Inflazione, le famiglie messinesi spendono 236 euro in più

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Duecentotrentasei euro in più di spesa in un anno per la famiglia media messinese. Il dato arriva dall’Istat, che lunedì ha diffuso quelli territoriali dell’inflazione di novembre. In base alle cifre parziali, l’Unione Nazionale Consumatori ha stilato la classifica completa di tutte le città più care d’Italia, in termini di aumento del costo della vita. Non solo, quindi, delle città capoluoghi di regione o dei comuni con più di 150mila abitanti. In testa alla graduatoria, Bolzano dove l’inflazione tendenziale pari a +2,1%, la più alta d’Italia, si traduce anche nella maggior spesa aggiuntiva annua, equivalente a 608 euro per una famiglia media. Medaglia d’argento per Roma, che risente evidentemente dell’effetto Giubileo e che, avendo la seconda inflazione più elevata del Paese ex aequo con Genova, Siracusa e Macerata, +2%, ha pure il secondo maggiore incremento di spesa annuo, pari a 518 euro a famiglia. Sul gradino più basso del podio Genova che con +2% ha una spesa supplementare pari a 495 euro annui per una famiglia tipo.

Al quarto posto Rimini, che con +1,8% registra una stangata pari a 489 euro. Seguono Padova (+1,9%, +488 euro), al sesto posto Bologna (+1,7% e +473 euro), poi Trento (+1,6%, +471 euro), Ravenna (+1,7%, +462 euro) e Siena (+1,8%, +459 euro). Chiude la top ten Bergamo che con +1,6% ha un incremento di spesa pari a 447 euro. Messina si colloca sotto la media nazionale (+1,3%), con il suo +1,1%, 56esima città più cara d’Italia in termini di aumento dei costi vivi.

Conto e carta

difficile da pignorare

 

I dati provinciali


Classifica completa delle città più care, in termini di spesa aggiuntiva annua (in ordine decrescente di spesa)


Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 


Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 


Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

















































































N

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

Città

Rincaro annuo per famiglia media (in euro)

Inflazione annua di novembre

1

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

Bolzano

608

2,1

2

Roma

518

Microcredito

per le aziende

 

2

3

Genova

495

2

4

Rimini

489

1,8

5

Padova

488

1,9

6

Bologna

473

1,7

7

Trento

471

1,6

8

Ravenna

462

1,7

9

Siena

459

1,8

10

Bergamo

447

1,6

11

Ferrara

435

1,6

12

Gorizia

432

1,9

13

Siracusa

429

2

14

Trieste

415

1,7

14

Pordenone

415

1,7

16

Pistoia

408

1,6

16

Arezzo

408

1,6

18

Imperia

403

1,8

18

Macerata

403

2

20

Treviso

386

1,5

21

Napoli

375

1,7

21

Alessandria

375

1,5

23

Venezia

369

1,4

24

Como

363

1,3

25

Belluno

360

1,5

26

Cagliari

353

1,7

26

Piacenza

353

1,3

26

Parma

353

1,3

26

Reggio Emilia

353

1,3

30

Milano

343

1,2

31

Brindisi

341

1,8

32

Torino

333

1,3

33

Lucca

332

1,3

34

Cuneo

325

1,3

35

Benevento

321

1,5

36

Udine

318

1,3

37

Pescara

313

1,4

38

Verona

308

1,2

39

Brescia

307

1,1


ITALIA

306

1,3

40

Viterbo

303

1,2

41

Vercelli

279

1,2

41

Pavia

279

1

43

Perugia

270

1,1

44

Cosenza

266

1,5

44

Reggio Calabria

266

1,5

46

Palermo

265

1,2

46

Catania

265

1,2

48

Sassari

262

1,3

48

Mantova

262

1

48

Lecco

262

1

51

Vicenza

257

1

52

Bari

255

1,3

53

Terni

245

1

54

Olbia – Tempio

241

1,2

55

Potenza

239

1,1

56

Messina

236

1,1

57

Firenze

235

0,9

58

Massa-Carrara

230

0,9

59

Campobasso

228

1,1

60

Varese

224

0,8

60

Cremona

224

0,8

62

Ascoli Piceno

222

1,1

63

Avellino

214

1

64

Aosta

208

0,8

65

Rovigo

206

0,8

66

Pisa

204

0,8

66

Grosseto

204

0,8

68

Novara

200

0,8

69

Ancona

197

0,9

70

Modena

190

0,7

71

Lodi

184

0,7

72

Teramo

179

0,8

72

Livorno

179

0,7

74

Catanzaro

177

1

75

Trapani

150

0,7

76

Biella

140

0,6

77

Caserta

128

0,6

78

Forlì-Cesena

109

0,4


Fonte: Unione Nazionale Consumatori su dati Istat


La deflazione non esiste più

Sull’altro fronte della classifica, purtroppo non c’è più nessuna città in deflazione. La città più virtuosa d’Italia è Forlì-Cesana, dove con +0,4%, l’inflazione più bassa d’Italia, si ha un aumento annuo di 109 euro. Al secondo posto Caserta, con +0,6% e +128 euro. Medaglia di bronzo per Biella, +0,6% e +140 euro. Seguono, nella classifica delle risparmiose, Trapani (+0,7%, +150 euro), Catanzaro (+1%, +177 euro), al sesto posto un ex aequo, Livorno eTeramo con +179 euro, poi Lodi (+0,7%, +184 euro), e Modena (+0,7%, +190 euro). Chiude la top ten delle migliori Ancona, +0,9%, pari a +197 euro.

Le regioni più care








In testa alla classifica delle regioni più “costose”, con un’inflazione annua a +1,8%, il Trentino che registra a famiglia un aggravio medio pari a 512 euro su base annua. Segue il Lazio, dove la crescita dei prezzi dell’1,9%, la più elevata del Paese a livello regionale, implica un’impennata del costo della vita pari a 464 euro, terza la Liguria, +1,8% e un rincaro annuo di 420 euro. La regione che risparmia di più è la Valle d’Aosta, +0,8% pari a +208 euro, seguita dalla Basilicata (+1%, +210 euro). Medaglia di Bronzo per la Calabria (+1,3%, +220 euro).



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