Manovra fiscale: eliminati aumenti delle tariffe autostradali, domani l’approdo in aula

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In mattinata la Commissione Bilancio ha ripreso i lavori sulla manovra finanziaria, dopo che la maratona notturna di ieri non ha esaurito l’esame degli emendamenti. L’approdo in aula per l’approvazione è previsto per la giornata di domani, con l’obiettivo finale del Governo di ottenere il via libera definitivo alla manovra prima di Natale.

In serata i lavori dei relatori della Commissione Bilancio hanno portato all’approvazione di alcuni importanti emendamenti. Salta l’equiparazione dei compensi dei ministri e sottosegretari non parlamentari a quelli dei colleghi. Punto, questo, su cui le opposizioni erano andate all’attacco. Nella mattinata scorsa il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, aveva già annunciato che avrebbe rinunciato al “bonus”, mentre in serata, su X, il ministro della Difesa Guido Crosetto aveva dichiarato “assurdo lasciare anche solo un secondo in più di spazio alle polemiche. Per questo motivo abbiamo chiesto ai relatori di ritirare l’emendamento”. La riformulazione dei relatori alla manovra prevede ora per i ministri e i sottosegretari non parlamentari e non residenti a Roma solo un rimborso “delle spese di trasferta per l’espletamento delle loro funzioni”.

Salta anche l’incremento dell’1,8% delle tariffe autostradali per il 2025. L’aumento, corrispondente all’indice di inflazione programmato nel “Piano strutturale di bilancio 2025-2029”, è stato ritirato dopo l’invito del Governo ai relatori della manovra a procedere in tal senso.

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È arrivato anche il via libera all’emendamento presentato dal Movimento 5 Stelle che toglie le agevolazioni fiscali per le caldaie a combustibile fossile. Tradotto, dal prossimo anno niente più detrazioni per lavori di riqualifica energetica o di acquisto e installazione di caldaie a gas. Di fatto, questo rappresenta un primo passo verso il recepimento della direttiva europea sulle case green, la norma che definisce le regole per la riqualificazione energetica degli immobili di tutta Europa da qui al 2050, nei confronti della quale l’Italia aveva dato parere negativo.

Fra gli altri emendamenti approvati in nottata vi è la creazione di un fondo per il servizio di sostegno psicologico in favore di studenti e studentesse, con una dotazione finanziaria di 10 milioni di euro per il 2025 e 18,5 nel 2026. Un aumento dal 25 al 30%, del limite di detassazione delle mance che il personale che lavora nei bar o nei ristoranti riceve dai clienti. Dato anche il via libera alla creazione di un fondo per lo sblocco della retribuzione del tirocinio per specializzandi di area sanitaria.

Sbloccati anche 20 milioni di euro in fondi all’editoria per “interventi a sostegno del settore” con risorse “previste dal Fondo univo per il pluralismo e l’innovazione digitale dell’informazione e dell’editoria”. Intervento che il testo dell’emendamento giustifica “in considerazione degli effetti economici derivanti dall’eccezionale incremento dei costi di produzione e al fine di sostenere la domanda di informazione”.

Arriva anche il fondo di sostegno per le imprese dell’indotto Ilva. La modifica apportata in sede di Commissione Bilancio prevede infatti la creazione di un fondo nello “stato di previsione” del ministero delle Imprese e del Made in italy, con una dotazione di 1 milione di euro all’anno per il triennio ’25-’27. Queste risorse verranno destinate alle piccole e medie imprese fornitrici di beni o servizi connessi al risanamento ambientale o funzionali alla continuazione dell’attività degli impianti Ilva.

Approvato anche un emendamento della Lega che introduce un bonus per l’acquisto di elettrodomestici ad elevata efficienza energetica per sostituire apparecchi obsoleti. Il contributo potrà corrispondere al massimo al 30% del costo dell’elettrodomestico e in misura non superiore a 100 euro per apparecchio, che salirà a 200 in caso di nucleo famigliare con Isee sotto i 25mila euro. Il contribuito sarà fruibile per un solo elettrodomestico.

Infine, viene creato in seno al ministero dell’Economia e delle Finanze un fondo per contrastare il reclutamento illegale della manodopera straniera “con particolare riferimento all’impiego irregolare di ospiti dei centri di accoglienza”. Il fondo avrà una dotazione di 500.000 euro sia per il 2025 che per il 2026.





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