Dopo un anno di sperimentazione, Confindustria Veneto annuncia ufficialmente l’avvio della Unit Cultura, volta a consolidare le attività culturali del sistema associativo e a promuovere nuove sinergie con il territorio. La prima attività della Unit è l’avvio di Alchimie d’Impresa Chapter Two, assieme alla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia: iniziativa che muove dall’esperienza di “Alchimie Culturali” per rafforzare il dialogo tra arte e impresa, attraverso collaborazioni innovative e un approccio sperimentale.
La creazione della Unit Cultura si basa su due esigenze principali: mettere a fattor comune le attività culturali esistenti per ottimizzarne l’impatto, ed offrire servizi dedicati a soggetti regionali pubblici e pubblico-privati, ampliando così il raggio d’azione del sistema Confindustria Veneto.
Il 2024 è stato un anno propedeutico al lancio ufficiale della Unit, durante il quale sono stati raggiunti importanti traguardi. A partire dagli accordi istituzionali siglati, tra cui il Protocollo d’Intesa con la Regione Veneto sulla valorizzazione della cultura d’impresa (DGR n. 537/2024), che rappresenta un unicum a livello nazionale; il Protocollo d’Intesa con il Teatro Stabile del Veneto, volto a promuovere progettualità legate al teatro e alle arti figurative; mentre è in fase di definizione un accordo con Confrestauro per valorizzare il patrimonio culturale regionale. Tra i progetti in fase avanzata vi è, invece, la creazione dell’Osservatorio sul Mecenatismo d’Impresa in Veneto, che vede il supporto di Impact Srl e Fondazione Nord Est, nonché il sostegno di Intesa Sanpaolo.
Ora, con la piena operatività, la Unit Cultura si concentrerà sull’attuazione degli accordi sottoscritti, con particolare attenzione al Tavolo Permanente previsto dall’intesa con il Teatro Stabile del Veneto. Inoltre, la Unit consoliderà le relazioni istituzionali, ampliando il dialogo con Soprintendenze e altre istituzioni culturali di rilievo in regione. Queste attività passeranno da un rafforzamento organizzativo della struttura per garantire una gestione efficace dei progetti.
“Confindustria Veneto si distingue per il suo impegno stabile in ambito culturale”, commenta il Presidente Enrico Carraro. “La recente sottoscrizione di un Protocollo triennale con la Regione Veneto, e il coinvolgimento di partner di primo piano nel progetto, testimoniano l’importanza strategica di questo percorso. La Unit Cultura rappresenta un modello innovativo che potrebbe essere replicato a livello nazionale, promuovendo questa esperienza all’interno del sistema Confindustria Nazionale e dialogando con il Ministero della Cultura per rafforzarne il riconoscimento istituzionale. Confindustria Veneto è pronta ad affrontare queste sfide, rafforzando il proprio ruolo di protagonista nel dialogo tra cultura e impresa”.
Alchimie d’Impresa Chapter Two
La prima attività che la Unit Cultura di Confindustria Veneto si propone di realizzare per l’anno in corso è Alchimie d’Impresa Chapter Two, che fa seguito alla sottoscrizione del Protocollo d’Intesa triennale con la Fondazione Bevilacqua La Masa. L’iniziativa rappresenta un’importante evoluzione di “Alchimie Culturali”- forte dell’esperienza di tre edizioni – che mette in contatto aziende venete ed artisti sviluppando sinergie originali, grazie alla fusione del know-how dell’impresa con l’espressione artistica contemporanea, per sperimentare inedite produzioni di opere.
Alchimie d’Impresa Chapter Two prevede la creazione di un network stabile di imprese e artisti, con l’obiettivo di sviluppare opere d’arte, design di prodotto e iniziative di valorizzazione del brand aziendale. Tramite il coordinamento della Unit Cultura di Confindustria Veneto e la Fondazione Bevilacqua La Masa, ogni anno le imprese che aderiranno al network avranno accesso a servizi esclusivi, tra cui:
- Assegnazione di artisti selezionati per progetti personalizzati;
- Visibilità nelle pubblicazioni e nei cataloghi della Fondazione Bevilacqua La Masa, compatibili con le finalità dell’iniziativa;
- Presenza del brand aziendale in mostre ed eventi nazionali e internazionali compatibili con le finalità del progetto;
- Partecipazione a eventi collaterali come workshop, incontri con artisti e visite guidate.
Per gestire tali servizi verrà creata una piattaforma digitale dedicata, sviluppata da Confindustria Veneto, che rappresenta un primato a livello nazionale, volta a facilitare la comunicazione, il coordinamento e gli abbinamenti tra artisti e imprese.
Inoltre, ogni anno verrà organizzato un evento, dedicato al tema dell’integrazione tra arte e impresa, coinvolgendo le aziende partecipanti per condividere esperienze e risultati. I primi progetti frutto di Alchimie d’Impresa Chapter Two verranno presentati nei prossimi mesi nel corso di una conferenza stampa.
“Il progetto Alchimie d’impresa evolve in forma sostanziale, valorizzando ancor più la relazione tra arte ed impresa”, dichiara Mariacristina Gribaudi, Presidente dei Musei Civici Veneziani e advisor di Confindustria Veneto per l’Inclusione, la Coesione e la Cultura. “Dopo la suggestiva mostra con la presentazione dei risultati del progetto nella sua edizione 2024, infatti, abbiamo tutti pensato ad un salto di livello, che consenta di rendere strutturale e on demand la fruizione di competenze e talenti artistici per lo sviluppo sostenibile delle nostre imprese. Trattasi di un esperimento che spero per davvero riesca a sensibilizzare tutti sull’importanza di aprirsi, relazionarsi e collaborare ad una economia della bellezza”.
“La disponibilità delle imprese e degli artisti che hanno partecipato alle edizioni di prova del progetto Alchimie, ha evidenziato che il dialogo tra arte e impresa può riguardare tutti i settori di attività e tutte le dimensioni aziendali”, conclude Bruno Bernardi, Presidente della Fondazione Bevilacqua La Masa. “La contiguità a centri di produzione culturale e artistica di riconosciuta autorevolezza offre al sistema che fa capo a Confindustria Veneto un vantaggio esclusivo da utilizzare sia nei processi interni sia nella qualificazione del marchio. Con Alchimie d’Impresa Chapter Two si amplia e rende sistematica la sperimentazione avviata alcuni anni fa presso la Fondazione Bevilacqua La Masa che è orgogliosa di dare il suo contributo allo sviluppo di questa iniziativa”.
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