Un Corso universitario di
perfezionamento in Comunicazione scientifica, con quattro
giornate di full-immersion in quattro sabati tra febbraio e
maggio, per un “percorso formativo che si propone di combinare
approcci teorici e pratici per formare professionisti capaci di
comunicare il mondo della scienza in modo chiaro, rigoroso e
coinvolgente”. Il progetto è diventato realtà grazie a una
sinergia tra l’Ordine dei Giornalisti delle Marche e
l’Università di Camerino Unicam, con il supporto di Ucsi Marche.
Il Corso può vantare docenti di grande spessore, accademico e
tra giornalisti che, in questo caso, saranno coinvolti anche
come destinatari della formazione: per gli iscritti all’ordine
la partecipazione è gratuita.
“Media e scienza. Informazione, Comunicazione e innovazione:
dal taccuino all’intelligenza artificiale”: è il titolo del
corso da 32 ore, che si svolgerà nella Sala convegni “Carlo
Urbani” a Camerino, a cui sarà possibile iscriversi fino al 12
febbraio. Inizierà sabato 15 febbraio e la formazione proseguirà
nelle giornate del 15 marzo, 5 aprile e 10 maggio. I
partecipanti – è di 200 euro la quota per i non iscritti
all’Ordine dei Giornalisti – otterranno, oltre a un attestato
finale, 16 crediti formativi dall’Ordine e dieci crediti
universitari spendibili in futuri corsi.
La presentazione dell’iniziativa è avvenuta oggi nella sede
dell’Odg Marche ad Ancona da parte del presidente Franco Elisei,
del rettore Unicam Graziano Leoni e del professor Claudio
Pettinari, ex rettore di Camerino. L’obiettivo, ha spiegato il
presidente dell’Odg Marche Elisei, è fornire “una maggior
competenza e conoscenza del settore informazione scientifica
oggi più che mai importante”. Il mondo scientifico presenta
tante sfaccettature, dall’energia alle questioni ambientali, da
quelle sanitarie prepotentemente salite agli onori della cronaca
durante la pandemia da Covid-19 alle innovazione
dell’intelligenza artificiale. Sotto quest’ultimo profilo a cui
sarà dedicata una giornata del corso, ha riferito Elisei, è
necessaria formazione per una “gestione competente e
responsabile”.
“Siamo in un mondo in cui le situazioni cambiano e
l’informazione deve farsi trovare preparata al cambiamento. – ha
detto Elisei – ma nel cambiamento dei contenitori non deve
cambiare il contenuto che deve essere di qualità. Il corso
permette di acquisire competenza: dobbiamo capire per far capire
all’opinione pubblica”. Il presidente dell’Ordine ha ricordato
per l’informazione scientifica, la sottoscrizione del Manifesto
di Piacenza, che ha tre parole chiave: “cautela, prudenza ed
equilibrio”. Il Corso agevola l’approfondimento di queste
tematiche.
L’ateneo di Camerino, ha ricordato il rettore Leoni, ha dato
vita al primo master in comunicazione scientifica con l’impulso
del professor Pettinari. “Comunicare la scienza è un dovere per
i ricercatori che arrivano a un pubblico più vasto attraverso i
giornalisti”, ha osservato, rimarcando la “bellissima sinergia
tra l’ordine giornalisti e l’università” da cui deriva un
prodotto superiore alla somma.
Per mettere in pratica il progetto, l’Ordine ha coinvolto i
comunicatori scientifici più adatti e l’università fornisce il
suo contributo con le “competenze maturate”. Da questo connubio
“guadagnano la società, la democrazia” portando l’opinione
pubblica a conoscenza di scoperte scientifiche e innovazioni
fondamentali.
“Grazie a un approccio didattico innovativo – ha spiegato il
professor Pettinari – il corso si rivolge non solo a
giornalisti, per i quali è stato concepito m anche docenti,
studenti universitari, comunicatori e professionisti desiderosi
di ampliare le proprie competenze o di perfezionarsi nel campo
della comunicazione scientifica. Nel percorso i partecipanti
apprenderanno le tecniche più avanzate per dialogare in modo
efficace con pubblici diversi, sia attraverso i media
tradizionali che digitali con particolare attenzione
all’intelligenza artificiale”.
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