Ragusa guida il cambiamento: la rTMS è la nuova arma contro le dipendenze – SiciliaMedica.it – Sicilia Medica

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“La rTMS non è un miracolo, ma è un trattamento che ha dimostrato un impatto significativo nelle dipendenze, in particolare per la cocaina e il gioco d’azzardo”.

Ad evidenziarlo è Giuseppe Mustile, direttore Uoc Dipendenze Patologiche dell’Asp Ragusa che ci spiega come funziona la stimolazione magnetica transcranica ripetitiva (rTMS).

Questo trattamento, che sta cambiando il panorama terapeutico, sfrutta i meccanismi di neuroplasticità per modulare l’attività corticale e subcorticale, offrendo nuove speranze in ambiti dove altre terapie hanno spesso fallito.

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La rTMS

La rTMS è stata sperimentata già da tantissimi anni, inizialmente per stimolazione neuronale, e successivamente si è scoperto che attiva i meccanismi di LTP (long term potentiation), molto interessanti per le patologie legate alla compromissione del tono dell’umore. Questa tecnologia è stata inserita nei LEA (livelli essenziali di assistenza) principalmente per il trattamento della depressione maggiore resistente.

Man mano che si osservavano gli effetti sui disturbi affettivi e dell’umore, si registravano cambiamenti significativi anche nei pazienti affetti da dipendenze. Da circa 15 anni, numerosi studi nazionali e internazionali dimostrano che la TMS è efficace nel contrastare il desiderio di sostanze, soprattutto cocaina, con risultati superiori a quelli di altri interventi farmacologici e non farmacologici.

La TMS si distingue dagli altri trattamenti perché non produce un cambiamento con l’effetto ‘alone’ dei farmaci. È un intervento che, nei pazienti responder, è molto più ‘pulito’ rispetto ad altre terapie”.

Come funziona

Agisce attraverso la stimolazione della corteccia dorsolaterale prefrontale (DLPFC), con l’obiettivo di ristabilire il funzionamento del sistema della ricompensa cerebrale e la neurotrasmissione mediata dalla dopamina, compromessi dall’uso delle sostanze. Recentemente, nel progetto Brain Stimulation Sicilia, sono stati trattati oltre 200 pazienti affetti da Disturbo da Uso di Sostanze (DUS) e Dipendenze Comportamentali.

Il protocollo applicato nel centro segue le linee guida internazionali, con parametri standardizzati:

  • Frequenza: 15 Hz
  • Soglia motoria: 100%
  • Impulsi per treno: 60
  • Numero di treni: 40
  • Intervallo inter treno: 15 secondi Il trattamento si svolge in un mese con una doppia seduta giornaliera per la prima settimana, seguita da una singola doppia seduta settimanale per le successive tre settimane.

Dalla dipendenza alla personalizzazione della cura

Le dipendenze per cui gli studi di efficacia sono più solidi riguardano cocaina, gioco d’azzardo e tabagismo. Oggi i pazienti spesso chiedono il trattamento autonomamente, anche quelli che non si sono mai rivolti al SerT, informandosi su internet. Reagiscono bene alla TMS, pur consapevoli che si tratta di un trattamento off-label, e si sottopongono sapendo che è efficace e non lesivo.

I risultati sono promettenti: circa il 70% dei pazienti responder che completano il protocollo modifica il proprio stile di vita, con una riduzione netta del consumo che non riscontriamo nei trattamenti classici, sia per la cocaina che per il gioco d’azzardo patologico.

Il trattamento di base è standardizzato, ma dopo oltre cinque anni e più di 250 pazienti trattati, siamo in grado di personalizzare il protocollo, adattandolo alle esigenze individuali. Questo sarà il futuro della TMS, poiché i meccanismi neurobiologici su cui agisce sono specifici per ogni paziente”.

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Non una cura miracolosa, ma una risposta concreta

“La TMS non è un miracolo. La dipendenza è la malattia del terzo millennio, complessa e caratterizzata da ricadute ricorrenti. Tuttavia, i pazienti trattati con TMS ricadono meno frequentemente e tornano più rapidamente all’astinenza. Per cocaina e gioco d’azzardo, inoltre, non esiste una terapia ufficiale alternativa.

Se un paziente che spendeva 300 euro al giorno in cocaina, dopo il trattamento TMS arriva a spenderne solo 100 in un anno, per noi è un successo. Non è guarito, ma è riuscito a recuperare una vita sociale, lavorativa e affettiva.

L’Asp ha investito molto per acquistare lo strumento e per la formazione, ma sono stati soldi ben spesi. Offriamo il trattamento gratuitamente, rendendolo accessibile anche ai meno abbienti. Inoltre, abbiamo calcolato che le famiglie dei pazienti hanno risparmiato quasi due milioni di euro, sottraendo queste risorse al mercato dello spaccio. La TMS è sostenibile, non solo dal punto di vista sanitario, ma anche sociale”.

Il futuro è nella Brain Stimulation Sicilia

“La TMS non è ancora integrata nel sistema di cura del SSN ed è spesso percepita come una terapia sospetta, costosa e complessa. Tuttavia, il potenziale è enorme. Serve più formazione e una corretta informazione per superare questi pregiudizi, ma sono fiducioso che i pazienti stessi diventeranno i migliori promotori del valore di questa terapia.

Confido nella creazione di un network regionale siciliano. Grazie al sostegno del nostro assessorato alla salute ha consentito di fare acquistare a tutte le AASSPP siciliane e ai tre poli universitari di Palermo Catania e Messina almeno una TMS per poter realizzare il progetto Brain Stimulation Sicilia.

Nei paesi anglosassoni, e soprattutto negli USA, la TMS è già considerata una terapia gold standard. Anche noi dobbiamo superare il nostro scetticismo e aprirci alle innovazioni. Su PubMed si trovano centinaia di studi dedicati alla TMS, con applicazioni che spaziano dalla neurologia al dolore neuropatico fino alla fibromialgia“.

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