Automotive, ultima settimana tra Cig e attesa del tavolo Mimit

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Settimana prenatalizia decisiva per le sorti della filiera automotive e in Italia il comparto si declina col gruppo Stellantis. Domani al Mimit primo confronto nel dopo Tavares, a un anno dall’insediamento del tavolo che puntava a blindare occupazione e produzione, ma le difficoltà di un settore declinante e compresso dai costi e della transizione ecologica hanno cambiato le regole d’ingaggio. Intanto, come abbiamo già evidenziato nel mese scorso, la Fim-Cisl si è tirata fuori dalla richiesta di aumento turni formalizzata dalla dirigenza dello stabilimento di Termoli, accolta dagli altri componenti del comitato esecutivo. Il segretario interregionale Marco Laviano ha sottolineato come il diniego alla firma sul verbale sia stato lungimirante: «Abbiamo cercato di far trascorrere in tranquillità le prossime festività a tutti voi chiedendo all’ azienda di posticipare l’inizio dei 18 turni per il Gme a gennaio, ma purtroppo la nostra proposta non è stata accolta né dall’azienda né dalle altre sigle sindacali. Siamo consapevoli che le condizioni lavorative attuali non sono delle migliori e che viviamo quotidianamente con l’incertezza sul nostro futuro lavorativo. Molti di noi non lavorano perché in Contratto di solidarietà e quelli che lavorano lo fanno al freddo e con una qualità dei servizi che talvolta lascia a desiderare. Cercheremo in futuro di rafforzare la nostra azione sindacale affinché la situazione lavorativa migliori, perché non riteniamo giusto che, a causa della sostenibilità venga meno il rispetto della dignità. I lavoratori di Termoli hanno sempre dimostrato flessibilità e disponibilità nei confronti dell’ azienda quando le prospettive erano investimenti che garantivano un futuro lavorativo florido. Oggi non abbiamo alcuna certezza futura, ma vorremmo che almeno il presente sia dignitoso. Ringraziamo i lavoratori che ci sostengono e ricordiamo a tutti che per avere più forza abbiamo bisogno di voi!» Una comunicazione che Laviano ha rivolto agli iscritti cislini.
Abbiamo voluto approfondire questa posizione: «Come Fim-Cisl consociamo bene le regole del nostro contratto specifico del gruppo Stellantis, e sappiamo che laddove l’azienda necessita la variazione organizzativa dei turni ne dà comunicazione alle rsa ií stabilimento previo esame congiunto, il rammarico sta nel fatto che nonostante si chieda unità in questo difficile periodo siamo stati gli unici a chiedere all’azienda di valutare lo spostamento al gennaio 2025, consci del fatto che ciò avrebbe stravolto la vita dei lavoratori in questo periodo. L’aumento turni laddove ci sia la possibilità di far lavorare tutti è una opportunità che anche noi ci auspichiamo ma non per pochi mesi, ma per tutto il periodo che serve a vedere un nuovo e vero piano industriale che salvi Termoli».
Intanto, il quadro della settimana che condurrà alle ferie natalizie prevede la sospensione dell’attività lavorativa del personale dello stabilimento di Termoli, con richiesta di intervento del trattamento ordinario di integrazione salariale a favore dei lavoratori sospesi dall’attività nelle seguenti aree e periodi: Motori GSE dal 16 a 22 dicembre; Motori V6 dal 16 a 22 dicembre.Nelle giornate di sospensione dell’attività sopra indicate, potrà essere comandato al lavoro il personale necessario in relazione alle esigenze tecniche, organizzative e produttive nonché alla salvaguardia degli impianti; tale personale riceverà da parte aziendale comunicazione individuale. In relazione al Contratto di Solidarietà attivo a partire dal 11 novembre 2024 e fino al 1° agosto 2025 per l’Unità Produttiva Motori (Fire ed Enti di Staff), l’attività lavorativa riprenderà alla Lavorazione Motori Fire dal 16 al 22 dicembre 2024; Montaggio Motori Fire il giorno 18 dicembre 2024 (dalle ore 14:00 alle ore 22:00). Nelle giornate il personale necessario riceverà da parte aziendale comunicazione individuale. L’attività lavorativa sarà sospesa per il periodo di seguito indicato: o Montaggio Motori Fire dal 16 al 17 dicembre 2024 e dal 19 al 22 dicembre 2024. Nelle giornate di sospensione dell’attività sopra indicate, potrà essere comandato al lavoro il personale necessario in relazione alle esigenze tecniche, organizzative e produttive nonché alla salvaguardia degli impianti; tale personale riceverà da parte aziendale comunicazione individuale. Infine, dalla Val di Sangro, la direzione di Stellantis Atessa ha illustrato al Comitato Esecutivo di Fim-Uilm-Fismic-Uglm-Aqcf, l’attuale situazione di mercato e ha comunicato al Comitato di fare ricorso precauzionalmente e in modo preventivo, a ulteriore periodo di Cigo, dal 7 gennaio al 19 gennaio 2025 compreso per un numero massimo, fino a 1500 dipendenti del Plant. Riguardo al tavolo di domani, auspici sono stati rivelati dalla sigla Aqcf-r, a margine dell’incontro col manager Stellantis Imparato del 12 dicembre scorso.
«Gli ultimi anni sono stati segnati da innumerevoli sacrifici per tutti i dipendenti: sacrifici che hanno permesso di mantenere viva la nostra realtà industriale nonostante le difficoltà incontrate.L’industria automobilistica italiana, europea e quella dei fornitori stanno affrontando pressioni senza precedenti derivanti da sfide sia esterne che interne.Per Aqcf-r è fondamentale difendere il patrimonio industriale e il capitale umano, che da più di un secolo hanno connotato la nostra storia e la nostra cultura. Le nostre persone, le auto, le hanno fatte e le sanno fare.In questo contesto, le dichiarazioni del Responsabile dell’Europa di Stellantis Jean Philippe Imparato ci danno segnali di cambiamento – come lo spostamento della sede operativa europea a Torino, la promessa di portare la nuova 500 a Mirafiori e la valorizzazione del centro di progettazione – e sono accolti con speranza. Tuttavia, è cruciale che questi cambiamenti tattici non siano in dissonanza con la perdita di giovani talenti e professionalità difficilmente replicabili nel breve periodo.Da parte nostra chiediamo che, oltre alle dichiarazioni di intenti per Torino, ogni sito produttivo italiano e i centri di ricerca e di sviluppo di nuovi modelli abbiano una missione chiara, attraverso investimenti per la realizzazione di nuovi modelli e un reale ricambio generazionale per il conseguente rilancio dell’occupazione.Tutto ciò deve trasformarsi in fatti che portino in sede governativa, già a partire dall’incontro del 17 dicembre la fine degli annunci e delle risposte concrete, per il presente e per il futuro di migliaia di lavoratrici e di lavoratori.Dall’incontro ministeriale del 17 dicembre ci aspettiamo, quindi, un’inversione di marcia da parte di Stellantis, su quei fronti che sino ad oggi si sono mostrati critici per il futuro dell’azienda e la sorte di migliaia di lavoratori. Auspichiamo un impegno concreto da parte di Stellantis che possa tutelare il futuro industriale e occupazionale di tutte le realtà produttive e progettuali del settore automobilistico in Italia.Inoltre, chiediamo all’Unione Europea di definire una strategia straordinaria globale per aiutare il settore automotive ad affrontare le varie sfide, di rivedere il quadro normativo applicabile in ciascun Paese e di ristabilire la neutralità tecnologica come principio guida fondamentale, tenendo conto delle realtà del settore e delle diverse aree regionali che compongono l’Europa stessa».



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