‘Attenti al lupo’, associazioni contro l’interrogazione in consiglio comunale

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Genova. Associazioni animaliste in allarme, a Genova, dopo che il tema dei lupi e degli avvistamenti sulle alture della città è approdato in consiglio comunale. Gaia Animali e Ambiente punta il dito in particolare contro quella che ha definito “allarmistica interrogazione” presentata dal consigliere Walter Pilloni nel corso dell’ultima seduta.

Pilloni in sala rossa ha parlato di alcuni avvistamenti segnalati da residenti in zona San Carlo di Cese e ad Acquasanta e un altro lupo è effettivamente stato avvistato e fotografato nella zona della Pineta di Arenzano: “Le nostre alture sono abbondantemente popolate di lupi, sembra che sia la regione con più lupi in Italia. È un copione che abbiamo già visto, prima erano cinghiali, ora abbiamo a che fare con un mammifero molto più pericoloso”, ha detto Pilloni, chiedendo se siano previste “azioni specifiche prima che questo diventi un problema di preoccupazione e sicurezza per i cittadini”.

A Pilloni aveva risposto l’assessora Paola Bordilli, ricordando che il tema della fauna selvatica è di competenza regionale, ma per Gaia Animali e Ambiente la narrazione presentata in consiglio comunale da Pilloni contribuirebbe ad alimentare i pregiudizi sui lupi, predatori tornati a popolare il nostro territorio soltanto da un decennio e protetti a livello europeo.

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“Gli avvistamenti dei giorni scorsi nelle stesse zone del ponente genovese potrebbero ricondurre a uno stesso esemplare in dispersione – sottolineano dall’associazione – di solito si tratta giovani maschi, comunque schivi, ciò comporta in certe aree la necessità di maggiori attenzioni e buone pratiche per tutelare gli animali domestici che comunque difficilmente sono prede per i lupi”. I lupi sono, in effetti, animali solitari che rifuggono il contatto con l’uomo. Può capitare però che scendano a valle in cerca di prede, seguendo cinghiali o altri animali che dai boschi si spostano verso le città, e che sul loro cammino finiscano in insediamenti urbani. 

A preoccupare le associazioni animaliste c’è l’ipotesi che si possano incentivare gli abbattimenti dei lupi, soprattutto dopo che a dicembre il Comitato permanente della Convenzione di Berna ha votato a favore del declassamento dello status di protezione del lupo, da “rigorosamente protetto” a semplicemente “protetto”. 

“Non sono i lupi che vanno controllati ma le attività antropiche, anche perché oltre che essere notoriamente indicatori e promotori di un ambiente naturale sano, i lupi rappresentano anche le migliori difese contro la diffusione di patogeni, come nel caso della peste suina africana – dichiara Francesco De Giorgio, biologo ed etologo – C’è poi il tema dei cani che vengono mal gestiti, ma anche mal compresi dagli umani, come quelli legati a catena nella campagne, ma anche quelli che vivono in città liberati in natura senza cognizione di causa. In più nelle campagne ci sono diverse mal pratiche legate alla gestione del cibo, che spesso viene lasciato fuori, a disposizione non solo dei cani ma anche dei selvatici”.

Il ritorno del lupo in Liguria

Il ritorno del lupo in Liguria è ormai cosa nota, soprattutto nelle zone appenniniche. Ciò cui si è assistito negli ultimi mesi, però, è effettivamente un avvicinamento di alcuni esemplari alle aree collinari nei pressi delle città, con alcuni episodi di predazione su animali d’allevamento e denunce, ancora in fase di accertamento, di predazione di cani di piccola taglia. In tutti i casi non si è mai parlato di branchi ma di avvistamenti di singoli esemplari, con il dubbio (a volte poi diventato conferma) che potesse trattarsi non di lupi puri ma di cani lupo cecoslovacchi.

Di questo ritorno aveva parlato in termini positivi anche il colonnello Carlo Chiavacci, comandante regionale dei Carabinieri Forestali, a inizio 2024: “È un buon segnale dal punto di vista ambientale e per la salvaguardia della biodiversità. Il lupo contribuisce a mantenere sotto controllo la presenza dei cinghiali, che in Liguria è molto rilevante e spesso comporta criticità e problemi nella aree agricole. Inoltre, il lupo non comporta pericoli per l’uomo”.

Il tema è particolarmente sentito soprattutto tra gli allevatori, che devono far fronte ad attacchi sugli animali finalizzati appunto a predazioni. In questi casi gli strumenti a disposizione sono recinti elettrificati e cani da guardiania, come ha ricordato Gaia: “Quest’anno la Regione Liguria ha stanziato ben 1 milione e 800 mila euro per la prevenzione alle predazioni, potranno così installare recinzioni e sistemi di sorveglianza che dovranno permettere la convivenza con la fauna selvatica”.





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