Anche il Natale è sostenibile – Ambient&Ambienti

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Dai regali al pranzo in famiglia, ecco la guida completa per vivere le feste in modo responsabile e sostenibile

 

L’impronta ecologica del Natale aumenta di anno in anno, tra produzione di rifiuti e spreco alimentare, consumi energetici ed emissioni di CO2. Per invertire il trend è fondamentale la collaborazione di tutti. “Non è necessario fare grandi sacrifici, né tantomeno rinunciare a unatmosfera festosa. Basta adottare uno sguardo più consapevole delle conseguenze che ogni azione, anche la più piccola, ha sullambiente e a Natale sceglierela sostenibilità”. È linvito che arriva dal team di Junker, l’app che ogni giorno è al fianco di 3 milioni di famiglie e oltre 2500 amministrazioni comunali, per migliorare la qualità della raccolta differenziata e far diventare la sostenibilità la nuova normalità degli italiani.

In occasione del Natale, tutti i membri del team Junker hanno deciso di condividere con gli italiani un consiglio pratico di sostenibilità. Il risultato è una guida davvero completa per vivere le feste in modo più responsabile nei confronti del pianeta.

Conto e carta

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Decorazioni: di riuso è meglio

Ogni anno si tirano fuori sempre prima: le decorazioni natalizie hanno un fascino tutto loro e il loro stile parla di noi. Proprio per questo dovremmo imparare a resistere alla tentazione di acquistare prodotti scadenti, destinati a durare al massimo un anno. Prima di farvi prendere dalla frenesia dell’acquisto compulsivo, controllate che quelle degli scorsi anni non siano danneggiate e, se possibile, riutilizzatele. Se poi ci tenete ad aggiungere dei pezzi nuovi alla vostra collezione, prediligete gli acquisti da artigiani locali oppure fate un giro ai mercatini dellusato o al Centro del riuso locale. Troverete sicuramente dei tesori che vi accompagneranno per molti anni.

Il regalo più originale… non si tocca!

Con l’avvicinarsi del Natale molti si fanno prendere dall’ansia per il regalo più originale e sorprendente. Per l’idea azzeccata spesso basta un semplice cambio di prospettiva: al posto di un regalo fisico (che implica un determinato consumo di risorse per essere prodotto e trasportato), quest’anno provate a offrire ai vostri cari un dono da vivere. Un biglietto per andare al cinema o a teatro, l’ingresso a una mostra, un buono per un’attività all’aperto, un’esperienza enogastronomica, una donazione per un’associazione meritevole: le opzioni sono quasi infinite e per tutte le tasche.

Il consiglio vale anche per i bambini. Ci sono le letterine a Babbo Natale, è vero, e bisogna sempre tenerne conto. Ma perché non provare a stupire anche i più piccoli, regalandogli la possibilità di trascorrere del tempo insieme, coltivando le loro passioni?

Dispositivi elettronici, perché scegliere quelli ricondizionati

I prodotti ricondizionati hanno un impatto ecologico inferiore dell’80%, grazie alla maggior durata assicurata ai dispositivi e alla riduzione del volume degli scarti

Tra i regali più gettonati a Natale ci sono sicuramente i dispositivi elettronici: smartphone, tablet, piccoli elettrodomestici… Non rinunciateci, ma prediligete quelli ricondizionati. Hanno un impatto ambientale e un costo minori rispetto a quelli nuovi e offrono prestazioni affidabili, essendo sottoposti a rigorosi controlli e test prima di essere rimessi in vendita.

Altrettanto importante è ricordare alla persona alla quale regalate il nuovo dispositivo di non lasciare quello vecchio abbandonato in garage o chiuso in un cassetto. Secondo il WEEE Forum, organizzazione internazionale che si occupa di rifiuti elettrici ed elettronici, nelle case europee si accumulano fino a 5 kg di piccoli RAEE a persona: non solo smartphone, ma anche spazzolini elettrici, caricatori, cavi elettrici, tostapane… È una cattiva abitudine che spesso coesiste con quella, altrettanto sbagliata, di disfarsi dei piccoli rifiuti elettronici gettandoli nella raccolta indifferenziata. Il modo giusto per gestirli, quando non li usiamo più, è portarli presso un punto di raccolta RAEE, al Centro di raccolta comunale oppure consegnarli in negozio, secondo le regole dell’1 contro 1 e 1 contro 0.

Scegli bene il tuo christmas jumper

Hai voglia di un maglione natalizio per celebrare le feste? La moda del Christmas Jumper è ormai diffusa in tutto il mondo, ma spesso si tratta di capi fast fashion, prodotti con fibre di scarsa qualità e destinati a essere indossati una sola volta. Il consiglio è di prediligere capi second hand e di riporli con cura, per poterli portare anche l’anno successivo. Questo approccio vale, in generale, per tutti gli acquisti di prodotti tessili: è sempre meglio scegliere capi di qualità, realizzati con fibre naturali, magari rigenerate, che durino nel tempo e non vadano buttati dopo pochi utilizzi.

Bellissime confezioni regalo green

A Natale ci concentriamo non solo sui regali in sé, ma anche su come impacchettarli al meglio. Per creare confezioni bellissime, a costo zero e super sostenibili, la parola d’ordine è: creatività. Invece di acquistare rotoli di carta regalo o scatole decorate, si possono utilizzare materiali di riuso presenti in tutte le case, come pacchi postali o vecchi packaging, riviste, giornali, ritagli di stoffa. Un’idea alternativa è incartare il regalo conun altro regalo, ad esempio una sciarpa o un foulard, o eliminare completamente gli imballi, lasciando il dono nella sua confezione originale, magari abbellita con un nastrino, un rametto di agrifoglio o una pigna.

Sarà la nostra “buona azione natalizia” per contenere la produzione di rifiuti. Un dato su tutti: Comieco, il consorzio di recupero e riciclo dei materiali cellulosici, stima che solo in Italia nei due giorni clou del Natale vengano prodotte almeno 75mila tonnellate di carta e cartone, praticamente la capacità complessiva di una discarica di dimensioni medio-piccole.

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E-commerce sì, ma con consegna al punto di ritiro

Il periodo che precede il Natale fa registrare solitamente un aumento significativo degli acquisti online e, in generale, delle spedizioni. Forse non tutti lo sanno, ma la scelta di come ricevere un pacco può avere un impatto più o meno pesante sull’ambiente, perché la gran parte dei trasporti avviene su gomma. L’opzione più sostenibile è scegliere il punto di ritiro più vicino a casa propria. In questo modo viene annullato il rischio di fallimento delle consegne e i corrieri possono effettuare consegne multiple presso uno stesso punto di ritiro, riducendo i km percorsi e le conseguenti emissioni di CO2.

Prendi il treno o, se devi viaggiare in auto, condividila

Per limitare la nostra produzione natalizia di gas serra dovremmo prestare attenzione anche a un altro aspetto: i nostri spostamenti. Le festività sono per molti l’occasione per riunire la famiglia o godersi un viaggio. Andare in treno, usare la macchina o prendere l’aereo hanno impatti significativamente differenti sull’ambiente. Le autovetture sono fra i mezzi più inquinanti, considerato che secondo l’Agenzia Europea per l’Ambiente, da sole, generano il 60% delle emissioni totali di CO2 in Europa. La soluzione è condividere lauto o, ancor meglio, puntare su mezzi di trasporto meno impattanti, come il treno o lautobus. Secondo IEA (Agenzia Internazionale per l’Energia) un viaggio in treno comporta oltre l’80% in meno di emissioni per passeggero rispetto all’aereo e all’auto.

Pranzo in famiglia a km 0 e senza sprechi

La sostenibilità passa anche dalle scelte per l’acquisto di prodotti alimentari. Per il tradizionale pranzo di Natale il consiglio è di preferire prodotti a chilometro zero, per ridurre le emissioni legate alla produzione e ai trasporti e sostenere i produttori locali. Altrettanto importante è calcolare le giuste quantità, in base al numero di commensali: Assoutenti ha calcolato che ogni anno, nel periodo delle festività natalizie, 500mila tonnellate di cibo finiscano in pattumiera solo nelle abitazioni private. Uno spreco enorme non solo in termini ambientali, ma anche economici.

E, a proposito di economia familiare, perché non provare a cercare tutto il necessario per apparecchiare la tavola presso loggettoteca o la stoviglioteca più vicina? La mappa italiana delle stoviglioteche è disponibile gratuitamente sulle mappe dei punti di economia circolare di Junker app.





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