Il made in Italy delle due ruote, dalla componentistica alle cargo bike, piace agli stranieri. Il primato della Lombardia: qui il 10% del fatturato. La logistica green per le Pmi con il programma di Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi
In Italia si snodano più di 90 mila chilometri percorribili in bicicletta (stima Banca Ifis 2023). E attorno alle due ruote cresce una vera e propria economia: in cinque anni, dal 2018 al 2023, secondo l’Associazione nazionale ciclo motociclo accessori, il settore ha visto un aumento del 50% dei ricavi, che l’anno scorso si sono attestati sui 2,7 miliardi di euro.
Le cifre, come spiega il vicesegretario generale di Camera di Commercio Milano Monza Brianza Lodi, Sergio Rossi, si prospettano positive anche per il 2025. «Il 2024 ha visto un rallentamento della vendita delle biciclette, anche se era un dato che ci aspettavamo, dopo l’exploit che il comparto ha avuto nel post pandemia — dice —. Un trend che non mette in difficoltà il settore: le previsioni per il futuro continuano a essere molto favorevoli, sia considerando l’interesse a livello nazionale, sia quello dimostrato dalle politiche europee in merito». A beneficiare dell’andamento del settore e del conseguente ottimismo per il futuro, è anche l’occupazione: negli ultimi due anni il numero degli addetti alla produzione di bici e componenti è cresciuto del 16%, passando da 15 mila 200 unità a 17 mila 600. Traina la crescita anche il saldo positivo dell’export: la bilancia commerciale registra un attivo di 75 milioni, dovuto principalmente all’esportazione di parti della bicicletta da assemblare, come pedali, manubri e cambi. Tra le più amate all’estero figurano le biciclette di design, le mountain bike e le «cargo bike», le bici progettate per trasportare merci o bambini, diffusissime a Parigi e da poco anche da noi.
Dallo sport al turismo
Al boom dell’economia delle biciclette contribuiscono più fattori, che vanno dalla sostenibilità all’interesse del mondo dello sport, fino al turismo: «Sicuramente entrano in gioco le abitudini del singolo, che sceglie uno strumento alternativo all’autovettura come motivo per fare sport o per impattare meno sull’ambiente — spiega Rossi —. Ma a fare la differenza sono soprattutto gli incentivi alla pedonalizzazione nelle città, la messa in opera di nuove piste ciclabili e l’aumento dei servizi di sharing che hanno reso popolarissime le bici con la pedalata assistita. Inoltre, il fatto che andare in bicicletta faccia bene alla salute non solo attira l’interesse degli sportivi, ma anche di un turismo lento, che fa scoprire aree al di fuori della città e coinvolge turisti con una buona capacità di spesa».
Il 10% dei ricavi del settore ciclistico in Italia proviene dalla Lombardia: le province di Milano, Monza e Lodi ospitano circa 250 imprese legate al mondo della bicicletta, il 6% di tutto il territorio nazionale. Nella regione sono presenti circa 19 mila chilometri ciclabili, ma sono ancora poche le strutture attrezzate per l’accoglienza cicloturistica. Per questo, l’anno scorso il bando «Turismo in bici» della Camera di Commercio ha portato alla creazione di 20 nuove strutture attrezzate, che si sommano alle circa 90 già esistenti.
Consegne su due ruote
Per incentivare l’utilizzo delle due ruote da parte delle imprese, invece, la Camera di commercio Milano Monza Brianza Lodi ha in programma per il 2025 una riedizione del bando «Bike to work e city logistics», che nel 2024 ha avuto una dotazione iniziale di 250 mila euro — esaurita nei due mesi di apertura del bando — per incentivare l’uso delle due ruote all’interno delle micro, piccole e medie imprese, sia per il tragitto casa-lavoro dei dipendenti, sia per le consegne delle merci, specialmente per le attività artigianali.
E inoltre, per sostenere l’innovazione della filiera, la Camera di Commercio ha investito un milione e mezzo di euro di contributi a fondo perduto in ricerca e sviluppo, attraverso due «Call for Solutions», che hanno co-finanziato la realizzazione e il testing di 24 soluzioni innovative nel settore per il miglioramento sia dei prodotti, sia dei processi produttivi.
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