale.
Stamattina, l’uomo comparirà davanti al giudice per la direttissima. È probabile che, oltre a riflettere sul suo brillante piano di fuga, dovrà fare i conti con la realtà: scappare dai carabinieri non rende immortali, speronarli non è una soluzione, e farlo sotto l’effetto dell’adrenalina – o di altro – ti garantisce soltanto un posto d’onore tra i casi di cronaca più imbarazzanti della settimana.
Quanto ai carabinieri feriti, si trovano ora sotto osservazione con diversi giorni di cure assegnati dai medici. Il loro lavoro, però, non si è fermato nemmeno questa volta. Perché mentre qualcuno gioca a Fast and Furious con le loro vite, loro continuano a pattugliare le nostre strade, incassando botte e rimettendosi in piedi. L’Italia non è un Paese facile, e Sassari, a quanto pare, non fa eccezione.
Il nuovo codice della strada prova a stringere le maglie, ma il problema non è solo nelle norme: è nella testa di chi guida. O meglio, di chi pensa di essere al di sopra di ogni regola, finché non finisce con la faccia contro il parabrezza e le manette ai polsi.
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