Meteo, ciclone freddo: il Sud Italia sotto assedio, poi grossa novità

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La prossima settimana si preannuncia estremamente dinamica dal punto di vista meteo, con il Sud Italia e la Sardegna al centro di un’ondata di maltempo persistente causata dalla formazione di una goccia fredda nel cuore del Mediterraneo. Questa configurazione atmosferica è tipica delle stagioni di transizione e comporta conseguenze significative, sia a livello climatico che per il territorio.

 

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Una goccia fredda nel Mediterraneo: dinamiche e impatti sul Sud Italia

L’origine di questo episodio meteorologico risiede in un’irruzione di aria fredda di origine nord-europea prevista durante il weekend. Questa massa d’aria, entrando in contatto con il clima più mite del Mediterraneo, darà vita a una depressione che si stabilizzerà in prossimità delle regioni meridionali italiane. La posizione della goccia fredda, attesa nei pressi della Tunisia, favorirà l’afflusso di umidità e instabilità sull’area ionica e sulle coste orientali.

Da mercoledì 15 gennaio fino a sabato 18 gennaio, le regioni più colpite saranno la Calabria ionica, la Sicilia orientale e parte della Sardegna meridionale e orientale. In queste zone si attendono precipitazioni intense, spesso sotto forma di temporali violenti, che potrebbero determinare criticità significative.

 

Precipitazioni intense e rischio idrogeologico

Le precipitazioni previste durante questa fase meteo saranno particolarmente abbondanti e concentrate su settori già fragili dal punto di vista idrogeologico. Calabria, Sicilia orientale e alcune aree della Basilicata sono a rischio di frane e alluvioni, con accumuli pluviometrici che potrebbero superare i 150-200 mm in poche ore. Questi valori elevati di pioggia possono sovraccaricare i corsi d’acqua e creare situazioni di emergenza nelle aree urbane e rurali.

 

Venti forti e mareggiate

La goccia fredda non porterà solo pioggia, ma sarà accompagnata da venti intensi, prevalentemente di Tramontana e Grecale, che potranno raggiungere raffiche di burrasca. Questo scenario avrà ripercussioni sui mari circostanti, con condizioni agitate e mareggiate lungo le coste esposte. In particolare, le coste ioniche e tirreniche della Calabria e della Sicilia potrebbero subire danni significativi a causa dell’azione delle onde e del vento.

I collegamenti marittimi verso le isole minori, come le Eolie e le Egadi, potrebbero subire ritardi o cancellazioni, aumentando i disagi per residenti e turisti.

 

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Calo delle temperature e ritorno della neve a bassa quota

L’arrivo della goccia fredda comporterà un netto calo delle temperature. Le diminuzioni saranno più marcate nelle aree interne e montuose, con valori fino a 6-8°C inferiori rispetto alla media stagionale. Durante le ore notturne, saranno probabili gelate nelle valli e nelle zone collinari.

Uno degli effetti più spettacolari sarà il ritorno della neve a bassa quota. Sui rilievi appenninici meridionali, la quota neve si abbasserà fino a 400-600 metri, interessando aree della Basilicata, della Calabria e della Sicilia settentrionale. Questo fenomeno potrebbe creare difficoltà nella viabilità, specialmente nelle strade montane.

 

Una configurazione meteorologica insidiosa

La peculiarità delle gocce fredde risiede nella loro lenta evoluzione, che prolunga le condizioni di maltempo anche per diversi giorni. Questa staticità atmosferica implica una successione di eventi intensi, alternati a brevi pause, ma senza un miglioramento netto fino a quando la depressione non si dissolve o si sposta.

La distribuzione irregolare degli effetti di questa configurazione barica fa sì che alcune zone possano essere colpite in modo pesante, mentre altre rimangono quasi indenni. In questa occasione, le regioni centrali e settentrionali d’Italia sembrano destinate a rimanere ai margini del fenomeno, con tempo stabile o solo sporadiche precipitazioni.

 

Verso un cambio di scenario meteo?

Con l’avvicinarsi del fine settimana, l’influenza della goccia fredda dovrebbe iniziare a diminuire, consentendo un graduale miglioramento delle condizioni atmosferiche nel Sud Italia. Tuttavia, questo miglioramento potrebbe essere di breve durata. Sullo scenario europeo, infatti, si intravedono segnali di indebolimento dell’alta pressione che ha caratterizzato le ultime settimane.

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Questa situazione potrebbe aprire la strada a nuove perturbazioni atlantiche, capaci di portare un cambiamento significativo al meteo su gran parte della Penisola, con effetti anche sul Centro-Nord e in altre regioni d’Europa centrale.

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