Donato Ruberto, co-fondatore e ad di Immobiliare.it Mutui: “Cosa c’è dietro la nuova identità di brand di Mutuiamo”

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È dello scorso 5 novembre la notizia del cambio di nome e dell’identità di brand di Mutuiamo, che è diventata Immobiliare.it Mutui. La società di mediazione creditizia di proprietà del portale immobiliare – nata nel 2020 da una chiacchierata informale tra Silvio Pagliani, co-fondatore di Immobiliare.it, e Donato Ruberto, ex-manager di Amazon – cambia veste per avvicinarsi agli utenti della piattaforma online e aiutarli a superare quello che spesso viene considerato un ostacolo all’acquisto di una casa: il mutuo.

Per saperne di più abbiamo raggiunto telefonicamente uno dei co-fondatori di Mutuiamo, e attuale amministratore delegato di Immobiliare.it Mutui, Donato Ruberto.

Cosa cambia e cosa resta invariato?
Cambiano il brand e la denominazione sociale. Non cambiano l’operatività e la visibilità della nostra società di mediazione. L’azienda fa sempre parte del gruppo Immobiliare.it ma conserva la sua partita Iva, la sua iscrizione all’Oam (Organismo agenti e mediatori) e la sua autonomia.

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Qual è l’obiettivo di questo rinnovamento?
Il rinnovamento si propone di far aumentare il numero di utenti a cui offrire la nostra consulenza personalizzata a distanza. Crediamo che il cambio di brand possa favorire l’offerta dei nostri servizi agli utenti che conoscono Immobiliare.it e che lo utilizzano per cercare casa. La nostra mission è infatti quella fornire agli acquirenti, specialmente quando sono nella fase di ricerca di un’abitazione, un quadro più chiaro sulle possibilità che hanno di ottenere un mutuo, rimuovendo quello che spesso viene considerato un ostacolo all’acquisto.

Facciamo il punto sulla vostra società di mediazione creditizia: la nascita dell’azienda è stata annunciata a gennaio 2021 e nel 2022 avete lanciato un’app per sistemi operativi iOS e Android. Come si è evoluto il vostro progetto in questi tre anni?
La nostra evoluzione si è concentrate su tre fronti: l’ampliamento dei collaboratori, l’aumento delle partnership bancarie, il miglioramento dell’esperienza dell’utente.
Oggi abbiamo oltre 40 consulenti iscritti all’Oam, l’80% dei quali sono under 30. Siamo tra le società di mediazione creditizia con la più alta concentrazione di giovani e siamo fieri di aver inserito tra i nostri collaboratori diversi neolaureati, che hanno avuto modo di scoprire un mondo da loro poco noto.
Sul fronte delle banche c’è stata una forte accelerazione, il numero di banche convenzionate è aumentato dal 2020/2021. Ora collaboriamo con 7 istituti di credito di rilievo e puntiamo ad ampliare i convenzionamenti.
Abbiamo inoltre ottimizzato l’esperienza per l’utente, sia sotto il profilo della navigazione online che in fatto di consulenza. Abbiamo così costruito e guadagnato più fiducia da parte degli utenti che entravano per la prima volta in contatto con noi.

Il vostro è un modello di consulenza a distanza. Come funziona e che ruolo ha la vostra app in questo processo?
La app, come la nostra piattaforma, sono canali attraverso i quali l’utente entra in contatto con noi, canali che consentono di scoprire il nostro servizio. La consulenza poi si svolge a distanza, telefonicamente.
Al momento l’app è uno strumento che incontra la preferenza delle generazioni più giovani, mentre riscontriamo una certa diffidenza da parte delle generazioni che non sono native digitali.

Come accompagnare i clienti nella stipula del mutuo?
Immobiliare.it Mutui supporta il cliente fino alla sottoscrizione della domanda di mutuo. Dopo il primo contatto tramite sito web o app, procediamo all’identificazione a distanza dell’utente attraverso lo Spid e utilizziamo strumenti per la raccolta delle firme digitali. Infine inoltriamo la richiesta all’istituto di credito. Da quel momento in poi il rapporto prosegue tra la banca e il mutuatario.

Quali progetti avete in cantiere per crescere?
Continueremo a investire sui tre ambiti su cui abbiamo lavorato finora: il supporto agli utenti, il potenziamento dei consulenti iscritti in Oam e l’aumento delle convenzioni bancarie.

In che modo?
Negli anni a venire sarà nostro compito nostro educare gli utenti a fidarsi nell’abbracciare le nuove modalità a distanza di consulenza creditizia. Il covid ha accelerato il processo digitalizzazione, ma resta ancora della diffidenza nei confronti di un approccio a distanza. Vogliamo lavorare per eliminare queste barriere, costruendo fiducia.
Potenzieremo il numero di consulenti che collaborano con Immobiliare.it Mutui. Continueremo a puntare sui giovani, perché crediamo sia parte del nostro dna identificare giovani talenti neolaureati e offrire loro un processo formazione interno sul settore della mediazione creditizia, sul mercato dei mutui e sulle nostre soluzioni.
Continueremo infine a rafforzare il rapporto con i nostri partner bancari e lavoreremo con loro con l’obiettivo di semplificare l’esperienza dell’utente. Questo sarà un fattore chiave nei prossimi anni, perché il mutuo è un processo complesso per l’utente che spesso affronta questo percorso per la prima volta.



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