Per Roma e Milano l’aereo batte il treno, vittima dei ritardi. Ecco il confronto tra orari e tariffe dalle Marche

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ANCONA Partenza o decollo? Sferragliare sui binari a bordo di un treno o volare sulle ali di un aereo? Velocità o risparmio? Dubbi amletici che nelle Marche valgono doppio, considerando il rapporto conflittuale con le infrastrutture che caratterizza la nostra regione da sempre. Nell’ultimo periodo, tuttavia, sono stati fatti passi avanti, tra l’attivazione della continuità territoriale verso gli hub nazionali e la sostituzione delle diligenze regionali con convogli più degni del terzo millennio. Un upgrade nei servizi che ci consente di avere maggiori opzioni per raggiungere Roma e Milano. Tabelloni orari e tariffe alla mano, qual è il mezzo migliore, tra treno e aereo, per spostarsi verso le due destinazioni core in una giornata feriale?

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Le opzioni

Prima di svelare l’arcano, un’osservazione è d’obbligo: ormai prendere il treno è diventato un terno al lotto e l’ennesimo caos scoppiato ieri (a Milano, nello specifico), con ritardi di oltre 4 ore – più effetto domino su buona parte delle linee – ne è l’ennesimo esempio. A ottobre, era bastato un chiodo a paralizzare l’intera rete ferroviaria nazionale, con più di 100 treni cancellati. Ma a parte questi casi eccezionali, i ritardi sono all’ordine del giorno anche – e soprattutto – sulla lunga percorrenza, coinvolgendo le Frecce. Non pare dunque un caso che per raggiungere Milano, nonostante il Frecciarossa corra lungo la costa adriatica, gli imprenditori marchigiani abbiano iniziato a preferire l’aereo, considerato mezzo più affidabile ora che ad operare il servizio c’è la puntualissima SkyAlps. Per gli anconetani, la scelta è quasi scontata: con il Sanzio a due passi da casa, basta presentarsi mezz’ora prima per il check in e il volo alle 8 permette di essere a Linate alle 9, con comodo collegamento in metro fino a San Babila (25 minuti a 2,20 euro). Costo: 78 euro.

La geografia

Più articolato il discorso per chi arriva dalle altre province, perché va aggiunta la strada per arrivare all’aeroporto di Falconara, con il surplus del pedaggio autostradale. E su Pesaro influisce anche la concorrenza del Marconi di Bologna, che però obbliga ad arrivare con largo anticipo, visto il numero esagerato di voli e passeggeri sommati nell’ultimo anno (bravi, sia chiaro), e il conseguente tempo necessario a superare i lunghi controlli. Spostandoci sui binari, da Ascoli si deve prendere un treno regionale fino a San Benedetto e da lì il Frecciarossa delle 8,41, con arrivo nella città della Madonnina alle 12,30 (3h49). Il costo oscilla tra i 76 euro della seconda classe ed i 108 della business. Considerando che dalla provincia del Sud ci vuole più di un’ora per raggiungere Ancona (e il Sanzio) e aggiungendo il costo del pedaggio autostradale, il treno pare essere l’opzione migliore.

Solo al netto dei probabili ritardi e disservizi, però. Ancora più comodo il viaggio su rotaia da Pesaro: partendo per esempio alle 9,52, ci si mettono due ore e mezzo per raggiungere Milano, con un costo di 61 euro in seconda classe e 81 euro in business.

La Capitale

Localizziamo ora il nostro cursore sulla direttrice Est-Ovest verso Roma. Qui il Frecciarossa sparisce dai binari. L’unica Freccia è color argento e tocca solo Pesaro e Falconara. Per il resto, si viaggia a bordo dei regionali o Intercity su una linea, la Orte-Falconara, per ampie porzioni a binario unico. Senza contare che dal 9 gennaio al 4 marzo ci saranno lavori nel tratto Orte-Roma, con scontato effetto tsunami sugli orari. Tolti i fortunati che possono prendere il Frecciargento (alle 7,16 a Pesaro e alle 7,30 ad Ancona) e raggiungere la Capitale in 3h10 o 3h44, per il resto della regione è un calvario. Nessuno degli altri capoluoghi o delle principali città della costa ci mette meno di quattro ore. Poi ci sono gli ascolani e i sambenedettesi, che devono farsi il segno della croce: il caso limite è rappresentato dal treno che parte alle 8,54 da San Benedetto e arriva a Roma alle 14,43. Cinque ore e 49 minuti, due cambi – ad Ancona e Bologna – e un costo tra i 115 euro (seconda classe) ed i 162 euro (business). Una follia. Non a caso, gli ascolani hanno già da tempo optato per il trasporto su gomma lungo la Salaria per raggiungere la città capitolina: tre ore e mezza con i cantieri attualmente in corso; tre ore senza. Non va tanto meglio ai cittadini di Fermo: bus alle 7,24 fino a Porto San Giorgio e poi il treno delle 8,19, per un viaggio che dura in totale 5 ore e 26 minuti. Meglio l’aereo, si dirà. Senza dubbio: ci mette 45 minuti e costa 73 euro. Ma vanno calcolati due inciampi: se il treno (poi vediamo con quanto ritardo) accompagna il viaggiatore fino al cuore della città, l’aereo arriva a Fiumicino, collegato con la Stazione da un treno che ci mette mezz’ora e costa 14 euro.

La falla

Ma soprattutto: con gli attuali orari operati da SkyAlps è impossibile andare e tornare in giornata. La partenza dal Sanzio è fissata alle 12,20, con arrivo alle 13. Il volo successivo per rientrare è il giorno seguente alle 10,30 con atterraggio a Falconara alle 11,20. Un inconveniente non da poco che ha fin qui scoraggiato i marchigiani. Infatti, a differenza di quelli diretti a Milano, gli aerei per Roma viaggiano sempre vuoti. Per correggere il tiro si sta lavorando sull’anticipazione dell’orario mattutino già da febbraio, per poi attivare la doppia rotazione dall’estate. Il tutto, prima che il nuovo bando per l’assegnazione delle due rotte nazionali cristallizzi orari più consoni e razionali. A quel punto, la vittoria dell’aereo sul treno diventerebbe schiacciante nella rotta su Roma. Non c’è chiodo che tenga.





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