L’Olimpia prolunga la sua strisci vincente battendo Reggio Emilia 108-106 in una partita molto somigliante ad un All-Star Game. Ambedue le squadre, in attesa di una settimana cruciale per il loro futuro europeo, si sono battute con i volti scoperti, hanno faticato a trovare risposte difensive ma hanno dato spettacolo in attacco. Reggio Emilia ha finito con 15/30 da tre, persino meglio del 44.4% con 11 triple di Milano. L’Olimpia ha guidato praticamente dal secondo periodo in avanti con vantaggi oscillanti, massimo nove punti, ma si è anche trovata sotto per un possesso a 90 secondi dalla fine e ha dovuto giocare fino in fondo rischiando di perderla paradossalmente laddove l’aveva vinta: dalla lunetta. Lavorando bene la palla per creare mismatch sotto canestro si è procurata 37 punti dalla linea, ma nel finale ha sbagliato quattro tentativi su sei esponendosi alla beffa. Alla fine, ha vinto con un Nikola Mirotic straordinario e nel finale con una sfuriata di Shavon Shields che ha sbagliato i liberi della staffa ma dopo aver generato sorpasso e fuga. Per l’Olimpia è la quarta di fila in campionato. Gira a metà stagione 10-5.
IL PRIMO TEMPO – L’Olimpia ruota 11 giocatori già nel primo quarto alla ricerca di energia. La gara è subito una sparatoria, cinque dei primi sei canestri delle due squadre sono da tre punti. Ma la Reggiana è più centrata: nel primo quarto fa 11/16 dal campo con sei triple, tre di Kwam Cheatham e due di Sasha Grant un po’ a sorpresa. Dopo una serie di botta e risposta, Reggio Emilia allunga sul 27-21 su un jumper dalla lunetta di Uglietti. Coach Messina spende il suo primo time-out dal quale Milano esce bene, con tre canestri consecutivi di tre giocatori diversi che le consentono di ricucire a meno uno, 29-28, alla fine del periodo iniziale. L’Olimpia esegue bene in attacco, con LeDay e Brooks tra i più efficaci. In breve ribalta il punteggio anche se la seconda tripla di Mannion è cancellata dalla quarta di Chetham. In attacco, va al lavoro Mirotic dentro l’area: segna dieci punti quasi consecutivi usando il suo gioco in post basso. Dopo sette minuti, su un’altra sfuriata di Mannion, Milano costruisce sette punti di vantaggio, sul 49-42, costringendo Coach Priftis ad usare due time-out praticamente adiacenti. La mossa produce buoni effetti: Reggio Emilia tenta di colpire l’Olimpia usando il gioco interno di Gombauld e il tiro degli esterni. Smith centra l’ottava tripla del primo tempo, l’Olimpia fatica in difesa e a rimbalzo giocando senza Gillespie, che ha due falli da inizio gara, ma alimentando Mirotic (18 senza triple nel primo tempo) vicino a canestro riesce a conservare quattro punti di vantaggio, 55-51, a metà partita.
IL SECONDO TEMPO – La partita viene dominata dagli attacchi anche nella ripresa. Il terzo quarto è uno show balistico. Non si segna solo da tre ma anche con tiri dalla media. Reggio Emilia si riavvicina a meno uno (Cheatham arriva a sette triple a bersaglio) subito in avvio, l’Olimpia riprende ritmo. Mirotic, che nel primo tempo non aveva mai segnato dall’arco, centra due triple praticamente consecutive, altre due le mette Shields. Ma Reggio Emilia risponde tutte le volte, con Gombauld che mostra anche il tiro dalla media. Il vantaggio massimo raggiunge i nove punti su una tripla dall’angolo di Ricci, ma proprio Gombauld con un gioco da tre punti riporta la sua squadra a meno sei. Alla fine del terzo è 84-76. Nel quarto, l’Olimpia ha subito problemi di falli, aggravati dal tecnico sanzionato a LeDay. Lo show di Chetham prosegue con la sua ottava tripla che riporta la Reggiana a meno uno dopo due minuti, con il bonus bruciato. L’attacco sostiene l’Olimpia: Shields segna da tre, poi mette due tiri liberi. Reggio Emilia resta agganciata con un gioco da tre di Winston. Milano prova a scappare una volta di più con una fiammata di Shields e il lavoro ai fianchi di Mirotic. Ricostruisce sette punti di margine, ma basta un attimo in una partita a punteggio altissimo per rimettere tutto in discussione. Una tripla di Vitali, un errore al tiro in attacco, un canestro di Winston e in un attimo, la Reggiana è nuovamente incollata a meno uno entrando negli ultimi tre minuti di gara. A un minuto e mezzo dopo un botta e risposta, Uglietti con un jumper dalla lunga firma il sorpasso. L’Olimpia non si smarrisce, lavora per mettere la palla nelle meni di Mirotic. Dalla lunetta, ripristina il vantaggio. Sul possesso difensivo successivo, Smith commette fallo in attacco su Bolmaro. Shields in isolamento va a procurarsi una clamorosa entrata. Il suo finale è uno spettacolo. Strappa il rimbalzo sull’errore di Smith, poi va a procurarsi un altro viaggio lunetta. In un finale surreale, sbaglia ambedue i tiri liberi, ma LeDay va a conquistare il rimbalzo e torna in lunetta. Ma fa solo 1/2. L’Olimpia prende quattro punti di vantaggio in qualche modo. Ma c’è ancora tempo. Winston insacca l’ennesima tripla che ricuce a meno uno con otto secondi da giocare. Fallo tattico su Shields, che a questo punto è in difficoltà. Fa solo 1/2. Ma l’Olimpia forza un cattivo tiro, di Winston, che va sul ferro. L’Olimpia vinse 108-106.
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