Genova. “Ho espresso a Trenitalia e Rfi il nostro malcontento soprattutto per come sono state gestite le emergenze. Ho richiesto ufficialmente una task force che eviti che un problema infrastrutturale si rifletta pesantemente sui cittadini”. Così l’assessore regionale ai Trasporti Marco Scajola ha risposto alle interrogazioni presentate in Consiglio regionale da Pd e Alleanza Verdi Sinistra sui recenti disagi e ritardi legati al trasporto ferroviario.
Nel mirino della minoranza il caos scoppiato lo scorso 8 dicembre a causa di un guasto che ha causato l’interruzione della circolazione tra Liguria e Lombardia con raffica di soppressioni e ritardi. Il giorno dopo un treno merci ha divelto la linea aerea tra San Quirico e Arquata Scrivia, provocando l’ennesima carrellata di disagi per i pendolari, secondo cui il 50% dei convogli sulla Genova-Milano sconta ritardi. Solo nel weekend 7-9 dicembre sono state registrate 946 ore di ritardi sui treni con origine e destinazione a Genova.
Selena Candia e Jan Casella di Avs hanno chiesto a Bucci e Scajola di rivedere il contratto di servizio con Trenitalia, “ivi compresa l’offerta, il sistema di penali e le tariffe, alla luce del fallimento dell’impostazione di questi anni” e di attivarsi col Governo, responsabile del progressivo disinvestimento infrastrutturale e gestionale del trasporto pubblico su ferro, per richiedere azioni strutturali e concrete a garanzia del servizio”. Armando Sanna e gli altri consiglieri dem hanno chiesto di conoscere gli “interventi immediati” e le “misure straordinarie” pianificate dalla Regione, anche in termini di compensazioni economiche.
“Gli studenti, i lavoratori e tutti coloro che utilizzano il treno non possono essere lasciati soli davanti alle emergenze, senza informazioni e assistenza – prosegue Scajola -. Presto incontrerò Rfi e Trenitalia per richiedere la predisposizione di autobus sostitutivi e personale dedicato in caso di problematiche come quelle recentemente accadute. Nel frattempo, nel pomeriggio odierno, vedrò i comitati dei pendolari e le associazioni degli utenti. Abbiamo già iniziato a lavorare insieme e continueremo a farlo con una voce univoca che abbia nella tutela dei passeggeri il proprio obiettivo primari”.
Intanto dal 2 al 7 gennaio sarà totalmente interrotta la linea Genova-Savona per i lavori del nodo ferroviario. L’assessore però puntualizza: “Dobbiamo differenziare il tema infrastrutturale da quello delle emergenze. Abbiamo infrastrutture ferroviarie vecchie di sessant’anni, siamo di fronte a un problema che non riguarda solo la Liguria, ma tutta l’Italia. Finalmente abbiamo dei cantieri per migliorare un qualcosa che, nel nostro Paese, è rimasto indietro per troppo tempo. Una volta portati a termine questi lavori, per esempio il Terzo Valico e il Nodo di Genova, avremo collegamenti molto più rapidi con l’obiettivo di andare da Genova a Milano in meno di un’ora”.
Scajola ha inoltre ricordato come Regione Liguria abbia recentemente provveduto a programmare un potenziamento dei servizi regionali sulla rete ferroviaria con nuovi collegamenti tra Genova, Milano e Acqui Terme prevedendo, inoltre, treni aggiuntivi alle Cinque Terre e nelle riviere di Levante e Ponente nel periodo estivo. “Se ci sono proposte e suggerimenti che la minoranza può portare, da parte mia non c’è nessun blocco a una condivisione dei tavoli di lavoro con Rfi e Trenitalia”, ha concluso.
“In Liguria un treno su due è in ritardo, il servizio va potenziato, non ci sono mai ritardi sotto la mezz’ora – ribatte il capogruppo del Pd Armando Sanna -. Le promesse fatte in aula dall’assessore Scajola che ha parlato di un confronto con Rfi non bastano per garantire ai liguri un trasporto su ferro in grado di offrire un servizio efficiente. Non si può più lavorare sull’emergenza e sulle parole. È necessario pianificare al più presto i cantieri e prevederne la gestione per evitare ritardi. Il confondo con Rfi e Trenitalia deve essere costante e devono seguire i fatti. Bisogna rivedere il contratto di servizio e in vista dei lavori sulla tratta di Voltri è importante programmare un servizio di bus sostitutivi per tempo, qui come in tutti le casistiche simili. Non si può più assistere a quanto accaduto nei giorni scorsi con i cittadini costretti ad aspettare ore alla stazione senza neanche un bus sostitutivo. Chiederò la convocazione di una commissione con tutti i soggetti coinvolti per avere delle risposte chiare e precise”.
La riunione del primo tavolo tecnico con i pendolari
Sempre martedì, in Regione, si è riunito il primo tavolo tecnico pendolari-consumatori della nuova giunta regionale. L’assessore ai Trasporti Scajola ha ascoltato, insieme ai tecnici regionali, le proposte degli utenti e delle associazioni di consumatori. Alla riunione hanno partecipato anche i rappresentanti territoriali di Trenitalia e Rfi che, nell’occasione, hanno presentato il cambio di orario per i primi sei mesi del 2025.
“Personalmente, ho ribadito la necessità di predisporre politiche che diano alternative per chi viaggia, facendo fronte, in tempo reale, a eventuali guasti e malfunzionamenti infrastrutturali sulla tratta ligure e territori limitrofi – ha detto Scajola – Non verranno più tollerate situazioni come quelle recentemente vissute dai passeggeri: servono garanzie per i pendolari. Ben vengano i cantieri, ma questi non devono assolutamente pesare su chi utilizza il treno. Per questo chiediamo risposte da parte di Trenitalia e Rfi per redigere, con la nostra supervisione, una programmazione dei servizi sostitutivi che tenga conto dei giorni di maggiore flusso e un potenziamento della comunicazione verso gli utenti”.
“Regione Liguria – ha concluso l’assessore – sarà a disposizione degli utenti per poter agevolare il dialogo con Trenitalia e Rfi. Analizzeremo quanto ricevuto e convocheremo il tavolo con cadenza regolare”.
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