EVENTO – Difesa, in vigneto con il digitale – Difesa e diserbo

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L’ottimizzazione della gestione dei trattamenti fungicidi in vigneto è un tema di particolare importanza, a cui la ricerca e l’innovazione tecnologica possono dare ampio supporto. È il caso del progetto SmartDEFENSE, che mira a far conoscere ai diversi attori del settore viticolo nuove tecnologie disponibili per ottimizzare l’uso di agrofarmaci in vigneto (quando, quanto, e dove trattare), dimostrando come esse siano adatte all’uso in contesti operativi diversificati e come permettano di ottenere oggettivi benefici sia in termini di sostenibilità ambientale che economica e sociale, nonché in termini di qualità del prodotto.

 

Nel corso dell’appuntamento informativo, svoltosi il 5 dicembre scorso presso l’Università degli Studi di Milano, si è analizzata l’usabilità di sistemi digitali semplici, adatti anche a piccole aziende, che consentono di disporre di sistemi di allerta per il rischio di infezione potenziale da patogeni fungini (peronospora, oidio) che integrano servizi meteo con un simulatore dell’interazione pianta-patogeno. L’innovazione tecnologica in vigneto consente anche di valutare precisamente le dosi e i volumi da distribuire, considerando ad esempio il Lai, Indice di Area Fogliare (m2 di area fogliare per m2 di suolo).

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È stato di fondamentale importanza il test delle tecnologie nel corso di due anni (2023-2024) presso cinque aziende lombarde, di cui tre convenzionali, ovvero l’Azienda Fratelli Gandolfi (Malvasia d.C.A.), l’Azienda Agricola Tenuta Maria (Cabernet Sauvignon) e l’Azienda Agricola Lurani Cernuschi (Marzemino), e due biologiche, l’Azienda Agricola Villa Lucia (Chardonnay) e l’Azienda Agricola La Meridiana (Incrocio Terzi).

 

L’approccio ha preso in considerazione, nel corso della stagione, il monitoraggio dei sintomi (peronospora, oidio) tramite l’indice di Townsend e Heuberger (incidenza e gravità della patologia), la valutazione dell’uniformità di distribuzione, la stima della deriva, la valutazione dell’effetto del rame sull’attività fotosintetica. Successivamente, alla raccolta sono state analizzate la produzione d’uva (tonnellate/ettaro-1) e la qualità dei mosti (°Brix, residuo rame); sono state svolte microvinificazioni per valutare le dinamiche di fermentazione e la qualità dei vini (residuo rame).

 

La tecnologia si è dimostrata pronta per essere trasferita in contesti aziendali, permettendo un notevole risparmio sui quantitativi di fungicidi utilizzati e riducendo la deriva. Ipotizzandone un’adozione nell’intera area vitata lombarda si potrebbero risparmiare quasi 200 tonnellate all’anno di fungicidi.

 

Focus sul convegno di SmartDEFENSE

Tutti i dettagli e i risultati del progetto saranno divulgati anche nel corso del prossimo appuntamento dal titolo “Tecnologie digitali innovative per aumentare l’efficienza e la sostenibilità dei sistemi di difesa in vigneto: SmartDEFENSE”, in programma giovedì 16 gennaio 2025.

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Protagonisti del convegno, pensato in particolare per il mondo della formazione e delle scuole e in programma a Brescia presso l’Auditorium Capretti, saranno numerosi esperti che tratteranno vari temi: “L’operazione 1.2 ed il Psr Regione Lombardia: ‘Europa per la diffusione della conoscenza” a cura di Maria Paone di Cica Consulenze, “Ottimizzare i trattamenti fungicidi in vigneto: il progetto smartDEFENSE” a cura di Roberto Confalonieri del Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali dell’Università degli Studi di Milano, e “Applicazione e dimostrazione della tecnologia sviluppata in diversi contesti operativi” a cura di Livia Paleari, Chiara Rusconi e Roberto Confalonieri del Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali dell’Università degli Studi di Milano.

 

A seguire, una discussione su tutti i temi trattati.

 

Per maggiori informazioni sul convegno è possibile consultare la locandina, mentre per partecipare è necessario iscriversi tramite questo form.

 

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Carta d’identità di smartDEFENSE

Il progetto SmartDEFENSE è cofinanziato dall’Operazione 1.2.01 “Progetti dimostrativi e azioni di informazione” del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Lombardia.

 

Responsabile del progetto è l’Università degli Studi di Milano – Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali. Anche il Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali (Disaa) dell’ateneo milanese è coinvolto nel team del progetto.


Iniziativa realizzata nell’ambito del progetto SmartDEFENSE, cofinanziato dall’Operazione 1.2.01 “Progetti dimostrativi e azioni di informazione” del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Lombardia. Responsabile del progetto è l’Università degli Studi di Milano – Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali



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