Turismo in Toscana, discussione in Regione • Nove da Firenze

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Firenze – E’ iniziata in Aula la discussione della riforma del testo unico del Turismo della Toscana. La proposta di legge, oggetto di attenzione e di discussione accesa anche nelle ultime ore, è stata modificata con una serie di emendamenti che saranno presentati e votati nella prosecuzione della seduta.

A presentare il testo il presidente della commissione Sviluppo economico e rurale Gianni Anselmi (Pd). Anselmi ha spiegato che l’atto risponde alle esigenze di riforma della disciplina del turismo, abrogando la normativa precedente. “Si tratta di un settore che negli ultimi anni ha subito profonde e rapide modifiche – ha detto – e dunque si era reso necessario un adeguamento alle nuove realtà”. “Si tratta di un provvedimento che ha ripreso in mano il vecchio testo sul turismo e lo ha rilanciato verso il futuro – ha detto ancora -. E forse, anche a causa dell’attenzione mediatica che si è concentrata solo sulla questione degli affitti brevi, non si è compresa bene la portata di questa riforma”.

Il consigliere ha evidenziato come si sia privilegiata la scelta del prodotto turistico omogeneo e la scelta di dare un impulso forte ai percorsi e ai cammini. Inoltre l’atto introduce nel sistema organizzativo del turismo una norma per la salvaguardia dei diritti del turista ed una per la promozione e la tutela del turismo sostenibile mentre si procede ad una complessiva razionalizzazione della “governance”, in merito al ruolo e alle funzioni amministrative esercitate dagli attori istituzionali coinvolti. Viene riorganizzata la parte sulle strutture ricettive, dando anche nuove possibilità agli alberghi, come quella di adibire alcuni locali allo smart working. Nuove opportunità anche per gli alberghi 4 e 5 stelle, che organizzano attività didattiche e formative in materia di accoglienza e ospitalità, che potranno essere denominati Academy Hotel.

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“Abbiamo effettuato una scelta di imprenditorialità per quanto riguarda l’extra alberghiero – ha proseguito Anselmi – cercando di creare un sistema equo e competitivo”. Con l’introduzione degli emendamenti alla legge si forniscono ampi poteri ai Comuni in materia di locazioni turistiche brevi. “Abbiamo adottato il concetto che se una civile abitazione viene immessa sul mercato diventa un elemento produttivo, pur conservando le caratteristiche di civile abitazione” ha commentato il consigliere. “Su tali questioni, e sul mutamento che i meccanismi del turismo stanno provocando ai territori – ha concluso – si sta interrogando il mondo intero. Come Toscana non ci sembrava giusto voltarsi dall’altra parte”.

Stefano Scaramelli (Iv) ha sottolineato il grande lavoro effettuato per questo testo unico. “Il turismo è un settore trainante della nostra economia e abbiamo il dovere di sostenerlo, migliorare la qualità delle proposte, renderlo compatibile con la qualità della vita dei nostri cittadini”. “Soprattutto sulla questione degli affitti turistici – ha proseguito – un contributo prezioso è arrivato da parte di tutti, anche da parte delle opposizioni, e questo ci ha permesso di ottenere un buon punto di caduta. Certo, si tratta di una mediazione, ma è un buon risultato”.

Sandra Bianchini (FdI), ha voluto ribadire che “abbiamo portato il nostro contributo a questo testo per evitare il male peggiore, non certo perché la riteniamo una buona legge”. “Restiamo contrari all’impostazione di base di questa riforma – ha aggiunto -. Il compito della politica è quello di creare nuove opportunità, non limitazioni e invasioni di campo. In questa proposta non ci sono nuove opportunità ma solo limitazioni, non più divieti, ma limitazioni”. Secondo Bianchini non tutte le città toscane sono uguali, come si vuole fare credere, e quello che è successo a Firenze non è successo a Pisa, Pistoia, Siena. “Firenze è stata svuotata negli ultimi quindici anni e privata dei servizi per colpa di chi l’ha governata. E ora si vuol dare la colpa agli affitti brevi. Ma non è certo così che i fiorentini torneranno in centro. Questa è una riforma che non produrrà benessere né per il turista, né per i cittadini, né per le imprese”. 

Il consigliere regionale Massimiliano Baldini (Lega)è intervenuto sottolineando l’importanza della tematica affrontata. Il tema del turismo – ha detto – è molto importante e lo abbiamo anche visto l’attenzione dei media e dall’ampio confronto politico che c’è stato su queste tematiche. Credo che il presidente della commissione Anselmi abbia ben operato e c’è in atto una positiva discussione con uno spirito di dialogo sul futuro del turismo della regione”. Baldini ha aggiunto: “Vorrei ricordare i giudizi positivi dei sindaci di Pisa e Lucca. Con l’impegno del nostro capogruppo Meini si è giunti ad una mediazione che è già un punto di partenza. Le tante esigenze contrapposte dagli affitti brevi ad altre tematiche, segnano un percorso in itinere, che si può sviluppare, dar luogo ad una discussione in un quadro di maggiore serenità”.

Il consigliere regionale Maurizio Sguanci (Italia Viva)ha affermato che “dobbiamo essere fieri di aver fatto una legge che lascia molto spazio agli interventi dei Comuni che devono affrontare numerosi problemi: dal consumo dei servizi ai cambiamenti commerciali, al totale spostamento dei giovani verso altre zone più periferiche e meno costose”. Secondo Sguanci, “ci sono motivi storici ed economici che hanno portato a un progressivo spopolamento della città e con gli affitti brevi abbiamo avuto l’occasione di riattivare il centro storico, molti proprietari hanno trovato un filone economico più redditizio con il turismo”.

Con questa legge, ha aggiunto, “diamo la possibilità ai sindaci di governare il loro territorio. Il turismo è un fenomeno estremamente complesso da gestire, ad esempio a Firenze abbiamo il maggior numero di università per stranieri al mondo e dobbiamo trovare spazi adeguati a queste numerose presenze. Bisogna creare le condizioni per riportare famiglie in centro e alcuni hanno scelto l’affitto breve per trovare una fonte di reddito”. “Il turismo mordi e fuggi – ha concluso – “ha un impatto devastante sulla città, a cominciare dagli approdi selvaggi degli autobus turistici.

Diamo merito al presidente Anselmi di aver affrontato una legge complessa, elaborando un contenitore che può governare questo processo itinere”.

Secondola consigliera regionale Valentina Mercanti (Pd)il fenomeno del turismo coinvolge quasi tutta la Toscana, perciò questa legge ha un grande significato”. Mercanti ha sottolineato che “ il turismo è la prima industria come volumi economici ed è un settore cambiato rapidamente. L’impatto del turismo si riverbera non solo su Firenze, ma su tutta la Toscana, come a Lucca e sulle altre città turistiche, ma il sistema pubblico non ha la velocità di cambiamento degli operatori privati”.

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E ha citato l’esempio di Lucca: “E’ cambiata ed è stata completamente invasa dai turisti. Fino ad oggi non c’era un indirizzo organico su questi temi, oggi offriamo uno strumento ai sindaci per governare questi processi di cambiamento. Politiche sbagliate hanno tagliato risorse agli enti locali e le città sono diventate prodotti da vendere e non da vivere. Si trasformano le città, non ci sono più i negozi di quartiere, aumentano le diseguaglianze”. Concludendo ha parlato di “una legge importante per i sindaci, che gli consente di intervenire in questi processi di cambiamento.

C’è un fenomeno di sommerso a cui si cerca di dare una risposta, una legge che avrà bisogno di correttivi, ma è comunque importante dare un segnale di cambiamento e una indicazione ai nostri territori”.

Perla presidente della commissione Cultura Cristina Giachi (Pd)questa proposta di leggecolloca la nostra regione in una posizione di avanguardia”. Ha poi detto: “C’è un confronto continuo tra le città turistiche nel mondo per la gestione del fenomeno, con una sproporzione tra numero abitanti e numero di persone che calpestano le nostre città. I turisti sono persone presenti sul territorio, una complessità nuova che richiede di aggiornare gli strumenti normativi e amministrativi, e occorre sfruttare la risorsa turismo e tutelare i cittadini”.

Secondo Giachi, “per le nostre città il turismo di permanenza è attratto dai nostri modelli di vita e quindi dobbiamo garantire le nostre tradizioni”. In questo senso “la legge che cerca un punto di equilibrio di avanguardia per trovare nuove soluzioni e una nuova cornice amministrativa. La presenza turistica comporta di aggiornare lo stile di vita che si vive in città e dobbiamo cercare di sostenere il turismo di qualità”.

Il capogruppo del Pd Vincenzo Ceccarelli ha evidenziatol’importanza di “una legge riformista che interviene in un settore strategico, offrendo uno strumento nuovo ai sindaci per governare il fenomeno del turismo. Una sintesi che viene apprezzata da sindaci, sindacati, categorie economiche”. Secondo Ceccarelli, “il Turismo è un fatto importante per l’economia e per le componenti coinvolte, e dunque non dobbiamo scacciare il turismo. La perdita di funzioni storiche è un pericolo, mentre la nostra identità va conservata e vissuta dai residenti.

Serve la possibilità di governare meglio i flussi turistici e di valorizzarne gli aspetti positivi”. Poi ha ricordato la serie di emendamenti “che hanno prodotto una legge più equilibrata”, che darà un importante nuovo strumento ai sindaci “per estendere la loro capacità di azione, e in questo senso abbiamo ricevuto un giudizio positivo anche da parte dell’Anci”. “La legge – ha concluso – è un passo in avanti anche se non è una legge perfetta, ma può diventare uno strumento importante per governare i processi di cambiamento nelle nostre città”.

La discussione della riforma del testo unico del Turismo della Toscana è continuata in Aula con l’intervento di Anna Paris (Pd) che ha sottolineato come “questa legge sia una grande opportunità per la Toscana, per la sua economia e per i cittadini che vivono la quotidianità delle città d’arte e dei piccoli borghi”. Paris ha definito il testo “complesso, coraggioso e innovativo, basato su un continuo confronto con il variegato mondo del turismo toscano”. “Questa norma non riguarda solo l’ambito degli affitti brevi – ha spiegato – ma contiene tante novità come la possibilità di utilizzare gli alberghi a 1-2 stelle, che vanno scomparendo, per le esigenze di alloggio di studenti, lavoratori e familiari dei degenti ricoverati presso strutture sanitarie, oppure l’opportunità per gli stabilimenti balneari di rimanere aperti al di là del periodo estivo”.

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Infine ha ricordato come la legge punti a tutelare le figure professionali delle guide turistiche.

Silvia Noferi (Movimento 5 stelle) ha dichiarato di essere a favore “della proposta di legge che affronta il problema di come governare il fenomeno dell’overtourism”. “Un problema – ha detto – che è croce e delizia di tutte le città d’arte, perché da una parte porta risorse, dall’altra mette a dura prova la sostenibilità del fenomeno da parte del territorio quando i flussi turistici raggiungono cifre di milioni di persone come a Firenze. Ringrazio il collega Gianni Anselmi per il lavoro svolto come presidente della Commissione e la collega Anna Paris che ha curato particolarmente il problema delle guide turistiche abusive”.

La capogruppo della Lega, Elena Meini, ha ringraziato l’assessore Marras per questa legge, “uno dei pochi successi che la Giunta può vantare in questa legislatura”. Meini ha sottolineato come Marras abbia avuto “rispetto dei lavori della Commissione, un approccio collaborativo e di ascolto, così come il presidente Anselmi”. Ha poi rivendicato l’ostruzionismo “che ha portato a una condivisione sull’articolo 59 su affitti brevi e locazioni turistiche”. Ancora ha evidenziato come il turismo sia un settore fondamentale per la Toscana “che non poteva più permettersi di navigare a vista con politiche scollegate dai bisogni degli imprenditori, dei turisti, dei Comuni e dei cittadini”.

Sugli affitti brevi ha ribadito come “per noi la proprietà privata è sacra, ma sappiamo che c’è un problema di overtourism e tanti sindaci ci hanno chiesto di aiutarli ad affrontarlo. Abbiamo dunque fatto la nostra parte per migliorare l’articolo andando incontro alle esigenze degli imprenditori, dei territori e di tutti i cittadini toscani”. “La legge è certamente perfettibile – ha aggiunto – ma, in tema di turismo è un punto fermo che lasciamo alla prossima legislatura. In Commissione nei prossimi mesi faremo un’analisi dettagliata degli effetti della normativa”.

Infine ha anticipato la presentazione di un ordine del giorno su Toscana Promozione e Fondazione Sistema Toscana affinché venga fatta un’analisi da un soggetto terzo per capire se i due enti possano unirsi e lavorare in sinergia.

Irene Galletti (Movimento 5 stelle) ha ribadito il voto a favore al testo “che così strutturato e con gli emendamenti che sono stati recepiti in questa legislatura, potrà dare una prima importante risposta alle problematiche legate alla gestione del turismo, come quella della distorsione dei costi degli alloggi e della vita”. Ha poi ribadito come la legge potrà dare ai Comuni uno strumento, sebbene non cogente, per governare il turismo e il tessuto sociale sul territorio. “In particolare si potrà far sì che nelle tre città universitarie gli studenti possano trovare un’offerta di alloggio che non sia onerosa o rispingente” ha detto. “Sarà importante – ha aggiunto – analizzare nel corso del prossimo anno, gli effetti della normativa sul mercato immobiliare per capire come ha funzionato”.

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Marco Martini (Pd) ha espresso apprezzamenti per il lavoro di Marras e di Anselmi e ha parlato di “una legge importante per la nostra regione che guarda a un turismo innovativo, qualitativo e sostenibile e che tiene conto delle specificità e delle caratteristiche di ogni singolo territorio”. Martini ha ribadito come la legge “consente di unire all’esigenza di supportare gli alberghi a 1-2 stelle con la possibilità di dare agevolazioni dedicando al 75 per cento all’ospitalità di lavoratori, studenti, famiglie di degenti o degenti stessi, svolgendo un importante servizio sociale”.

Ha poi ricordato come la norma, tra le altre cose, “valorizza un turismo culturale, leggero, naturalistico e di prossimità”. Sugli affitti brevi ha precisato come il testo non li vieti, ma dia la possibilità ai sindaci e ai Consigli comunai di definire in modo autonomo in base alla situazione ambientale, economica, strutturale dei propri territori, di decidere quali soluzione adottare “in modo da rendere sempre più qualitativi i servizi forniti ai turisti e dignitosa la qualità della vita dei cittadini”.

Infine ha ricordato come “la legge consente un’attuazione graduale dell’attivazione grazie alla norma di gestione transitoria”.

Andrea Vannucci (Pd) ha ribadito come la proposta di legge arrivi in Aula “dopo un ottimo lavoro della Giunta arricchito grazie al lavoro del presidente Anselmi e dei membri dei consiglieri di maggioranza e opposizione della Commissione Sviluppo economico”. “La norma ha lo scopo di dare uno strumento per governare il turismo mettendo al centro il decisore più prossimo alla cittadinanza”, ha spiegato. “Ho sofferto sentendo che questa legge era stata etichettata frettolosamente come una norma su Firenze e per Firenze – ha poi aggiunto – ma la presa di posizione dei sindaci delle altre grandi città della regione e della presidente dell’associazione dei Comuni d’Italia ha dimostrato quanto ciò non fosse vero. Abbiamo fatto un atto di governo riformista che punta a rendere sostenibile un settore che è strategico, insieme al manifatturiero, per il nostro territorio. Non è una legge per Firenze ma per tutta la Toscana”.



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