Alpiq celebra 25 anni in Italia con un piano pilota per la Sicilia

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UN QUARTO DI SECOLO di attività in Italia contraddistinto da un crescente impegno per la produzione e fornitura di energia nel pieno rispetto dell’ambiente e con al centro la sicurezza dei lavoratori. Quest’anno Alpiq celebra suoi primi 25 anni di attività in Italia. L’azienda svizzera, uno dei principali fornitori di servizi energetici in Europa nato oltre 100 anni fa, ha iniziato a operare nel nostro Paese nel 1999, all’inizio della liberalizzazione del mercato dell’elettricità. Nata con il nome di Alpiq Energia Italia, la sede italiana è attiva nella vendita di gas ed elettricità e nella produzione di energia elettrica attraverso un parco centrali diversificato. L’azienda è inoltre in grado di acquistare e gestire l’energia prodotta da impianti di terzi, sia convenzionali che rinnovabili. Nel corso di questi 25 anni, Alpiq ha consolidato un parco centrali diversificato, comprendente impianti termoelettrici, cogenerativi, eolici, fotovoltaici e mini-idroelettrici. Grazie a questo portafoglio altamente flessibile, l’azienda è in grado di garantire una fornitura costante e sicura, rispettando i più elevati standard ambientali e di sicurezza sul lavoro.

Nel 2023, la capacità installata di Alpiq in Italia ha raggiunto i 770 MW, di cui 220 MW da fonti rinnovabili (piccolo idroelettrico, eolico e fotovoltaico) e 550 MW da impianti a gas. Questo mix produttivo le consente di fornire oltre 5 terawattora (TWh) di energia elettrica e gas ogni anno, servendo principalmente grandi clienti industriali. A conferma della sua solidità, nel 2023 Alpiq ha raggiunto in Italia un fatturato di 1,3 miliardi di euro, consolidando ulteriormente la sua posizione di rilievo nel mercato. L’attuale assetto del gruppo Alpiq è il risultato della fusione, avvenuta nel 2009, tra Atel Holding Ag e Eos Sa, due giganti svizzeri del settore energetico. Con sede a Losanna e Olten, si è affermata come uno dei principali produttori di energia in Europa, con una forte presenza non solo in Svizzera e Italia, ma anche in paesi come Francia, Spagna, Germania e molti altri. La sua produzione energetica si basa in gran parte su fonti a basso impatto ambientale, come l’energia idroelettrica e nucleare. In particolare, l’energia idroelettrica svizzera gioca un ruolo cruciale, con una capacità installata di circa 3.300 MW, distribuita in grandi dighe e bacini alpini.

Dalla nascita di Alpiq Energia Italia, il legame dell’azienda con il mercato italiano si è rafforzato grazie a una serie di investimenti mirati e collaborazioni strategiche con importanti gruppi industriali. Tra i principali progetti realizzati vi sono le centrali a gas a ciclo combinato a San Severo, Novara e Vercelli, oltre a parchi eolici. Queste infrastrutture hanno permesso ad Alpiq di conquistare quote di mercato significative e di diventare un attore di primo piano nella fornitura di energia elettrica a clienti industriali di grandi dimensioni. Inoltre, l’azienda ha sviluppato competenze avanzate nella gestione dell’energia prodotta da fonti rinnovabili, collaborando con produttori terzi per ottimizzare la distribuzione e il trading di energia verde.

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Questo impegno verso la sostenibilità si riflette anche nella gestione di un portafoglio di energie rinnovabili, che oggi include 5 parchi solari, 120 turbine eoliche e 2 impianti idroelettrici di piccola taglia. Nel complesso, le energie rinnovabili di Alpiq hanno già prodotto oltre 4 TWh di energia verde, fornendo l’equivalente del consumo energetico di 1,2 milioni di famiglie. Alpiq è fortemente impegnata nella transizione energetica, un processo che vede una crescente integrazione delle energie rinnovabili nel mix energetico. Tuttavia, una delle principali sfide di questo percorso è l’intermittenza delle fonti rinnovabili, che rende fondamentale la presenza di impianti flessibili e capaci di garantire il bilanciamento tra domanda e offerta. Per affrontare questa sfida, Alpiq ha investito circa 60 milioni di euro tra il 2016 e il 2024 per modernizzare e rendere i propri impianti adatti al nuovo contesto energetico. Fra gli ultimi progetti dell’azienda, vi è quello denominato “Torri sentinelle del territorio”, che permetterà ad Alpiq di essere il primo operatore a installare telecamere antincendio in un parco eolico in Sicilia. Nelle scorse settimane è stato firmato l’accordo di collaborazione fra l’azienda e le autorità responsabili della Sicilia per adottare un nuovo approccio alla lotta contro gli incendi e contro i reati ambientali sull’isola. “Abbiamo deciso di raccogliere un’indicazione della Commissione Tecnica e Specialistica (Cts) – spiega Massimiliano Bignami, country manager di Alpiq – avviando un confronto con tutti gli enti coinvolti per fissare le linee guida che saranno poi estese a tutti gli altri operatori. La nostra presenza in Sicilia è ormai radicata, siamo operativi nell’Isola da una quindicina di anni e abbiamo imparato a sintonizzarci con il territorio e ad ascoltare le istanze per capire cosa possiamo fare per migliorare l’ambiente in cui operiamo. Quello degli incendi è un problema enorme in Sicilia e anche un piccolo contributo come questo può rivelarsi fondamentale in tema di prevenzione. Essere stati i primi a raccogliere questa sensibilità e a elaborare un progetto pilota è motivo di grande orgoglio per l’azienda”.

La sperimentazione interesserà il parco eolico di Monte Mele ad Agrigento (nella foto in basso), già operativo con 10 aerogeneratori, che saranno sottoposti a repowering. Nel progetto di ripotenziamento, Alpiq ha deciso di prevedere un numero di telecamere compatibile con il nuovo layout e comunque in grado di monitorare un’ampia porzione di territorio. Le telecamere da installare saranno acquistate, installate, collegate in rete e manutenute da Alpiq, senza alcun costo per la Regione.



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