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Si è alzato il sipario sulla 108esima edizione del Giro d’Italia. L’Auditorium Parco della Musica ‘Ennio Morricone’ di Roma ha fatto da cornice alla presentazione della corsa rosa che per la quindicesima volta, partirà dall’estero – in Albania dove si svolgeranno le prime tre tappe – e terminerà a Roma – che ospiterà per la settima volta il Grande arrivo del Giro. 3413 i km per 52.500 metri di dislivello. 2 prove a cronometro individuale per un totale di 42,3 km; 6 tappe per velocisti, 8 di media montagna e 5 di alta montagna sono le difficoltà che i corridori dovranno affrontare da venerdì 9 maggio a domenica 1 giugno. Saranno circa 38 i km di sterrato – 30 di strade bianche nel finale della tappa di Siena e 8 sul Colle delle Finestre che sarà anche La Cima Coppi del Giro con i suoi 2.178 metri. La Montagna Pantani sarà il Passo del Mortirolo mentre la tappa Bartali sarà la Gubbio-Siena, con arrivo in Piazza del Campo
Tre tappe esigenti – compresa una cronometro individuale lungo le strade di Tirana – sono l’antipasto del Giro d’Italia 2025 in terra albanese. Prima tappa impegnativa con arrivo nella capitale e finale con due salite ravvicinate anche con pendenze in doppia cifra sul modello delle recenti tappe di Montagna in città. La prova contro il tempo sarà seguita dalla frazione di Valona con l’ascesa di Qafa e Llogarasë, primo punto sopra i 1000 metri della Corsa Rosa.
Prima settimana
Dopo il primo giorno di riposo, lunedì 12 maggio, si riparte con tre tappe potenzialmente adatte alle volate ma non necessariamente da gruppo compatto. Si risale la penisola con il primo arrivo in salita in Abruzzo a Tagliacozzo e, dopo la frazione con arrivo a Castelraimondo, spazio alla Gubbio-Siena, tappa Bartali di questa edizione, con cinque settori di strade bianche (circa 30 km) nel finale prima dell’arrivo in Piazza del Campo.
Seconda settimana
Secondo giorno di riposo lunedì 19 maggio. Si riparte dalla Toscana con la cronometro da Lucca a Pisa, una riedizione in chiave moderna della prova contro il tempo del 1977 vinta da Knut Knudsen. Il giorno successivo celebra il ritorno al Giro dopo 25 anni della salita di San Pellegrino in Alpe all’interno di una tappa molto mossa con arrivo a Castelnovo ne’ Monti. Seguono tre tappe interlocutorie ma insidiose: Viadana in volata, Vicenza con chiusura sullo strappo di Monte Berico e Nova Gorica/Gorizia con il suo circuito transfrontaliero. La settimana si conclude ad Asiago con una tappa molto impegnativa da 3900 metri di dislivello anche se senza arrivo in salita.
Terza settimana
Dopo l’ultimo giorno di riposo ecco il tappone trentino: Cinque salite dure concatenate senza respiro e arrivo in salita a San Valentino (Brentonico) sul Monte Baldo che domina il Lago di Garda. Gli arrivi di Bormio – tappa che include la Montagna Pantani, il Passo del Mortirolo – e Cesano Maderno precedono due tappe per gli uomini di classifica. La prima, da Biella a Champoluc, è breve ma propone un dislivello molto impegnativo (4950 metri). Le salite Valdostane si susseguiranno senza intervalli di pianura fino all’arrivo. La seconda, da Verrès a Sestrière, è lunga e ripropone l’accoppiata finale Colle delle Finestre (8 km di sterrato e Cima Coppi 2025) e Sestrière che fin dalla prima apparizione nel 2005 (20° anniversario) è garanzia di spettacolo.
Gran finale a Roma con il circuito nella Città Eterna.
Giro d’Italia in Veneto
Un Giro d’Italia dove c’è molto Veneto: “Ci attende un’edizione con un altissimo valore sportivo e culturale per il Veneto – ha dichiarato il governatore Luca Zaia – in cui avremo l’occasione di mostrare al mondo tutte le bellezze di una regione che ha contribuito a scrivere indimenticabili pagine di storia del ciclismo. Attraverso le nostre città, i nostri borghi e le montagne, il Giro, quest’anno, attraverserà luoghi iconici e simbolo di un territorio che ha saputo valorizzare le sue innumerevoli eccellenze. E assieme a tutti i veneti, innamorati dello sport e del Giro, saremo come sempre i primi tifosi di questa straordinaria manifestazione. Che quest’anno avrà in Veneto uno dei percorsi più belli della storia della Carovana rosa, dove non solo le città ma anche i borghi e i piccoli centri sapranno entusiasmare milioni di telespettatori in Italia e nel mondo”.
“Con quattro tappe, tra bellezze, storia e passione ciclistica, il Veneto sarà il cuore pulsante dell’ultima settimana di gara, offrendo un palcoscenico unico per le sfide più dure e spettacolari di questa edizione – ha proseguito il governatore – Il territorio di Rovigo, Vicenza, Treviso, Asiago e Piazzola sul Brenta, tra le altre, faranno da cornice a momenti indimenticabili di sport e passione. Di fatto, non sarà solo una sfida sportiva, ma un viaggio attraverso paesaggi mozzafiato, città d’arte e luoghi intrisi di storia, capaci di far sognare milioni di sostenitori”.
Le tappe in Veneto del Giro d’Italia 2025
Venerdì 23 maggio: Rovigo – Vicenza
Una tappa che unirà i paesaggi del Polesine con il fascino architettonico di Vicenza, patria del Palladio. I ciclisti attraverseranno pianure e colline, offrendo un mix di velocità e strategia.
Sabato 24 maggio: Treviso – Nova Gorica
Partendo dalla città delle Colline del Prosecco, il gruppo pedalerà verso il confine sloveno, in una tappa che celebra l’unione tra cultura e territori, esaltando il ruolo di Treviso come crocevia internazionale.
Domenica 25 maggio: Fiume Veneto – Asiago
Un appuntamento imperdibile per gli appassionati delle grandi salite. Dalle pianure del Friuli, il percorso condurrà il gruppo fino all’Altopiano di Asiago, teatro di sfide epiche e paesaggi spettacolari.
Martedì 27 maggio: Piazzola sul Brenta – San Valentino a Trento
Partenza dal suggestivo scenario di Villa Contarini e arrivo in montagna. Questa tappa regalerà emozioni intense, collegando la tradizione veneta con la maestosità delle Dolomiti.
Giro d’Italia Women
“Ma il Veneto sarà ancora protagonista anche nel Giro d’Italia Women ha concluso Zaia – con il passaggio il 9 luglio in provincia di Belluno e Treviso e l’arrivo a Pianezze di Valdobbiadene scalando il muro di Ca’ del Poggio e, il giorno successivo, 10 luglio, con la Mirano-Monselice, attraversando territori spettacolari contornati di ville venete e nel parco dei colli Euganei da poco riconosciuto del titolo MAB Unesco”.
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