Poliba, a Gravina di Puglia primo ponte d’Italia stampato in 3D

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Omaggio ad opera progettata da Leonardo Da Vinci per il Bosforo

Di Redazione |

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BARI, 14 GEN – Vuole essere un omaggio alla
geometria del ponte sul Bosforo progettato da Leonardo il ‘da
Vinci’s Bridge’, progetto sviluppato e presentato nei giorni
scorsi per la città di Gravina di Puglia dal Politecnico di
Bari. “Si tratta del primo ponte pedonale d’Italia – si legge in
una nota del Poliba – stampato con tecnologia 3d”. Dopo oltre
un anno, infatti, è stato completato il prototipo, primo esempio
italiano, di struttura ecosostenibile, autoportante con utilizzo
di materiali innovativi derivati da scarti di lavorazione. Per
la sua costruzione è stata impiegata una malta a basso impatto
ambientale composta da polveri lapidee di scarto e un legante a
base di geocalce. Gli scarti delle lavorazioni lapidee, così,
diventano materia prima per la sua costruzione.
“Il progetto – prosegue la nota – è stato dedicato al grande
Maestro del Rinascimento Leonardo che propose nel 1502 al
Sultano di Istanbul, Bayezid II, la costruzione di un colossale
ponte (mai realizzato) sul Bosforo”. Progetto e costruzione
hanno impegnato il team Poliba composto dal professor Giuseppe
Fallacara, dagli architetti Ilaria Cavaliere, Angelo Vito
Graziano (FabLab Poliba), Francesco Ciriello, e dall’ingegner
Claudio Gallo, con la collaborazione della startup di Gravina in
Puglia, B&Y, (co-finanziatrice di una borsa di dottorato di
ricerca) e dell’azienda specializzata in grandi stampanti 3d,
Wasp di Massa Lombarda (Ravenna).
“L’iniziativa, pubblico-privata, rappresenta un punto di
partenza per ulteriori sviluppi. I prossimi passi – aggiungono
dal Poliba – includono la valutazione delle proprietà meccaniche
dei materiali utilizzati e il perfezionamento del processo di
stampa. Questi risultati potrebbero aprire la strada a nuove
applicazioni nel settore architettonico, promuovendo una visione
più sostenibile e tecnologicamente avanzata”.
Il comune di Valledolmo, in provincia di Palermo, ha già
“manifestato interesse alla progettazione e realizzazione di un
ponte similare stampato in 3d per il proprio contesto
paesaggistico turistico.

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