Premio Innovazione Toscana, 13 vincitori per l’edizione 2024

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Si è conclusa oggi, con la premiazione a Firenze delle 13 aziende toscane vincitrici, l’avventura del Premio Innovazione Toscana 2024 ‘Amerigo Vespucci’, promosso da Consiglio regionale, Confindustria Toscana e organizzato da Digital Innovation Hub Toscana (Dih). Il riconoscimento, nelle intenzioni dichiarate dai suoi promotori, sostiene e valorizza la ricerca e l’innovazione tecnologica, digitale e sostenibile delle imprese toscane, promuovendo l’iniziativa giovanile e il potenziale innovativo del territorio.

Nella sezione Start-Up Innovative il primo premio è stato assegnato alla Celeste Srl di Pisa; al secondo posto la Mediate Srl Cassiopea di Pontedera (Pisa). Nella sezione Ricerca, Sviluppo e Innovazione Digitale e Sostenibile si è affermato il progetto della Erre Quadro Srl di Pisa davanti a quello della Glayx Srl di Pontedera (Pisa). Nella sezione Brevetti il primo posto è stato assegnato alla Ne.m.e.sys Srl di Sesto Fiorentino (Firenze) e il secondo all’Alma Spa di Prato. Nella categoria Innovazione e sostenibilità sociale, introdotta quest’anno, il primo premio è stato assegnato al Progetto Lavoro Amiata di Naldi Sacha di Santa Fiora (Grosseto) e il secondo alla Wav-e Srl Impresa sociale di Grosseto. Alla MyEcho Srl di Peccioli (Pisa) è stato assegnato il Premio Speciale Giovani.

A queste categorie si sono aggiunti i Premi Speciali del Digital Innovation Hub Toscana, rivolti a piccole e micro imprese. Cinque le aziende a cui la Commissione Giudicatrice ha assegnato questo riconoscimento: Baqta Fermented Superfoods Srl di Prato, Fluid Wire Robotics Srl di Pisa, Progetto Lavoro Amiata di Naldi Sacha di Santa Fiora (Grosseto), Sigma Ingegneria Srl di Lucca, e Weabios di Navacchio (Pisa). Il miglior progetto di ogni sezione riceve un premio da 15mila euro, mentre 5mila euro vanno ai secondi classificati, e di 5mila euro è anche il Premio Speciale Giovani.

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I vincitori nel dettaglio

Il progetto Mistral di Celeste Srl sviluppa il primo propulsore elettrico in scala CubeSat che utilizza l’atmosfera residua come propellente per operare in orbite molto basse, inferiori a 300 km. L’adozione futura di questa tecnologia cosiddetta di ‘air-breathing’ potrebbe consentire la creazione di satelliti artificiali a basso costo da impiegare in missioni scientifiche e commerciali. Il progetto Cassiopea di Mediate sviluppa una tecnologia flessibile per affrontare il problema degli incidenti sul lavoro causati dalla manomissione dei dispositivi di sicurezza delle macchine o degli impianti. Utilizzando sensori, dispositivi indossabili e soluzioni per la collaborazione uomo-macchina, l’obiettivo è quello di garantire la sicurezza dei lavoratori superando le rigidità dei sistemi attuali.

Il progetto Innovation Reveal di Erre Quadro sviluppa un software che analizza il linguaggio tecnico dei brevetti secondo criteri fisici e ingegneristici generando una rappresentazione logica della tecnologia, delle azioni che essa produce e dei suoi scopi. Le funzionalità chiave includono inoltre la ricerca di validità, l’analisi di libertà d’attuazione e la ricerca di anteriorità, oltre a strumenti per l’analisi competitiva e strategica. Il progetto Pshave di Glayx sviluppa una piattaforma digitale in grado di generare “digital twin” dei sistemi energetici aziendali, inclusi i sistemi di autoproduzione e consumo, simulare tutti gli scenari possibili di funzionamento e attuare con comandi attivi le scelte ottimali per ridurre i costi economici e ambientali. Inoltre diviene possibile cogliere in tempo reale le opportunità legate ai servizi di rete, incrementando l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili e riducendo le emissioni di CO2.

Il brevetto Nemesys Aem At-100 di Ne.m.e.sys consiste in un’innovativa membrana a scambio anionico per la realizzazione di elettrolizzatori per la produzione di Idrogeno Green. La membrana, realizzata con polimeri innovativi, offre elevata resistenza e prestazioni elettrochimiche superiori rispetto alle tecnologie attuali, inoltre essa è facilmente attivabile nonché realizzabile in grandi dimensioni e a basso costo su scala industriale. Il brevetto Alma-Re di Alma consiste in un processo di upcycling di prodotto che trasforma la moquette agugliata usata in lastre di polipropilene riciclato destinate al mondo dell’arredo e del design permanente. Resistenti, facilmente lavorabili e infinitamente riciclabili questo nuovo prodotto unisce estetica e sostenibilità.

Il progetto La montagna al centro, di Progetto Lavoro Amiata di Naldi Sacha, promuove il ripopolamento del Monte Amiata attraverso il turismo sostenibile e partecipativo. Un’app e spazi condivisi connettono visitatori e comunità, creando esperienze autentiche e valore sociale. Una nuova agenzia di viaggio e un passaporto digitale favoriscono legami duraturi e l’integrazione dei visitatori nella vita locale. Il progetto Tech&Gro di Wav-E sviluppa un piano triennale (2024-2027) per promuovere lo sviluppo economico, sociale e culturale della Provincia di Grosseto a partire dalla valorizzazione del patrimonio locale. Collegando musei, biblioteche e scuole, viene offerta assistenza digitale, formazione e una rete museale virtuale potenziata dall’Ia.

Il progetto MyEcho sviluppa un sistema ecografico remoto e accessibile a tutti. La soluzione combina un sistema di posizionamento indossabile per un corretto utilizzo della sonda ecografica e un software con intelligenza artificiale che seleziona automaticamente le scansioni corrette da inviare al medico per la diagnosi. Inizialmente, il progetto si focalizzerà sul mercato veterinario, permettendo il monitoraggio a distanza di lesioni tendinee nei cavalli sportivi. Il progetto Fervere di Baqta Fermented Superfoods sviluppa polveri fermentate ad alto valore nutraceutico-nutrizionale ottimizzando e valorizzando i sottoprodotti del settore cerealicolo toscano. Attraverso lieviti e batteri lattici selezionati, impiegati nella fermentazione di crusca di grano e miglio, vengono ottenute polveri ricche di composti fenolici, minerali e vitamine che presentano effetti benefici sul microbiota intestinale.

Il brevetto Fluid Wire Robotics consiste in una tecnologia per l’attuazione remota di bracci robotici in ambienti critici. Tutti i componenti elettronici sensibili anziché trovarsi interni al braccio vengono collocati in un’unità esterna, rendendo il robot altamente resistente a radiazioni, alte temperature e altre condizioni estreme. Il progetto Ifem di Sigma Ingegneria sviluppa un sistema di lavoro sicuro e monitorato per la produzione di calzature di lusso costituito da macchinari e sistemi brevettati integrati con un software di telemetria che gestisce i parametri di processo delle macchine e i monitora i sensori ambientali. Il progetto Revelar di Weabios sviluppa un dispositivo tessile intelligente che si integra facilmente in qualsiasi seduta trasformandola in uno strumento di monitoraggio attivo della postura. Grazie a una piattaforma integrata con l’Ia il dispositivo rileva e analizza continuamente le abitudini posturali dell’utente e fornisce feedback in tempo reale volti a promuoverne il miglioramento.

In sette anni 350 progetti in vetrina

Maurizio Bigazzi, presidente di Confindustria Toscana, ha sottolineato che “la candidatura di oltre 40 progetti dimostra la dinamicità innovativa delle nostre imprese e delle nostre startup, ma anche come stia crescendo il desiderio di far conoscere alla comunità economica la propria innovazione”. Fabrizio Bernini ha ricordato che il Digital Innovation Hub Toscana, di cui è presidente, lavora da anni per “offrire alle imprese toscane opportunità di sostegno concrete, immediatamente accessibili e totalmente gratuite, in particolare per le aziende di micro e piccola dimensione”.

Silvia Ramondetta, presidente del Comitato Promotore del Premio Innovazione, ha evidenziato come in questi 7 anni, il premio abbia permesso di portare alla luce 350 progetti e di premiare 70 grandi, medie, piccole imprese e start up innovative: “La settima edizione del Premio – ha detto – dimostra che, anche in momenti particolarmente difficili, c’è una Toscana fatta di imprese che innovano, e lo fanno bene, perciò vanno premiate e sostenute”. Paola Castellacci, presidente della commissione giudicatrice, ha spiegato che “abbiamo esaminato tanti progetti di alta qualità che hanno riguardato molti ambiti, dalla sicurezza sul lavoro al benessere fino allo sviluppo sostenibile. Essi arrivano da mondo variegato: da spin off universitari fino a grandi aziende, tutte realtà con uno spirito altamente innovativo”.

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“Vogliamo dare il messaggio che le istituzioni sono al fianco di chi prova a trasformare la ricerca in valore, in occupazione, per sostenerli e per fare in modo che si possa costruire un mondo migliore”, ha affermato il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo. “Alle ragazze e ai ragazzi, alle imprenditrici e agli imprenditori – ha aggiunto -, dico di avere coraggio nel costruire qualcosa di nuovo perché il mondo ha bisogno dei vostri talenti”. Il vicepresidente del Consiglio regionale Stefano Scaramelli ha sottolineato come quest’anno il premio abbia avuto particolare attenzione per settori dell’automotive, della moda e della sicurezza sul lavoro. (lt)





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