arrestati tre latitanti napoletani legati alla camorra


In un’operazione congiunta senza precedenti, la Polizia di Stato italiana, in stretta collaborazione con l’Unidad de Droga y Crimen Organizado (UDYCO) della Policia Nacional spagnola, ha arrestato tre pericolosi latitanti napoletani a Marbella, in Spagna. L’operazione, che ha visto il coinvolgimento della Squadra Mobile di Napoli e del Servizio Centrale Operativo (SCO), ha avuto successo in meno di 24 ore, colpendo figure di spicco del crimine organizzato.

I tre arrestati, tutti legati da vincoli di parentela, sono Stanislao Marigliano (67 anni), Michele Sannino (48 anni) e Ciro Marigliano (24 anni). I primi due sono rispettivamente suocero e nonno del più giovane, Ciro Marigliano, e sono membri del clan Formicola-Marigliano, una delle organizzazioni camorristiche più temibili della zona orientale di Napoli.

La cattura dei latitanti

Le operazioni hanno avuto inizio nella serata di ieri, quando Ciro Marigliano è stato arrestato a Marbella dopo un lungo pedinamento, mentre si trovava con la moglie. La cattura di Marigliano ha consentito di proseguire le indagini, portando poche ore dopo all’arresto di Stanislao Marigliano e Michele Sannino. Quest’ultimo, oltre a essere ricercato per il traffico internazionale di tabacchi lavorati esteri, era sfuggito a precedenti ordinanze di custodia cautelare in carcere per traffico di stupefacenti e autoriciclaggio.

Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile di Napoli in coordinamento con la Procura Distrettuale Antimafia, avevano permesso di rintracciare il complesso residenziale dove i latitanti si erano rifugiati. La Policia Nacional, con il supporto dell’ufficio operativo della Polizia italiana, ha poi eseguito il blitz che ha portato agli arresti.

I crimini e i mandati di arresto europei

I tre arrestati erano destinatari di Mandati di Arresto Europei (MAE) emessi dalle autorità giudiziarie italiane. Stanislao Marigliano era ricercato dal mese di aprile 2024, condannato definitivamente per ricettazione aggravata dal metodo mafioso, con una pena di 5 anni e 8 mesi. Michele Sannino, ricercato dal maggio 2023, era condannato per contrabbando di tabacchi lavorati esteri, ma aveva anche ignorato due ordinanze di custodia cautelare per reati legati al traffico di droga e autoriciclaggio. Ciro Marigliano, invece, era ricercato dal luglio 2024 per il tentato omicidio di un pregiudicato avvenuto a Napoli nel 2023, un crimine che si ritiene sia stato compiuto insieme al padre Stanislao.

Il clan Formicola-Marigliano, di cui fanno parte i tre arrestati, è noto per le sue attività illecite legate al traffico di droga, estorsioni e riciclaggio di denaro. Stanislao Marigliano, in particolare, è coniugato con Concetta Formicola, sorella di Gaetano, Bernardo e Ciro, capi storici del clan, di cui i primi due sono stati uccisi in agguati camorristici, mentre Ciro è attualmente detenuto all’ergastolo.

La collaborazione internazionale

Il successo dell’operazione è frutto di un’intensa e proficua cooperazione tra la Polizia di Stato italiana e le forze di polizia spagnole. La sinergia tra le forze di polizia ha permesso di localizzare i latitanti in un breve lasso di tempo, dimostrando l’efficacia del coordinamento internazionale nella lotta contro la criminalità organizzata. In particolare, il Servizio Centrale Operativo della Polizia italiana e l’UDYCO della Policia Nacional hanno lavorato a stretto contatto per raccogliere informazioni cruciali e pianificare le operazioni di arresto.

Il ministro dell’Interno italiano, Matteo Piantedosi, ha espresso il suo apprezzamento per l’operazione, sottolineando l’importanza della collaborazione internazionale nel contrasto alla criminalità. “L’arresto di tre pericolosi latitanti rappresenta un colpo significativo al crimine organizzato. È il risultato di un’attenta attività investigativa e della straordinaria collaborazione tra la Polizia di Stato e la Policia Nacional”, ha dichiarato Piantedosi. “Questo risultato conferma l’impegno costante del governo italiano nel garantire sicurezza e legalità, anche attraverso il rafforzamento delle operazioni congiunte a livello europeo”.

L’arresto dei tre latitanti napoletani in Spagna costituisce un successo importante nella lotta contro la criminalità organizzata, e un chiaro messaggio di impegno da parte delle autorità italiane e internazionali nel contrastare il crimine. Le indagini continuano, e si prevede che nuovi sviluppi possano emergere, con l’auspicio che altre operazioni simili possano contribuire a smantellare ulteriormente le organizzazioni criminali presenti sul territorio europeo.

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