17.275 pasti serviti nel secondo semestre 2024

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 


Sono 17.275 i pasti serviti nella mensa di Padre Lino nel secondo semestre 2024 contro i 12.007 dello stesso periodo del 2023. Più di 5000 pasti in più in un solo semestre con una media giornaliera di 122 pasti contro gli 85 del 2023.

Questi sono i numeri che Fra Michele Montemitro ha reso noto durante l’incontro con il gruppo consigliare Vignali Sindaco.

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

Anche quest’anno infatti per il terzo anno consecutivo le scarpette di Sant’Ilario, i tradizionali dolci del patrono parmigiano, sono state donate alla Mensa di Padre Lino . A consegnarle presso la mensa caritativa sono stati Pietro Vignali, Fabrizio Pallini e Marco Osio (in rappresentanza del gruppo consigliare) che hanno voluto far vivere, proseguendo una tradizione avviata nel 2023, questa nostra importante ricorrenza anche ai frequentatori della mensa che si trova di fianco all’Annunciata ed è gestita dai frati francescani che guidano la storica “cattedrale” dell’Oltretorrente.

“Come ben sanno i parmigiani – ha ricordato Pietro Vignali – la scarpetta di pasta frolla ricorda il gesto compiuto da un calzolaio, che vide Sant’Ilario camminare scalzo per la strada e volle donargli un paio di scarpe. E’ lo stesso gesto di solidarietà che il grande cuore di Parma ripete ogni giorno, portando cibo e calore a coloro che ne hanno bisogno, nel nome di grandi parmigiani come Padre Lino e grazie al lavoro delle tante associazioni di cui è ricco il tessuto della nostra comunità. Si tratta di un atto simbolico, certo, ma che per noi riveste una grande importanza: ribadire il nostro impegno affinché in questa città nessuno rimanga indietro”.

Fra Michele Montemitro (responsabile della Mensa) ha sottolineato come “ci sia una richiesta in forte aumento. Dagli 85 pasti al giorno del secondo semestre 2023 siamo passati a 122 del 2024. Fortunatamente il numero dei volontari è cresciuto, ma anche i bisogni sono aumentati e sempre di più anche gli italiani che vengono alla mensa. Anche i contributi sono costanti grazie ad una rete di solidarietà composta da negozi e aziende. Purtroppo sono però aumentate le spese fisse alle quali cerchiamo di far fronte con le offerte.”

“La povertà – ha dichiarato Fabrizio Pallini, consigliere del gruppo e medico – ha oggi volti nuovi. Non è più un fenomeno strettamente legato alla marginalità sociale. Oggi i cittadini a rischio di povertà sono spesso genitori di più figli, con contratti di lavoro deboli e precari. E cresce drammaticamente il fenomeno della povertà giovanile e infantile”.

“Parma è una città solidale – continua Osio – dove storicamente il volontariato, con le sue tantissime associazioni ed il terzo settore operano assiduamente a fianco delle istituzioni. 

La congiuntura che viviamo – continua Vignali – rende insufficienti le risposte tradizionali che sono state fin qui fornite dal Comune. Servirebbe una nuova progettualità, in grado di affrontare le problematiche emergenti in tempi rapidi e senza troppi ostacoli di tipo burocratico”. “Nel 2024, osserva Vignali, purtroppo si è registrato un notevole incremento dei bisogni secondo anche i dati della caritas. E il dato riguardante anche i pasti offerti dalla mensa di via Turchi, gestita dalla Caritas, ha fatto registrare una  crescitarispetto all’anno precedente, con una proiezione a fine anno di 100mila rispetto agli 88mila del 2023 visto che a settembre erano già 76.152. E negli ultimi anni a Parma le persone in condizione di “povertà relativa”, cioè coloro che non hanno a disposizione le risorse per una vita dignitosa, sono arrivate a essere quasi 40.000: ben 8.000 in più rispetto al 2018. L’Emporio Solidale di Parma supporta oggi oltre 2000 nuclei familiari per un totale di 7500 persone”.

Le proposte della lista Vignali per invertire questa tendenza sono incentrate sulla necessità di realizzare un articolato pacchetto anticrisi in cui il Comune deve svolgere un ruolo di Governance coinvolgendo diversi soggetti della città per attuare un pacchetto che preveda provvedimenti di sostegno al consumo, al credito, al reddito e ai servizi. Le misure di sostegno dovrebbero prevedere contributi, scontistica presso la grande distribuzione per i beni di prima necessità e il commercio di prossimità, voucher per la riduzione delle tariffe e agevolazioni e sconti nell’accesso ai servizi comunali, ulteriori agevolazioni sulle bollette, credito a condizioni agevolate soprattutto per giovani coppie e anche “bonus sociali” per prestazioni sanitarie. 

Proposta che abbiamo formalizzato con una mozione al bilancio anche se la maggioranza non ha voluto approvarla. Con l’aumento delle nuove povertà che stanno toccando il ceto medio serve una progettualità nuova e misure straordinarie che devono andare al di la’ dei tradizionali servizi svolti dal settore sociale del comune. Ci troviamo infatti di fronte a povertà nuove che toccano le famiglie numerose, monogenitoriali, giovani coppie, del fenomeno dei Working Poors, della povertà sanitaria, energetica ededucativa. Nuove povertà e nuovi bisogni che richiedono uno sforzo aggiuntivo.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

Source link