Ciro Paone (Kiton) si assicura finanziamento da 10 mln euro in direct lending dai fondi di private debt di Azimut

Ciro Paone spa, società leader nel mondo dell’abbigliamento con i brand Kiton, Kired, KTN e Sartorio Napoli, si è assicurato un finanziamento in direct lending per complessivi 10 milioni di euro, garantito al 70% da Garanzia Futuro di SACE ed erogato dal fondo Azimut Diversified Corporate Credit ESG-8 SCSp RAIF e da altri fondi di private debt gestiti da Azimut Investments. L’operazione è stata originata da Azimut Direct, la divisione del Gruppo attiva nell’investment banking e nel direct lending (si veda qui il comunicato stampa).

L’operazione di finanziamento è volta a potenziare il reparto logistico del gruppo per supportare la crescita dei volumi, dando anche maggiore centralità alle linee di prodotto femminili; aprire nuovi negozi diretti e rinnovare gli spazi di vendita a marchio Kiton, con l’obiettivo di mantenere costantemente aggiornate l’immagine e le esperienze all’interno delle boutique, sempre fortemente connotate dagli elementi che compongono il lifestyle.

L’operazione arriva dopo che lo scorso aprile la società si era assicurata da  Cassa Depositi e Prestiti un finanziamento assistito dalla garanzia green rilasciata da SACE per supportare nuovi investimenti in efficientamento energetico, promozione dello sviluppo sostenibile e green economy del gruppo Kiton ed era in particolare funzionale alla costituzione del nuovo polo da destinare a magazzino e alla logistica del gruppo Kiton, da realizzarsi con caratteristiche idonee a perseguire l’obiettivo della riduzione e della prevenzione delle emissioni inquinanti.

Ricordiamo che SACE aveva già garantito in passato nel 2018 un finanziamento da un milione di euro erogato da Crédit Agricole Italia e destinato a supportare la crescita sui mercati internazionali del Lanificio Carlo Barbera, sempre parte del gruppo Kiton e specializzata nella produzione di tessuti di alta qualità. Nel 2019, invece, il gruppo aveva emesso un minibond da 15 milioni di euro a scadenza 2026 (si veda altro articolo di BeBeez). L’azienda campana negli anni passati si è anche avvalsa del supporto di Simest per l’apertura di alcuni negozi monomarca in Corea del Sud (si veda qui il comunicato stampa di allora).

Il gruppo Kiton, che ha iniziato lo scorso febbraio 2024 il suo percorso di formazione nella community di Elite (gruppo Borsa Italiana), come parte della terza Elite Mediolanum Louge (si veda altro articolo di BeBeez),  è un’azienda napoletana, con sede ad Arzano, fondata e presieduta da Ciro Paone, figlio di commercianti di tessuti da cinque generazioni. La ragione sociale deriva da “chitone”, la veste cerimoniale simbolo del classicismo, indossata dall’antica aristocrazia greca. Guidata dall’amministratore delegato Antonio De Matteis, l’azienda conta 55 boutique in diversi continenti e ha chiuso il bilancio 2023 con ricavi netti per 204 milioni, 55,5 milioni di euro di ebitda e liquidità netta per 16,4 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).

Il gruppo Ciro Paone, riconosciuto sin dagli anni ’60 a livello internazionale quale punto di riferimento nel settore del luxury fashion italiano, conta 5 siti produttivi in Italia e oltre 800 dipendenti e distribuisce i suoi prodotti in più di 70 paesi.

Un elemento di forza che ha permesso il nuovo accesso al credito per la società è la componente di sostenibilità. Il Gruppo Ciro Paone adotta, infatti, una strategia industriale focalizzata su efficientamento energetico e riduzione dell’impatto ambientale: tra le principali iniziative, spicca l’installazione di un impianto fotovoltaico presso lo stabilimento di Arzano, che nei prossimi anni consentirà di incrementare l’autoconsumo energetico e migliorare l’autonomia energetica. Dal punto di vista della responsabilità sociale, è grande l’impegno nella formazione professionale, per promuovere il recupero e la valorizzazione di mestieri tradizionali attraverso la scuola di Alta Sartoria Kiton, che forma giovani sarti sotto la guida di maestri qualificati, con l’obiettivo di offrire concrete opportunità di lavoro sul territorio.

Questi aspetti di sostenibilità sono in linea con la strategia del fondo Azimut Diversified Corporate Credit ESG-8 SCSp RAIF, tra i primi strumenti di debito diversificati in Italia sostenuti da Cassa Depositi e Prestiti e dal Fondo Europeo per gli Investimenti con una dotazione attuale di 126 milioni di euro, che promuove caratteristiche ambientali e/o sociali investendo almeno l’80% del portafoglio in imprese impegnate a rispettare i principi ESG (si veda altro articolo di BeBeez).

Maria Giovanna Paone, presidente di Ciro Paone, ha commentato: “L’impegno per la sostenibilità, quale aspetto fondamentale della strategia aziendale del Gruppo Kiton, è stato oggetto di condivisione totale con il Fondo Azimut. Kiton adotta criteri ESG integrati nel Codice Etico e nei processi aziendali e punterà con il sostegno di Azimut a migliorare ulteriormente i parametri green per il prossimo futuro”.

Antonio De Matteis, amministratore delegato della soceità, ha aggiunto: “Questa operazione diversifica il nostro assetto creditizio, ponendoci in relazione ed in costante confronto con un player di assoluta importanza nell’investment banking, inaugurando un rapporto sinergico di finanza strutturale”.

Giorgio Medda, ad di Azimut Holding, ha continuato: “Questa operazione è uno dei primi interventi del fondo Azimut Diversified Corporate Credit ESG-8, un fondo che rafforza l’impegno di Azimut a sostenere le imprese italiane eccellenti, promuovendo l’adozione di pratiche sostenibili e green. Grazie alla capacità di origination, analisi, strutturazione e investimento del Gruppo, Azimut si afferma sempre più in questo mercato come un asset manager integrato”.

E Andrea Crovetto, ad di Azimut Direct, ha concluso: “Credo che l’attenzione al rapporto diretto con gli imprenditori sia la giusta priorità per chi, come noi, vuole investire nell’economia italiana” – dichiara  “Con tutto il team Azimut siamo onorati di accompagnare il Gruppo Ciro Paone nel proprio impegno di crescita sostenibile, avviato in tutto il mondo”.

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