Bianco, dimissioni vicine? – TrapaniOggi.it

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Palazzo Cavarretta, la presidente del Consiglio comunale in procinto di lasciare la guida dell’aula

Trapani – Annalisa Bianco, presidente del Consiglio comunale di Trapani, pare che abbia deciso di mettere fine al periodo di silenzio e riflessione dopo che a metà dello scorso dicembre è stata condannata per corruzione. Epilogo pare saranno le sue dimissioni. L’ indiscrezione gira da ieri nelle stanze della politica trapanese, nessuno però offre risposte alla domanda posta alla ricerca di conferma. Viene da pensare che si voglia lasciare la scena alla presidente Bianco. Tutti in silenzio, che sia la Bianco a prendere parola. Lei sceglierà il momento, forse già oggi o nei prossimi giorni. Parlerà per la prima volta da quando è stata condannata. E’ rimasta in silenzio dopo la sentenza pronunciata dal gup del Tribunale di Trapani, a conclusione del processo, svoltosi col rito abbreviato. E’ rimasta in silenzio anche dopo la sospensione dalla carica consiliare decisa, pochi giorni dopo, dal prefetto. Sospensione per diciotto mesi, in applicazione della legge Severino.

La vicenda è nota, ma va riassunta. Annalisa Bianco è stata condannata nell’ambito di una indagine, denominata “Aspide”, coordinata dalla Procura di Trapani e condotta dalla Guardia di Finanza, che l’ha riguardata, assieme ad altri, come dipendente dell’Asp. La politica e la carica istituzionale nulla c’entrano con l’inchiesta. In aula consiliare l’ha sostituita Toto Braschi, primo dei non eletti della lista civica “Trapani Tua”, lista accreditata come vicina all’assessore regionale ex Udc, ora Lega, Mimmo Turano. La Bianco è stata tra i candidati, venendo eletta, concorrendo al sostegno garantito anche dai civici vicini a Turano, al rieletto sindaco Giacomo Tranchida. Ma fino ad ora è rimasta, nonostante la sospensione, presidente del consesso civico, carica alla quale la maggioranza, la stessa a favore del sindaco Tranchida, l’aveva eletta nel 2023 all’indomani dell’insediamento del rinnovato Consiglio comunale. Scena già vista, quella della sospensione da consigliere, restando però presidente dell’aula, senza però esercitare il ruolo.

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Dalla carica consiliare la Bianco era stata sospesa dal prefetto una prima volta già all’indomani dell’esecuzione delle misure cautelari (fu sottoposta per un breve periodo agli arresti domiciliari) dell’indagine Aspide, fine anno 2023.

A sostituirla allora come oggi è stato Toto Braschi, ma la Bianco aveva trattenuto la carica di presidente. Cosa che le permise di tornare a sedere sulla poltrona più importante di Palazzo Cavarretta all’indomani della revoca della misura cautelare alla quale era stata sottoposta dal gip del Tribunale di Trapani. A suo favore una azione politica garantista, la sospensione, fu spiegato, era legata ad una indagine ancora in corso. Nessuno, ne dalla maggioranza, ne dall’opposizione, andò a chiedere alla Bianco di lasciare la presidenza dell’aula.

Ma adesso l’indagine è finita ed è arrivata la condanna. Scenario quindi cambiato e qualcuno in aula consiliare ha cominciato a mugugnare, anche se non con grandi clamori, per non suscitare eventuali crisi di maggioranza, sulla decisione della Bianco di non lasciare la carica di presidente. Unico a metterci la faccia e con parole di grande responsabilità, è stato dall’opposizione il consigliere Tore Fileccia. Ha parlato rivolgendosi al senso di responsabilità della Bianco. Arriviamo però alle ultime ore. Con diplomazia la maggioranza consiliare (amministrazione compresa) pare essere riuscita a trovare la quadra, senza far danni, facendo restare intatto il quadro politico a sostegno del governo cittadino.

Annalisa Bianco, non si sa se sia stata convinta, o si sia auto convinta, voci inseistenti dicono che è in procinto di liberare la poltrona di presidente dell’aula di Palazzo Cavarretta. In attesa che la vicenda giudiziaria abbia il suo evolversi, la sua difesa ha preannunciato appello, la pronuncia definitiva comunque non è certo vicina, considerati i tre gradi di giudizio, tra diciotto mesi la Bianco tornerà a sedere in aula ma da consigliere comunale, lasciando adesso a Braschi quindi solo il ruolo della supplenza. Oggi pare pronta e disponibile a lasciare alla maggioranza la piena libertà a trovare chi le dovrà succedere alla guida del Consiglio comunale.

Il nuovo anno 2025 si apre quindi con decisioni importanti che la politica della città capoluogo dovrà prendere. Per come vanno le cose difficile immaginare una elezione che possa coinvolgere i due fronti contrapposti dell’aula, maggioranza e opposizione. Non si intravede un candidato capace di unire i due fronti. Come per l’elezione della Bianco, sarà la maggioranza a decidere chi votare e logica politica vuole che sia il gruppo “Trapani Tua”, il più numeroso di Palazzo Cavarretta, a indicare il nome, per far restare ogni cosa al proprio posto.



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