Il caso
Alla richiesta ai proprietari di Unicredit Re Services per evitare la cessione, nell’anno di Agrigento capitale della Cultura, si uniscono anche i due deputati Pd Giovanna Iacono e Giuseppe Provenzano
Il circolo Unione di Leonardo Sciascia a Racalmuto rischia di scomparire. L’appartamento che lo ospita è stato messo in vendita dal proprietario: UniCredit Re Services. Felice Cavallaro, direttore della Strada degli scrittori, dopo l’approfondimento di Agrigento Notizie Dossier, lancia un appello urgente al presidente della Regione e agli assessori competenti.
«Non si può affiggere il cartello vendesi su un prezioso patrimonio come questo bene culturale che per qualche decina di migliaia di euro rischia di finire ad acquirenti pronti magari a farne ben altro uso cancellando un pezzo della storia legata a vita, opere e impegno di Leonardo Sciascia – scrive Cavallaro – . Una storia peraltro secolare visto che la fondazione del Circolo Unione risale al 1836, da allora sempre nello stesso stabile dove riecheggiano i richiami di uno dei più antichi ‘circoli di conversazione’. UniCredit ha il merito di avere finora riconosciuto un simbolico canone di affitto, ma adesso che i vertici dell’istituto optano per la vendita, auspichiamo che i soci dello stesso Circolo e i loro sostenitori possano essere messi in condizione di acquisire l’immobile per un prezzo altrettanto simbolico. Si tratta – ha concluso Cavallaro – di una negoziazione già avviata, ma che va sostenuta con l’intervento delle istituzioni locali e non solo, a partire dalla Regione siciliana. Come peraltro è accaduto in tanti casi per beni legati ad altri scrittori».
All’appello si sono uniti i deputati del Partito democratico Giovanna Iacono e Giuseppe Provenzano. È con grande preoccupazione che apprendiamo della messa in vendita dello storico Circolo Unione di Racalmuto, luogo simbolo della cultura siciliana e del legame profondo con l’opera e il pensiero di Leonardo Sciascia. Questo spazio, nato nel 1836 come ‘sala di conversazionè e successivamente rinominato ‘Circolo Unionè, rappresenta non solo un punto di riferimento per la comunità locale, ma anche un tassello fondamentale del patrimonio culturale nazionale. La decisione di UniCredit Re Services di mettere in vendita l’immobile rischia di cancellare un pezzo della nostra storia, trasformando un luogo di cultura e dialogo in una banale proprietà commerciale», Affermano Iacono e Provenzano.
«Come sottolineato dal direttore della Strada degli Scrittori, Felice Cavallaro, è necessario uno sforzo collettivo per impedire che un bene così prezioso venga svenduto o destinato a usi incompatibili con la sua identità – proseguono -. Non possiamo inoltre non riconoscere l’impegno di Salvatore Picone, che ha contribuito attivamente alla salvaguardia del Circolo e che da un anno ne è presidente. Grazie al suo impegno e alla collaborazione di tutti i soci, il Circolo ha potuto continuare a essere un punto di riferimento culturale per la comunità ».
«Il Circolo Unione – aggiungono – non è solo un edificio storico: è il porto dell’amicizia, come lo definiva Sciascia, un luogo di incontro tra generazioni e custode di una biblioteca ricca di volumi preziosi. Le sue sale hanno ospitato discussioni culturali e politiche che hanno segnato la storia della Sicilia e del nostro Paese. Anche grazie al riconoscimento come ‘Luogo della memoria e dell’identità siciliana», è evidente che il valore di questo circolo supera di gran lunga il suo prezzo di mercatò. «Per questo facciamo appello al presidente della Regione Siciliana, al governo regionale e alle istituzioni nazionali affinché si attivino con urgenza. Sosteniamo la proposta di una compravendita a un prezzo simbolico, come richiesto dai soci del Circolo Unione, o, meglio ancora, la possibilità di un intervento pubblico che garantisca la salvaguardia di questo patrimonio. È fondamentale che la Regione Siciliana e il ministero della Cultura assumano un ruolo di guida per preservare l’identità culturale della nostra isola», osservano.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA
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