Incentivi energetici: novità e opportunità, le regole per il 2025

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Roma, 9 gen. (askanews) – Con il nuovo anno, il settore della riqualificazione energetica in Italia affronta importanti cambiamenti. Tra proroghe e nuove normative, le politiche fiscali e gli incentivi per la transizione energetica sono in continua evoluzione. Se da un lato orientarsi in questo contesto non è semplice, dall’altro le opportunità che incentivano l’efficientamento energetico non mancano. Cosa ci si aspetta nel 2025?

“Le nuove normative europee e gli incentivi statali stanno spingendo verso una sempre maggiore efficienza energetica degli edifici – spiega Daniele Iudicone esperto di energie rinnovabili e founder di IMC Holding -. Questo significa nuove opportunità per i cittadini, ma anche la necessità di adeguarsi a un quadro normativo in continua evoluzione e conoscere le agevolazioni disponibili e come ottenerle”.

Fotovoltaico: un trend in continua crescita Con un aumento del 40% nel 2023 rispetto all’anno precedente, attualmente in Italia si contano circa 1.763.977 milioni di impianti fotovoltaici per una potenza totale di 33,62 GW, che copre il 9% del fabbisogno energetico nazionale. Il Bonus Fotovoltaico, tra i principali incentivi in Italia per favorire l’adozione di impianti solari domestici, subirà dei cambiamenti: dal 1° gennaio 2025 la detrazione passa dal 50% al 36%, e il limite di spesa è ridotto a 48.000 euro per unità immobiliare rispetto ai 96.000 euro attuali. “Nonostante l’abbassamento dei bonus, il fotovoltaico rimane un’opzione molto conveniente per le famiglie italiane”, sottolinea Daniele Iudicone.

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Anche l’Ecobonus 2025 per gli interventi di efficienza energetica ha subito delle modifiche. Prima, la detrazione arrivava fino al 65%, ma da quest’ anno l’aliquota diminuisce. Per la prima casa, la detrazione è fissata al 50%, per poi scendere al 36% nel periodo 2026-2027. Per la seconda casa, invece, l’aliquota è del 36%, con una riduzione al 30% a partire dal 2026. Il Superbonus scende dal 70% al 65%, ma solo per condomini ed edifici con due o più unità. L’aliquota al 110% resta inalterata solo per interventi in comuni colpiti da eventi sismici con stato di emergenza.

Comunità energetiche e autoconsumo collettivo In parallelo, le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e i gruppi di autoconsumo collettivo stanno guadagnando terreno. Questi sistemi, che permettono di produrre e distribuire energia rinnovabile in modo condiviso, offrono contributi a fondo perduto e vantaggi economici duraturi, come una tariffa incentivante per l’energia condivisa.

“Sono previsti 11 centesimi per ogni kW prodotto da chi possiede un impianto fotovoltaico, e 12 centesimi per ogni kW consumato per chi non ha un impianto fotovoltaico sul proprio tetto. Per i comuni con meno di 5 mila abitanti è previsto un contributo a fondo perduto fino al 40% del costo sostenuto per realizzare un nuovo impianto fotovoltaico, però a fronte di una riduzione del 50% degli incentivi economici sul kilowatt prodotto”, afferma Daniele Iudicone.

Fondo Reddito Energetico: sostegno alle famiglie vulnerabili Un’altra misura importante è il Fondo Reddito Energetico, che offre contributi a fondo perduto fino a 11.000 euro per l’installazione di impianti fotovoltaici nelle famiglie con ISEE inferiore a 15.000 euro. Questa misura mira a sostenere l’installazione di impianti fino a 6 kW, con contributi variabili in base alla potenza. Il futuro delle caldaie a gas e l’emergere delle “case green” Dal 1° gennaio 2025, non ci sono più gli incentivi per le caldaie a gas autonome o altri combustibili fossili. Sono invece incentivati i sistemi ibridi, che combinano caldaie a gas con pompe di calore e solare termico, a condizione che una parte dell’energia provenga da fonti rinnovabili. Inoltre, la direttiva europea sulle “case green” prevede una riduzione significativa dei consumi energetici degli edifici: entro il 2030, i consumi medi dovranno scendere del 16%, con obiettivi ancora più ambiziosi per il 2035. “Il settore delle caldaie è destinato a cambiare radicalmente. La crescente attenzione all’efficienza energetica e all’uso di energie rinnovabili ci orienta verso un futuro sempre più green”, commenta Iudicone.

Verso un futuro di opportunità e sfide Nonostante i settori delle energie rinnovabili e della riqualificazione energetica siano ancora in evoluzione, gli incentivi attuali e quelli previsti sono una risorsa importante per accelerare la transizione green e raggiungere gli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione al 2030. “Abbiamo l’opportunità di fare un grande passo avanti e contribuire alla creazione di un mondo più sostenibile, ma è necessario avere una visione chiara e ben definita delle politiche fiscali, per indirizzare correttamente gli investimenti e soprattutto saperli utilizzare al meglio. Solo in questo modo sarà possibile massimizzare l’impatto positivo di questi investimenti per il futuro del nostro pianeta”, conclude Iudicone.



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