La Firenze-Pisa-Livorno tra le 12 peggiori linee d’Italia

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Arriva un’altra bocciatura per la linea ferroviaria Firenze-Pisa-Livorno. Dopo i dati trasmessi da Trenitalia alla Toscana che avevano fatto sì che la tratta venisse definita “la peggior regionale per ritardi e soppressioni“, Legambiente, nel report annuale che valuta le condizioni del trasporto pubblico su ferro lungo lo Stivale, la inserisce addirittura tra le “dodici peggiori d’Italia” insieme ad altre linee tra cui la Avellino-Benevento e la Torino-Cuneo-Ventimiglia-Nizza. Un risultato per il quale “non c’è da stupirsi” sottolinea la senatrice del Partito democratico Ylenia Zambito che accusa il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini: “ha tagliato le risorse già previste da chi lo aveva preceduto”. 

Firenze-Pisa-Livorno, la bocciatura di Legambiente

Nell’indagine “Pendolaria 2025“, l’associazione ambientalista sottolinea come “i 100 km della ferrovia Leopolda, aperta fra 1844 e 1848 per collegare Livorno a Pisa e Firenze, non sono soltanto parte di una delle linee ferroviarie più longeve d’Italia, ma ancora oggi l’ossatura dell’intero sistema ferroviario toscano. Tutti i collegamenti fra la costa (Livorno, La Spezia, Massa, Viareggio, Piombino ed Elba, Grosseto) e l’entroterra toscano passano dalla Firenze-Pisa, senza considerare il fatto che è l’unica ferrovia a doppio binario fra la costa della penisola, compresa quella Adriatica, e la dorsale Milano-Roma. Nella fascia appenninica fra Genova e Roma non esistono altre infrastrutture con tempi di percorrenza inferiori all’ora per raggiungere i centri della dorsale. Questo si riflette in un traffico intenso e nell’eccessiva centralità di questa linea: se si ferma la Firenze-Pisa, si ferma tutta la rete ferroviaria della Toscana”. 

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Per cercare di risolvere questa situazione, Legambiente propone di procedere su due fronti: “Da un lato si dovrebbe quadruplicare tutta la ferrovia da Firenze a Pisa e attivare nuovi sistemi di circolazione a Firenze.   Dall’altro potenziare gli itinerari alternativi (prima fra tutte la Firenze-Pistoia-Lucca, ancora a binario singolo per ritardi nei lavori e litigi condominiali dei consiglieri comunali di Montecatini e Pescia)”. 

Il PD: “Il ministro Salvini ha tagliato risorse già previste”

La senatrice Zambito, sulla base del report di Legambiente, chiama in causa il governo: “Purtroppo nel contratto di programma tra il ministero dei Trasporti e Rfi 2022-2026 non sono stati inseriti gli interventi relativi alla tratta ferroviaria Empoli-Pisa. Al ministro Salvini era stata indirizzata un’interrogazione parlamentare della quale ero prima firmataria chiedendo quali iniziative urgenti volesse intraprendere per correggere tale mancato inserimento, ma non c’è mai stata risposta”.

“E inoltre – continua Zambito – non sono state fornite le ragioni del perché l’indirizzo del Ministero diverga rispetto agli impegni sottoscritti e alle dichiarazioni che al tempo diffuse Salvini a mezzo stampa sul collegamento veloce Firenze Pisa e il quadruplicamento della tratta Empoli-Pisa. Salvini doveva anche chiarire se fosse prevista la realizzazione dell’ultimo miglio ferroviario tra il porto di Livorno e la rete interportuale, la quale consiste nel collegamento dell’interporto Vespucci con le linee ferroviarie Pisa-Vada e Firenze-Pisa, snodo fondamentale per il traffico merci. Insomma i soldi messi dal precedente governo anche con l’aiuto dell’allora segretario Pd Enrico Letta, sia per la Pisa-Firenze che per l’ultimo miglio della linea fino a Livorno, sono stati tolti dal governo Meloni”. 

Treni, quali sono le peggiori linee d’Italia secondo Legambiente

Ritardi cronici, stazioni chiuse da anni e treni poco frequenti sono la sfida quotidiana dei pendolari che utilizzano le linee peggiori d’Italia. Di seguito l’elenco di quelle selezionate da Legambiente:

  • le linee ex Circumvesuviane, segnate da avarie, soppressioni, tagli, sovraffollamenti;
  • la Roma Nord-Viterbo che nel 2024 ha visto oltre 5mila corse soppresse;
  • la Milano-Mortara-Alessandria che serve 19mila persone al giorno ed è caratterizzata da guasti frequenti e ritardi; 
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  • la Catania-Caltagirone-Gela di cui una tratta, la Caltagirone-Niscemi-Gela, è sospesa da ben 13 anni e mezzo; 
  • per la Roma-Lido si vede un leggero miglioramento ma sono ancora molti i problemi dei pendolari su questa linea; 
  • le ferrovie del Sud Est, il cui completamento delle opere di elettrificazione e potenziamento è in ritardo di anni;
  • il sistema ferroviario metropolitano di Torino che nel 2024 ha visto un preoccupante peggioramento dei livelli di efficienza e puntualità;
  • la Avellino-Benevento dove i lavori di elettrificazione dovevano terminare nel 2021, ma la scadenza è stata rimandata di anno in anno;
  • la Torino-Cuneo-Ventimiglia-Nizza con ripetute e quotidiane interruzioni del già scarno servizio;
  • la rete di Ferrovie della Calabria, dove le due linee del taurense (la Gioia Tauro – Palmi – Sinopoli e la Gioia Tauro – Cinquefrondi) sono state sospese integralmente nel 2011 e giacciono in stato di abbandono;
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  • la Firenze-Pisa-Livorno;
  • la Vicenza-Schio molto frequentata da studenti e da lavoratori, ma ancora a binario singolo e non elettrificata. 



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