La Giunta regionale del Piemonte ha approvato il bilancio previsionale per il triennio 2025-2027, che passerà ora all’esame del Consiglio regionale per la discussione e l’approvazione entro febbraio. Questo bilancio gestisce oltre 20,4 miliardi di euro, una cifra in linea con quella del 2024 ma che segna un aumento rispetto ai 19,6 miliardi del 2022 e ai 18,8 miliardi del 2020. L’obiettivo dichiarato è garantire stabilità finanziaria, rilanciare gli investimenti strategici e mantenere un equilibrio nei conti pubblici, senza trascurare il pagamento delle rate dei mutui e il rispetto del patto di stabilità, reintrodotto a livello europeo.
Il presidente della Regione, Alberto Cirio, e l’assessore al Bilancio, Andrea Tronzano, hanno definito il bilancio un documento di “equilibrio e buon senso”, sottolineando come il Piemonte stia facendo la sua parte anche grazie a un “uso oculato e sapiente delle risorse europee”. I fondi comunitari, infatti, sono aumentati significativamente nella nuova programmazione: i fondi Fesr sono passati da 965 milioni nel periodo 2014-2020 a 1,5 miliardi per il periodo 2021-2027, mentre i fondi Fse sono saliti a 1,3 miliardi, rispetto ai 965 milioni precedenti. Questi incrementi consentiranno di sostenere progetti chiave per la regione, integrando i fondi regionali con risorse nazionali ed europee.
Il Governatore Alberto Cirio
Il bilancio destina 12,6 miliardi di euro alla sanità, confermando la volontà di mantenere un alto livello di servizi e prestazioni. “Proseguiamo su un percorso virtuoso di equilibrio nei conti e garanzia per i cittadini”, hanno dichiarato Cirio e Tronzano. Le politiche sociali ricevono 153 milioni di euro, una cifra in linea con il 2024, destinata a sostenere famiglie e comunità. Un settore in forte crescita è quello energetico, con 107 milioni di euro per favorire la diversificazione delle fonti e sostenere la transizione energetica. Questo rappresenta un incremento significativo rispetto ai 69,4 milioni del 2024, segno dell’impegno regionale verso la sostenibilità.
L’istruzione e il diritto allo studio vedono uno stanziamento di 114 milioni di euro, in aumento rispetto ai 104 milioni dell’anno precedente, con l’obiettivo di garantire piena copertura delle borse di studio per tutti gli aventi diritto. Le politiche del lavoro e la formazione professionale beneficiano di 546 milioni di euro, rispetto ai 488 milioni del 2024, una crescita che dimostra l’attenzione della Regione verso l’occupazione e lo sviluppo delle competenze.
Sul fronte delle autonomie locali, il bilancio assegna 49 milioni di euro, quasi il 60% in più rispetto ai 28 milioni del 2024, grazie anche alle risorse Fsc. Per il settore industriale e la competitività, sono previsti 311 milioni di euro, destinati a sostenere le piccole e medie imprese, l’artigianato, il commercio e la ricerca. La cultura e il turismo non vengono trascurati: le risorse destinate alla cultura salgono a 107,7 milioni di euro, con un incremento di quasi 8 milioni rispetto all’anno scorso, mentre il turismo riceve circa 30 milioni di euro.
Le politiche giovanili e sportive registrano uno stanziamento di 33,4 milioni di euro, con un aumento di 2 milioni rispetto al 2024, mentre per la sicurezza sono destinati 1,7 milioni di euro, una crescita evidente rispetto ai 470 mila euro dell’anno precedente. La mobilità rimane una priorità con 816 milioni di euro, di cui 378 milioni destinati al trasporto ferroviario. Inoltre, la protezione civile riceve 3 milioni di euro, a conferma dell’impegno della Regione nella gestione delle emergenze.
Un aspetto rilevante è il contenimento delle spese per gli affari generali, che passano da 886 a 802 milioni di euro, grazie a politiche di risparmio e alla razionalizzazione dei costi. “Rispondere alle sollecitazioni della Corte dei Conti e approvare il bilancio previsionale in questa fase dell’anno ci permette di programmare con maggiore serenità le attività future”, hanno aggiunto Cirio e Tronzano.
Insomma, un bilancio che punta a coniugare rigore e sviluppo, mantenendo al centro il benessere dei cittadini e il rilancio del Piemonte, sfruttando al meglio tutte le risorse disponibili.
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