OPES e FIR per il Servizio Civile, ecco i nuovi 4 progetti

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Continua in maniera proficua la collaborazione tra OPES e FIR nella progettazione per il Servizio Civile Universale. Anche nel 2025, grazie alla convenzione siglata nel 2021 dai due protagonisti del mondo sportivo e sociale, l’offerta si preannuncia ricca. Dei 22 progetti nazionali di OPES approvati dal Dipartimento per le Politiche giovanili ed il Servizio Civile Universale, ben 4 saranno ospitati all’interno della Federazione Italiana Rugby o delle associazioni e società sportive dilettantistiche ad essa affiliate.

Complessivamente, saranno 148 le sedi accreditate, mentre gli operatori volontari selezionati saranno 315. Numeri importanti, ed in costante aumento, che certificano la volontà di OPES e FIR di camminare insieme, generando valore sociale per il territorio e offrendo esperienze di crescita personale e formative a ragazze e ragazzi tra i 18 e i 28 anni. 

“Sport e sostegno oltre le sbarre”, “Lo sport a sostegno dell’inclusione sociale”, “Lo sport per la salute fisica e sociale in Italia” e “Lo sport per la salute fisica e sociale in sud Italia”, questi i titoli dei progetti di Servizio Civile Universale targati OPES e FIR

I 4 progetti targati OPES e FIR

Se l’offerta è ricca, l’opportunità può essere definita unica. Gli appassionati della palla ovale e gli sportivi che credono nei valori del rugby potranno avanzare la propria candidatura, entro le ore 14:00 del 18 febbraio, per una delle seguenti iniziative: “Sport e sostegno oltre le sbarre”, “Lo sport a sostegno dell’inclusione sociale”, “Lo sport per la salute fisica e sociale in Italia” e “Lo sport per la salute fisica e sociale in sud Italia”. 4 progetti differenti che però sono uniti dalla capacità della pratica sportiva di aumentare l’inclusione sociale.

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Tutto su “Sport a sostegno oltre le sbarre

Sport a sostegno oltre le sbarre” può essere considerato come il fratello minore di “Rugby oltre le sbarre”, il progetto pilota che ha sancito l’avvio della collaborazione tra l’Ente presieduto da Juri Morico e la Federazione Italiana Rugby. Realizzato in Piemonte e in Lombardia all’interno delle case circondariali di Lorusso, Bollate, San Vittore e altresì all’interno del carcere minorile Beccaria, la prima progettualità di Servizio Civile ideata ha avuto un impatto notevole. Ha rieducato le persone private della loro libertà, puntando sul gioco del rugby e sulla sua capacità di trasferire ed insegnare valori come l’inclusione, l’integrazione, il sacrificio, il fair-play, il gioco di squadra, il rispetto e la lealtà.

Il nuovo progetto, invece, coinvolgerà 13 operatori volontari nelle sedi di Nissa Rugby (Caltanissetta), Arechi Rugby (Salerno), Sanremo Rugby (Sanremo), Rugby Milano (Segrate) e Rugby Vicenza (2 sedi a Vicenza). Le ragazze e i ragazzi del Servizio Civile saranno impegnati nel potenziamento delle rete di attività sportive accessibili ai detenuti, nell’organizzazione di occasione di formazione e nei percorsi di recupero destinati ai reclusi.

Obiettivi degli altri 3 progetti

I selezionati per gli altri tre progetti, invece, si confronteranno con target differenti, composti prevalentemente da giovani e giovanissimi e da studenti, e realizzeranno azioni diverse. “Lo sport a sostegno dell’inclusione sociale”, “Lo sport per la salute fisica e sociale in Italia” e “Lo sport per la salute fisica e sociale in sud Italia” si prefiggono di organizzare e promuovere tavole rotonde ed eventi sportivi pubblici, inclusivi e gratuiti, ma anche di sviluppare attività volte a contrastare le devianze giovanili, l’illegalità e tutti quei fenomeni che rientrano nelle sfera delle violenze e delle prevaricazioni e che possono essere etichettati come episodi di bullismo e cyber bullismo.

Non solo in Italia, con OPES opportunità anche all’estero

Le progettualità per gli appassionati di rugby non finiscono qui. Oltre a quelle che saranno realizzate sul territorio nazionale insieme alla FIR, OPES ne propone anche una da svolgere all’estero. Tra le 7 iniziative internazionali, infatti, spicca “Rugby ed inclusione oltre le sbarre a Buenos Aires”.  In Argentina, nazione che trasuda passione per i “Los Pumas”, voleranno 4 volontari. Oltre Oceano, le ragazze e i ragazzi selezionati affiancheranno la Fondazione Espartanos, un’organizzazione no-profit che dal 2009, grazie ad Eduardo “Coco” Oderigo, avvocato penalista ed ex rugbista del Club San Isidro, offre programmi di reinserimento sociale dei detenuti. Anche in questo caso la leva rieducativa si cela nel potere della palla ovale.

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