Lavoro, staffetta generazionale per assumere giovani under 35 nelle piccole e medie imprese: cosa dice il testo

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Una nuova misura in arrivo nel Cdm di domani, prevede una sorta di staffetta generazionale con part-time incentivato per l’accompagnamento alla pensione e una contestuale assunzione di giovani under35.

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Nel Consiglio dei ministri di domani dovrebbe essere esaminate alcune norme in tema di lavoro, di cui questa sera è circolata una prima bozza: si tratta di misure contenute nello schema di disegno di “legge annuale sulle piccole e medie imprese”, all’ordine del giorno del Cdm di domani, su proposta del ministro delle Imprese Adolfo Urso.

Tra le novità, ci sono incentivi fiscali per le imprese che si raggruppano in ‘rete soggetto’; una sorta di staffetta generazionale con part-time incentivato per l’accompagnamento alla pensione e assunzioni agevolate di giovani under35; e poi il riordino della disciplina dei confidi per favorire il sostegno delle Pmi nell’accesso al credito.

Il testo si compone di 19 articoli divisi in cinque sezioni, una dedicata anche alla ‘Lotta alle false recensioni’ nella ristorazione e nel turismo. Risorse anche il sostegno delle Pmi nel settore della moda e il riordino della disciplina per start up e Pmi innovative.

Per quanto riguarda la misura per favorire il ricambio generazionale, dal primo gennaio 2026 al 31 dicembre 2027 i lavoratori di aziende fino a 50 dipendenti con requisiti idonei ad andare in pensione di vecchiaia e anticipata entro il primo gennaio 2028 possono accedere al “regime di incentivo al part-time per l’accompagnamento alla pensione”. Il beneficio è concesso ad una condizione: per ogni lavoratore a cui viene concesso lo ‘scivolo’, il datore di lavoro deve contestualmente procedere all’assunzione (con la possibilità di accedere alle agevolazioni previste) di un giovane under35.

Cosa c’è per le Pmi nel testo che arriva in Cdm

Secondo le anticipazione dell’Ansa, è previsto un incentivo fiscale riservato alle imprese che scelgono di sottoscrivere o aderire ad un contratto di rete: in pratica, per due anni (nei periodi di imposta dal 2026 al 2028) una quota degli utili destinati al fondo patrimoniale comune, accantonati ad apposita riserva, concorre alla formazione del reddito – e quindi tassata – solo se è usata per la copertura di perdite di esercizio o se viene meno l’adesione al contratto di rete. Sarà un successivo decreto ministeriale a stabilire criteri e modalità dell’agevolazione.

Per sostenere le Pmi della moda sono in arrivo nuove risorse: fino a 100 milioni, presi dalle risorse per le aree interessate da crisi industriale non complessa e ora destinati a programmi di sviluppo proposti dalle Pmi della filiera della moda.

Viene normata anche la lotta alle false recensioni: nel mirino i prodotti e servizi della ristorazione e del turismo, per i quali arriva una specifica disciplina: il consumatore che dimostri di aver effettivamente usufruito del servizio può fare una recensione (“sufficientemente dettagliata”) entro 15 giorni dall’utilizzo del prodotto o del servizio. Il proprietario ha diritto alla replica, con la possibilità di cancellare recensioni false o “ingannevoli”; potrà far cancellare anche quelle “non più attuali”, trascorsi due anni dalla fruizione del servizio.

In arrivo misure anche per l’accesso delle Pmi al credito bancario e interventi di semplificazione, con la delega al governo al riordino della disciplina dei confidi. Per agevolare l’accesso al credito bancario si potrà ricorrere anche alla cartolarizzazione dello stock di magazzino. Nel capitolo semplificazioni anche modelli di organizzazione e gestione in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro e formazione dei lavoratori in cig.

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Si interviene poi sullo smart working, impegnando il datore di lavoro a consegnare annualmente un’informativa scritta ai lavoratori su salute e sicurezza anche per quando lavorano fuori dall’ufficio. Il ddl delega infine il governo ad attuare il riordino delle norme in materia di start up e pmi innovative.





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