Il Brianza Pride 2025 sfilerà per le vie di Arcore, ma la Giunta Bono non concederà alcun patrocinio

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 


Sarà sicuramente una festa collettiva piena di colori e musica, ma anche un «momento di rabbia e di resistenza» per promuovere in Brianza una cultura Lgbtqiapk e costruire una società accessibile e inclusiva, contro le discriminazioni di genere e di orientamento sessuale. Ma quasi certamente si tratterà di un corteo arcobaleno del quale la Giunta di centrodestra di Arcore, guidata da Maurizio Bono, ne avrebbe fatto volentieri a meno. Una manifestazione che l’Esecutivo non potrà vietare ma che rimarrà sicuramente indigesta.
Il prossimo 27 settembre, non a caso due giorni prima del compleanno di Silvio Berlusconi sarà Arcore ad ospitare il Brianza Pride organizzato da “Boa” Brianza oltre l’arcobaleno.

Ad annunciarlo, con larghissimo anticipo, nei giorni scorsi sono stati gli stessi organizzatori attraverso un comunicato stampa firmato da Oscar Innaurato e Livia Perfetti che ha assunto il sapore del botto di capodanno. Prosegue quindi il nuovo corso del Pride brianzolo che, dall’edizione 2024 a Seregno rinuncia alle piazze di Monza nella convinzione che nei piccoli centri sia ancora più utile sensibilizzare sui diritti della comunità e contro la discriminazione.

L’annuncio

“La settima edizione del Brianza Pride si terrà il 27 settembre per le vie di Arcore – hanno spiegato gli esponenti di Boa – L’assemblea è già a lavoro per organizzare questa grande rivendicazione festosa di diritti individuali e civili per il nostro territorio ed ha creato una rete con i coordinamenti Pride dei territori limitrofi e di altre regioni d’Italia». Una scelta, quella di organizzare il pride ad Arcore, che inevitabilmente ha il sapore della sfida e, per certi versi, della provocazione. Non è difficile immaginare che la sfilata possa transitare anche in via San Martino, accanto a quella che è stata la residenza di Berlusconi. L’ex premier non ha mai disdegnato lustrini e paiettes, seppur di altro tenore, durante le sue numerose «cene eleganti”.

Un corteo arcobaleno che inevitabilmente abbraccerà anche Largo Vela dove nel settembre del 2023 si consumò un duro scontro tra l’Esecutivo Bono e “Boa” a causa di un vero e proprio mistero, mai chiarito, riguardante il patrocinio prima concesso telematicamente dal Comune e poi ritirato qualche giorno prima del pride del 2023. Una retromarcia che aveva creato un vero e proprio incidente diplomatico con Innaurato e Perfetti che attaccarono l’Amministrazione comunale di centrodestra senza troppi giri di parole. Un duro scontro che rischiò di avere anche strascichi legali (ad oggi non è ancora chiaro se la querela da parte di Boa si stata presentata e/o ritirata).

Microcredito

per le aziende

 

La posizione della Giunta

Il sindaco non ha voluto rilasciare nessun commento sulla vicenda, lasciando la patata bollente in mano all’assessore alla Sicurezza Luca Travascio, esponente di Fratelli d’Italia, chiamato a fare, come si suol dire, buon viso a cattivo gioco e a cercare di dare un colpo al cerchio e un colpo alla botte per non entrare in polemica con gli organizzatori e, al tempo stesso, tenere buoni i “suoi”.

Tradotto: non possiamo vietarlo ma l’evento non ci piace affatto.

“Ad oggi mi preme sottolineare che non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione ufficiale in merito – ha sottolineato l’assessore Travascio – Non abbiamo il potere di vietare la manifestazione poichè sarebbe incostituzionale ma, al tempo stesso, annunciamo già da ora che non concederemo alcun patrocinio all’evento visto che gli stessi organizzatori hanno dichiarato che si tratta di un evento con una chiara connotazione politica che non condividiamo. Quando verrà avanzata la richiesta ci confronteremo con la Questura per capire come poter gestire al meglio questa situazione”.

«Da noi nessuna carnevalata»

Dall’altro lato lo stesso Innaurato ha voluto spiegare i motivi della scelta arcorese.

“Noi avanzeremo la richiesta di patrocinio nei modi e nei tempi opportuni – ha sottolineato Innaurato – Ovviamente la manifestazione si farà indipendentemente dalla volontà dell’Amministrazione comunale. Purtroppo, a distanza di un anno da quanto accaduto nel settembre 2023, non abbiamo mai ricevuto le scuse ufficiali da parte del sindaco e questo non ci è affatto piaciuto. Abbiamo solamente ricevuto scusa a parole ma mai nero su bianco. In aggiunta a questo ancora oggi, se uno va a cercare “Arcore” in Google, trova notizie molto negative associate a quanto accadeva, per esempio, in Villa San Martino. Ecco ci tengo a sottolineare la nostra manifestazione non avrà certamente lo stesso tenore delle «cene eleganti» arcoresi. Noi non facciamo carnevalate e non mettiamo in piedi carrozzoni. Piuttosto vogliamo dire al sindaco che c’è una comunità lgbt formata da medici, dottori, elettricisti, operai e idraulici che non aspettano altro che noi si scenda in piazza anche ad Arcore”.

Il Pd esulta

Nel frattempo il Pd esprime soddisfazione per la scelta degli organizzatori.

“Si tratta di un segno di grande valore – hanno sottolineato i “dem” – Questo evento non è solo una parata, ma un momento di festa per celebrare la diversità, la pluralità delle identità e la ricchezza che da essa nasce. L’Amministrazione, che ha deriso questa causa l’anno scorso, ha dimostrato una chiusura che non fa onore alla nostra città, che è fatta di persone, storie e culture diverse. Il Pride è un’invocazione alla libertà, all’accettazione e alla dignità di tutti. Arcore ha tutto il diritto di essere parte di questa grande lotta per l’uguaglianza”.

Le reazioni di Lega e Forza Italia

Di diverso avviso il pensiero del direttivo della Lega.

“Abbiamo appreso dell’iniziativa solamente dai giornali – si legge in un comunicato diramato sabato dal direttivo arcorese del Carroccio – La scelta di Arcore, più che una iniziativa di libertà, parrebbe una ripicca imposta per quanto accaduto lo scorso anno in relazione al negato patrocinio. La Lega si dissocia sin d’ora da questo evento che mal si concilia con i principi in cui crediamo. Per noi l’amore e l’autodeterminazione meritano rispetto in ogni loro forma e proprio per questo non possono essere usati come strumento di propaganda politica della Sinistra, così come motivo per manifestazioni di eccessi che talvolta superano i limiti del decoro. Su quest’ultimo aspetto la valutazione potrà essere fatta solo a posteriori e, a questo punto, auspichiamo davvero di doverci ricredere”.

Chiara anche la posizione di Forza Italia con dei distinguo importanti rispetto agli alleati.

“Siamo contrari alla concessione del patrocinio comunale – hanno sottolineato i forzisti arcoresi – Riteniamo però importante specificare la nostra difesa alla libertà personale di amare chi si vuole e questo è un diritto che va profondamente difeso in qualsiasi sede. Essere liberi è un dogma per Forza Italia ma usare un’opinione come grimaldello politico è contro la nostra linea politica”.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link