Carlo Acutis un amico per i giovani in Asia

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I giovani in Asia già amano Carlo Acutis. Guardano a lui con entusiasmo, devozione, ammirazione. Acutis è una figura che, a partire dall’anno giubilare (sarà proclamato santo il 27 aprile), si avvia a diventare estremamente significativa per la gioventù del vasto continente asiatico, anche in vista della Giornata mondiale della gioventù che si terrà in Corea del Sud nel 2027.

In Pakistan il giovane Akash Bashir, che si immolò per salvare i fedeli da un attacco terroristico nel 2015, è soprannominato “il nostro Carlo Acutis”. Fra Lazar Aslam, frate cappuccino in Pakistan, ha confidato all’agenzia Fides: «Akash, per il quale è in corso la causa di beatificazione, ci ricorda la figura di Carlo Acutis per il profondo amore per l’Eucarestia. Figure come Akash e come Carlo mostrano i frutti che dà nella vita la vicinanza al cuore di Dio. Sono di ispirazione per i nostri giovani affinché possano percorrere la strada della santità di vita nella nostra terra».

I medesimi echi ed espliciti riferimenti ad Acutis si sentono nelle Filippine, quando si cita una figura che la Chiesa dell’arcipelago ha valorizzato in occasione della Giornata mondiale dei bambini e che sarà ripresentata nel corso del Giubileo: Niña Ruiz Abad, anch’ella sulla via della beatificazione, deceduta all’età di 13 anni dopo una vita trascorsa nella comunità di Laoag, nel nord delle Filippine, all’insegna della preghiera, della devozione mariana ed eucaristica.

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In Cina il giovane beato italiano attira le simpatie, la curiosità e la devozione dei genitori cattolici che ne apprezzano la figura perché «ha saputo usare il web per la fede», notano. Ai ragazzi cinesi piace molto questo aspetto che, a volte con un pizzico di sagacia, citano come ragione per poter passare più tempo al computer o sui social media, ricordando ai genitori che «si può parlare di Gesù su internet: anche Carlo l’ha fatto».

Nell’altra grande nazione asiatica, l’India, diverse centinaia di giovani hanno preso parte alla celebrazione, all’incontro di catechesi e alla messa per la visita di una reliquia di Acutis, portata nella chiesa di San Michele a Manikpur, nella diocesi di Vasai: «Un evento di profonda fede e devozione che ha attratto adolescenti e giovani», ha detto fra Boniface Lopes, cappuccino di Vasai. E così all’esperienza di Carlo è stata ben presto associata quella di Ajna George, giovane indiana morta a 27 anni in Kerala, nell’India meridionale, dove la figura di Acutis è arrivata anche grazie alla presenza delle suore missionarie italiane. Ajna era parte del movimento internazionale “Jesus Youth”, nato dopo la Giornata mondiale della gioventù del 1985 per promuovere tra i giovani l’annuncio gioioso di Cristo.

E il collegamento diretto con la Gmg è presto fatto: il beato Carlo sarà “vero amico” per i giovani coreani e per tutti quelli che parteciperanno all’evento del 2027 in Corea. Gli organizzatori hanno richiesto e accolto in Corea del Sud una reliquia del giovane beato italiano: sedici frammenti di capelli di Acutis, conservati in un reliquiario, sono partiti dal santuario della Spoliazione in Assisi (dove riposa il corpo del beato) e giunti in terra coreana, consegnati all’arcivescovo di Seoul, Peter Soon-taick Chung. I giovani coreani, che sono pienamente immersi nel mondo delle nuove tecnologie, stimano in particolare il fatto che il beato sia stato affettuosamente definito “l’influencer di Dio” perché ha saputo abilmente utilizzare la rete internet come mezzo per diffondere la fede in Cristo, curando una mostra di miracoli eucaristici e apparizioni mariane sul web. «La sua eredità di incrollabile fede continuerà a ispirare i giovani in futuro», afferma il Comitato organizzatore coreano. Acutis, si afferma, «è il primo giovane a visitare la Corea in spirito e a prendere parte alla Gmg». La sua figura e la sua opera rafforzeranno l’impegno della Chiesa coreana perché — hanno scritto i vescovi — «la Gmg sia un raduno non solo per giovani di fede cattolica ma anche per quelli di altre religioni e per tanti altri ancora», divenendo una straordinaria assemblea che annuncia il Vangelo di Cristo in Corea del Sud e in tutta l’Asia.

di Paolo Affatato



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