Olio extravergine di oliva sempre più caro: costa il doppio rispetto a 3 anni fa . I migliori secondo Altroconsumo

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Se, dopo aver fatto la spesa, vi fermate ad esaminare lo scontrino, � molto probabile che sia stato l’oggetto pi� costoso che avete messo nel carrello. L’olio extravergine d’oliva ha conosciuto, negli ultimi anni, un vertiginoso aumento dei prezzi. Un trend fotografato da un’indagine di Altroconsumo, che ha messo a confronto i prezzi di una bottiglia da un litro di 20 marchi nell’ambito della grande distribuzione.

Gli aumenti dei prezzi

In media i prezzi registrati ad agosto 2024 (i pi� recenti a disposizione) sono pi� alti del 32 per cento rispetto ad agosto 2023. L’incremento � ancora pi� elevato se si confrontano i prezzi di agosto 2024 con agosto 2022 (+88 per cento) e con agosto 2021 (+112 per cento). L’olio evo, oggi, costa pi� del doppio rispetto a tre anni fa. Se si va ancora pi� a ritroso il divario diventa ancora pi� grande: a gennaio 2019 il prezzo medio era inferiore ai 4 euro al litro, ad agosto 2024 superava abbondantemente 9 euro al litro.

L’appiattimento verso l’alto dell’offerta

Un dato particolarmente rilevante arriva dalle fasce di prezzo pi� basse. A far registrare gli aumenti maggiori sono stati i prodotti (ben 12 su 17) che tre anni fa costavano poco, quelli cio� che avevano un prezzo medio al litro inferiore ai 6 euro. In quest’area, gli incrementi sono stati superiori all’80 per cento. I prodotti che nel 2021 costavano pi� di 7 euro al litro, invece, hanno avuto crescite leggermente pi� contenute, in media inferiori al 65 per cento. In altre parole, il ventaglio di scelta per i consumatori si � ridotto sensibilmente da un punto di vista economico: se fino al 2021 si poteva decidere se acquistare un olio pi� a buon mercato o uno pi� costoso, oggi i prezzi risultano appiattiti verso l’alto.

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La situazione nei discount

Questo trend affligge anche il discount, un tempo luogo ideale per chi voleva risparmiare. Fino al 2020, infatti, il divario nei prezzi degli oli tra discount e altri punti della Gdo era di circa 10 per cento, percentuale scesa al 5 per cento nel 2022. Ma � il 2023 l’anno che ha visto i discount perdere la battaglia sulla convenienza: secondo Altroconsumo, per diversi mesi infatti in questo periodo il prezzo medio dell’olio extravergine al discount � stato pi� alto del prezzo medio in ipermercati, supermercati e superette. Nell’estate 2024 il canale discount ha ripreso un po’ di competitivit�, abbassando i prezzi in media del 4/5 per cento rispetto alle altre tipologie di punti vendita: ad agosto 2024 un litro di olio al discount costava in media 9,12 euro a fronte dei 9,56 euro di ipermercati e supermercati.

Le offerte speciali

Una minore convenienza che investe anche le offerte speciali, settore in cui l’olio � tra i prodotti pi� gettonati. Almeno la met� delle bottiglie di olio extravergine vendute nella grande distribuzione, infatti, sono in promozione (Fonte: Nielsen IQ per FOOD). Con le promozioni si pu� effettivamente risparmiare ancora, ma molto meno di prima. Nel 2021 si spendeva circa il 30 per cento in meno rispetto al prezzo pieno, l’anno seguente la convenienza � scesa al 23 per cento, mentre nel 2023 in media il risparmio � arrivato solo al 17 per cento. Un trend negativo che non sembra arrestarsi: nei primi otto mesi del 2024 il risparmio � sceso al 15 per cento. Prima del 2021 un olio extravergine in promozione costava anche meno di 4 euro al litro, ad agosto 2024 superava gli 8 euro al litro.

I migliori acquisti secondo Altroconsumo

Con i prezzi alti e un’offerta di acquisto molto simile tra prodotti diversi come si pu� fare la scelta giusta? Per aiutare nell’acquisto anche quest’anno, a margine dei test, Altroconsumo ha assegnato il titolo di Migliore Acquisto agli oli che presentavano un ottimo rapporto qualit� prezzo. Ecco, in ordine di punteggio, i prodotti premiati:
De Cecco Olio Extravergine di Oliva 100 per cento Italiano (86/100);
Monini Olio Extravergine di Oliva Classico (77/100);
Coop Olio Extravergine di Oliva (77/100);
Bertolli Olio Extravergine di Oliva Originale (75/100);
Desantis Olio Extravergine di Oliva Classico (69/100);
Primadonna (Lidl) Olio Extravergine di Oliva (68/100).

Le ragioni dietro l’impennata dei prezzi

Ma quali sono le ragioni di questi aumenti vertiginosi dei prezzi? L’Italia consuma moltissimo olio, al punto che la produzione nazionale non riesce a stare al passo ed � necessario ricorrere sistematicamente alle importazioni. A causa della minore disponibilit� globale, negli ultimi due anni si � verificato un importante aumento generalizzato nei prezzi all’origine dell’evo. Questo ha riguardato sia gli oli prodotti in Italia sia quelli prodotti dai altri paesi (Spagna, Grecia e Tunisia in testa). Il prodotto italiano ha poi un costo pi� alto di quello dei principali concorrenti. Da gennaio a settembre 2024 i prezzi medi all’origine dell’evo sono cresciuti di oltre il 30 per cento rispetto allo stesso periodo del 2023, sia in Italia sia in Spagna. Questo aumento si aggiunge a quello gi� importante del 2023, che ha toccato livelli record.

Le previsioni per il prossimo futuro

Le prime stime sulla nuova stagione (2024/25) sono piuttosto positive: sembra che la produzione torni a livelli accettabili per Spagna, Tunisia, Grecia, Portogallo e Turchia. Se cos� fosse, i prezzi potrebbero cominciare a ridursi, ma � difficile pensare che tornino ai livelli di tre anni fa. Per l’olio italiano la situazione � ancora pi� complessa: le stime produttive per la campagna 2024/25 fanno intravedere una nuova contrazione nella produzione di olive a causa della siccit�. Ancora una volta, quindi, sul mercato ci sar� meno olio italiano rispetto a quanto prodotto lo scorso anno. Questa riduzione potr� essere compensata dalle importazioni, che dovrebbero essere garantite dall’abbondanza di raccolti negli altri paesi. Il condizionale per� � d’obbligo, soprattutto considerando la difficile situazione che ha colpito la Spagna, il primo produttore mondiale (che da solo in passato arrivava a produrre met� dell’olio mondiale e da cui abbiamo sempre importato molta materia prima). Il raccolto spagnolo e le importazioni da questo paese hanno effetti sulle quotazioni dell’olio che troveremo sui nostri scaffali: difficile quindi che i prezzi scendano in modo significativo.



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