“Il 2024 anno di una storica riconferma, ora si apre una seconda fase per una nuova strategia di sviluppo della città”

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Nella Sala consiliare la tradizionale conferenza stampa di bilancio della Giunta, il sindaco Tardani: “Messi a terra tutti i più importanti progetti per migliorare la qualità di vita dei cittadini, agevolare le imprese e rendere Orvieto il luogo migliore dove vivere”

 

(COMUNICAZIONE) ORVIETO – Si è tenuta questa mattina, martedì 14 gennaio, nella Sala consiliare del Comune di Orvieto la tradizionale conferenza stampa di bilancio della Giunta comunale. Presente il sindaco Roberta Tardani, il vicesindaco Stefano Spagnoli, gli assessori Piergiorgio Pizzo, Andrea Sacripanti, Alda Coppola e Gianluca Luciani che hanno risposto alle domande dei giornalisti.

Il 2024 – ha detto il sindaco Tardani nel suo intervento introduttivo – è stato un anno impegnativo e per certi versi storico per Orvieto perché dopo 20 anni i cittadini hanno rinnovato la fiducia a una amministrazione uscente affidandoci la grande opportunità di dare continuità al progetto di città che abbiamo avviato cinque anni fa. Lo abbiamo ripetuto più volte, per Orvieto era questo il vero cambiamento rispetto al passato e come tutti i cambiamenti porta con sé maggiori responsabilità e aspettative che avvertiamo e che non vogliamo deludere. Abbiamo ricevuto un mandato chiaro da parte dei cittadini ma anche altrettante importanti indicazioni che vogliamo e dobbiamo tenere in considerazione. Perché a noi è stata data la responsabilità di amministrare questa città nell’interesse di tutti”.

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

Servizi, infrastrutture e vocazioni

È stato un anno – ha proseguito – in cui sono stati messi a terra tutti i più importanti progetti che hanno l’obiettivo comune di migliorare la qualità di vita dei nostri cittadini e fare di Orvieto il luogo migliore dove vivereAbbiamo messo al centro la persona e le sue necessità e in questa direzione vanno anche gli ingenti investimenti fatti con i fondi Pnrr, dalla sanità alla famiglia passando per le fragilità. A febbraio partiranno i lavori per la realizzazione della Casa e dell’ospedale di comunità in Piazza Duomo che riorganizzerà e potenzierà i servizi della medicina territoriale, sono iniziati i lavori per il Centro per le politiche sociali e della famiglia a Orvieto scalo e quelli per la nuova scuola dell’Infanzia di Sferracavallo per cui è solo temporaneamente sospeso l’intervento in attesa di una variante al progetto che si è resa necessaria in corso d’opera. Abbiamo iniziato a dare risposte concrete al mondo imprenditoriale cittadino che da tempo chiede infrastrutture materiali e immateriali per far uscire questo territorio dall’isolamento. Prosegue l’iter per la realizzazione del secondo stralcio della complanare per cui nel 2024 abbiamo ricevuto il finanziamento di 12,9 milioni di euro, sono a più di un terzo dell’opera i lavori per il miglioramento del tracciato dei Fori di Baschi e secondo il cronoprogramma saranno completati a settembre 2025, è partita anche la posa della fibra che garantirà la connessione veloce a tutto il territorio comunale. Abbiamo valorizzato le vocazioni di questo territorio: agroalimentare, cultura, turismo. A dicembre è stato inaugurato il nuovo Palazzo del Vino e dei prodotti della terra che oggi è finalmente tornato a disposizione della città, attraverso una gestione integrata abbiamo messo a sistema in maniera virtuosa ed economicamente sostenibile le attività dell’Ufficio turistico, del Palazzo del Capitano del Popolo, della Torre del Moro e del Teatro Mancinelli”

La nuova fase delle politiche turistiche

Con l’implementazione del progetto Orvieto Experience – ha aggiunto il primo cittadino – abbiamo iniziato a promuovere l’altra Orvieto, quelle degli itinerari naturalistici e delle attività outdoor, integrando e completando l’offerta turistica esperienziale della città. E’ stato poi sottoscritto il partenariato pubblico privato con Municipia per la valorizzazione del patrimonio culturale e la creazione di un sistema integrato per l’attrattività turistica di Orvieto. Nelle prossime settimane inizieremo a progettare le attività che, anche attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie, ci porteranno alla realizzazione di un piano strategico di promozione territoriale da costruire con gli stakeholder cittadini del settore. In attesa dei dati definitivi della Regione Umbria gli indicatori che abbiamo ci dicono che anche il 2024 è stato un anno positivo. Indicativo è quanto comunicato dall’Opera del Duomo sul record di ingressi al Duomo, più di 400mila. Sono in aumento i ricavi dalla tassa di soggiorno e dai parcheggi, aumentano le visite alla Torre del Moro, circa 29mila con un +6% rispetto al 2023, registriamo una lieve flessione dei visitatori, -6%, al Pozzo di San Patrizio  ma l’anno si è comunque chiuso con oltre 237mila ingressi consolidando un dato di visitatori superiore alle 200mila unità che oggi rispetto al 2019 fa registrare un +11%”.

Come sostengono tutti i maggiori esperti del settore – ha aggiunto – il turismo sta cambiando perché sono finiti gli effetti del post Covid e di quello che è chiamato “revenge tourism” che la nostra città è stata in grado di cogliere e cavalcare. Per questo sono stati consolidati i punti di forza ma si è anche strutturata una offerta esperienziale più completa che unitamente ai nuovi investimenti che si intendono fare sulla digitalizzazione ci potrà trovare preparati a una seconda fase che si apre in un anno peraltro particolarmente importante come quello del Giubileo. In questo senso abbiamo stretto anche un importante accordo con Opera Romana Pellegrinaggi e ci stiamo preparando alla gestione dell’accoglienza dei rilevanti flussi attesi insieme alla Diocesi e all’Opera del Duomo. La prossima settimana ci sarà un nuovo incontro che coinvolgerà anche le associazioni del sistema ricettivo. Ma un altro segnale indicativo e soprattutto di fiducia nel lavoro fatto in questi anni a nostro avviso arriva da importanti investimenti privati nel settore alberghiero con strutture di alto livello che hanno avviato la propria attività nel 2024 e altre che lo faranno nei primi mesi del 2025. Ci sono inoltre altri interessanti interventi in programma che ci sono stati prospettati. Questo sarà un fattore decisivo per innalzare la qualità dell’accoglienza nella nostra città che non può prescindere dal contributo dei privati e degli operatori del settore nella creazione di un’offerta e di prodotti di livello elevato”. 

Contrastare lo spopolamento e incentivare la residenzialità

Il consolidamento e il potenziamento del welfare cittadino, le infrastrutture per le imprese, la spinta alle vocazioni del territorio – ha sottolineato il sindaco – convergono in un’unica direzione che è quella di fare di Orvieto un luogo di opportunità e una città dove vivere e crescere i propri figli. Una città che vuole contrastare lo spopolamento aumentando e migliorando i servizi ai propri cittadini e incentivando la residenzialitàVanno su questa strada gli investimenti sui servizio sociosanitari e sulle scuole, non solo la nuova struttura di Sferracavallo ma anche le spese per gli interventi strutturali e per i servizi scolastici .  E poi  quelli che sono in programma per la riqualificazione degli impianti sportivi, dallo stadio alla piscina, la nuova pista di atletica e i campi sportivi nei quartieri e nelle frazioni, a partire da quello di Ciconia per cui è già pronto il progetto. Luoghi di socialità per giovani e famiglie come i giardini e le aree verdi della città. Si sono conclusi da poco i lavori ai giardini di Sferracavallo, si stanno ultimando quelli nel parco di via Monte Terminillo a Orvieto scalo finanziato con i fondi europei del progetto Divaircity e abbiamo ottenuto dalla Regione circa 200mila euro per il progetto di riqualificazione della Confaloniera i cui lavori inizieranno in autunno”.

“Abbiamo investito e continueremo a investire sui servizi culturali anche come motore delle politiche giovanili. La biblioteca oggi è aperta h12 e grazie alla capacità di co-progettazione con le associazioni cittadine ha intercettato fondi importanti per ampliare le proprie attività ed essere aperta anche la sera e nei weekend. È stata realizzata, e la inaugureremo a breve, la sala pubblica di musica digitale della Scuola comunale di musica che sarà a disposizione dei giovani musicisti della città mentre al Centro studi è attivo il Fab Lab a servizio delle scuole e delle attività economiche. Sempre al Centro studi siamo pronti per dare una nuova vita all’archivio Maoloni per cui, grazie alla famiglia, è stato elaborato un bellissimo progetto di allestimento che lo renderà luogo di esposizione ma soprattutto di costruzione di progetti di formazione legati alla grafica e al design. Nella nuova programmazione delle Aree interne abbiamo inserito il finanziamento del progetto della Casa della Cultura al piano superiore dell’ex Cramst che faceva parte del dossier di Orvieto Capitale italiana della Cultura e che le associazioni e i giovani della città avevano indicato tra le priorità”.

“In questi ultimi mesi – ha affermato il sindaco Tardani – abbiamo inoltre lavorato a un altro obiettivo importante. Grazie all’interlocuzione avuta con la Fondazione Its Umbria Academy e con l’apporto di Confindustria stiamo lavorando alla realizzazione di una Summer school Its che, tanto per questo territorio che per la Fondazione stessa, rappresenta un vero banco di prova per strutturare un corso Its permanente. Questo perché, con serietà e responsabilità, non vogliamo fare salti nel vuoto ma avere le necessarie risposte dal territorio per garantire la sostenibilità di un percorso che deve dare risposte concrete alle esigenze occupazionali delle imprese e opportunità ai nostri giovani. Dovendo scegliere un primo indirizzo, tra una serie di proposte che ci sono state sottoposte, ci siamo dunque confrontati con le scuole e le associazioni di categoria e concordemente in questa prima fase ci siamo diretti verso un corso in Agricoltura sostenibile e Smart farming che può tenere insieme le vocazioni del territorio, la sua propensione all’innovazione e la necessità di utilizzare le nuove tecnologie applicate ai settori più tradizionali”. 

Cura e decoro della città

“Già da questi ultimi mesi del 2024 – ha spiegato il sindaco – abbiamo poi iniziato a mettere in campo una serie di misure per il decoro e la cura del centro storico. I primi provvedimenti hanno riguardato le nuove modalità di raccolta dei rifiuti per le utenze non domestiche e la destinazione di due nuovi operai dedicati esclusivamente alla manutenzione del centro storico. Nei primi mesi del 2025 entrerà in vigore la nuova area pedonale urbana permanente tra corso Cavour, via Duomo e Piazza della Repubblica e stiamo elaborando anche una proposta di rivisitazione della viabilità e della sosta per garantire  il decoro delle piazze e ricavare più posti auto a disposizione dei residenti, rimodulando e differenziando inoltre le tariffe dei parcheggi. La cura per il centro storico, che ha specifiche necessità, non ci distoglierà tuttavia dall’attenzione che abbiamo avuto e continueremo ad avere per i quartieri e le frazioni dove si continuerà a investire sulle necessarie manutenzioni e sull’implementazioni dei servizi laddove possibile. Perché, lo ribadiamo, abitare Orvieto significare abitare tutta la città e non solo il centro storico. Nel 2024 è entrato in funzione anche il nuovo servizio del trasporto a chiamata, pensato non solo per ottimizzare e rendere più efficiente il trasporto pubblico locale, ma soprattutto per collegare tutto il territorio comunale e avvicinare le frazioni a tutti i principali servizi cittadini. Nei primi sei mesi di sperimentazione sono stati 983 i viaggi effettuati per collegare soprattutto le frazioni e in particolare Canale, Colonnetta, Prodo, Sugano, Morranno. La richiesta sta crescendo man mano che viene conosciuta e nei primi giorni del 2025 la media dei viaggi è già raddoppiata, più di 10 al giorno, e sta aumentando anche il numero di viaggiatori per corsa”. 

Ascolto, dialogo, condivisione di idee e responsabilità

Poste le basi, aggrediti problemi che si trascinavano da anni e rinnovata la fiducia a questa amministrazione – ha concluso il sindaco Tardani – si apre ora una fase nuova nella quale dare vita ad una strategia di sviluppo che non si poteva immaginare senza partire dal consolidamento delle fondamenta. Una nuova fase di ascolto e dialogo, su cui abbiamo incentrato l’operato degli ultimi cinque anni, ma anche di condivisione di idee e oggi soprattutto di responsabilità. In questo 2025 partiremo con il progetto “ViviAmo Orvieto” con cui andremo nelle frazioni per informare sulle attività e i progetti dell’amministrazione e per ascoltare periodicamente le esigenze dei cittadini con l’obiettivo di costruire un nuovo modello di decentramento partecipato. Questo dovrà servire anche a capire alla radice le motivazioni per cui tanti cittadini non sono andati al voto alle ultime elezioni. Avvieremo poi gli incontri e i confronti per la definizione di quel Patto per lo sviluppo sostenibile che servirà a costruire una comune strategia per il futuro di questa città coinvolgendo tutte le forze sociali ed economiche chiamate a prendersi un pezzo di responsabilità. Il Comune, infatti, può e deve avere un ruolo di guida e coordinamento ma non può essere solo in questa partita. Serve il senso di responsabilità e il contributo di tutti, anche quello del governo regionale che negli ultimi cinque anni ha dimostrato grande attenzione a questo territorio come non si vedeva da troppo tempo. Dalla Regione Umbria sono arrivati a Orvieto oltre 40 milioni di euro, solo per parlare dei principali progetti e attività finanziate. Ci auguriamo che dal nuovo governo regionale ci siano la stessa attenzione e le risposte concrete sui temi dei rifiuti e dei trasporti che stanno a cuore alla nostra comunità e non penalizzino questo territorio. Su questo si misurerà anche la responsabilità e l’amore per la città di tutte le forze politiche”.  

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Ultimo aggiornamento

14/01/2025



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