Tironi sul caso Stradivari: «Sono già al lavoro per una soluzione»

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 


CREMONA – «Ho già inviato una richiesta di chiarimenti al ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara per capire come possiamo risolvere il problema. Sono in attesa di una risposta». Gli ostacoli all’istruzione per gli studenti stranieri all’Istituto Stradivari, segnalati da La Provincia e sottoposti allo stesso assessore dal consigliere Pd, Matteo Piloni, sono finiti subito ‘nel mirino’ di Simona Tironi, forzista e titolare delle deleghe regionali a istruzione, formazione e lavoro, ieri in visita a La Provincia.

«Per il 2025 – ha proseguito Tironi, accolta da Cesare Soldi (presidente della Sec e della Libera) e Riccardo Crotti (past president di Confagricoltura Lombardia) e intervistata dal direttore, Paolo Gualandris – stiamo mettendo in cantiere diversi progetti. Per quanto riguarda la formazione, penso, ad esempio, al tema strategico dell’internazionalizzazione, con il sostegno ai giovani che vogliano acquisire competenze professionali e personali all’estero. Nel prossimo anno formativo, porteremo tra i banchi – anche in provincia di Cremona – la sperimentazione di un metodo di alto livello (come fosse un master) che insegni a gestire al meglio i conflitti, specie nelle classi che vedono convivere più nazionalità differenti. È importante: si impara a rapportarsi gli uni con gli altri, a stare insieme e a collaborare; si sviluppano competenze relazionali che possono fare la differenza, mettendo al centro il benessere psicologico dei ragazzi e contrastando così il disagio giovanile. Ovviamente, si parte dalla formazione dei docenti».

«Prima di Natale abbiamo poi deliberato lo stanziamento di 48 milioni per progetti dedicati esclusivamente ai giovani, che il mio assessorato assume dunque come priorità assoluta per dare loro più opportunità, possibilità e strumenti».

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

«Grande attenzione verrà confermata nei confronti delle materie Stem (scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche, ndr), e della loro supposta natura prevalentemente maschile; al rapporto tra occupazione e terzo settore; al tema dei centri pubblici per l’impiego, potenziati quanto a personale e strutture anche sul vostro territorio per farne interlocutori ancora più qualificati e credibili. Quest’anno scriveremo il libro bianco delle prossime politiche attive del lavoro, per rapportarci con efficacia ad uno scenario che sta cambiando rapidamente. Una specifica task force è al lavoro sulle crisi aziendali aperte nei diversi territori, in un’ottica quanto possibile di prevenzione da promuovere insieme ai diversi soggetti coinvolti, e ovviamente all’assessorato allo sviluppo economico».

«Il decreto milleproroghe di dicembre ha accolto molti dei nostri suggerimenti, aiutandoci, in particolare, per la gestione del post Pnrr nelle scuole professionali, che in Lombardia sono moltissime a differenza di quanto accade in altre regioni. E forniscono alle imprese il capitale umano del quale hanno bisogno».

Settori cruciali per la provincia di Cremona, da quello agrozootecnico alla cosmesi, al mondo della liuteria, richiedono un rapporto forte e flessibile da parte della Regione, che lavora proprio in quella direzione. «Il tipo di interazione che viene sviluppata con tutte le categorie è certamente fondamentale. Un’apposita sottocommissione si riunisce quasi tutti i mesi e condivide con associazioni e portatori di interesse le misure alle quali stiamo lavorando, sin dalla fase embrionale. Questo perché vogliamo ‘testare’ per tempo portata ed efficacia dei nostri provvedimenti, proprio con l’aiuto di quanti poi dovranno avvalersene, ‘metterle a terra’ e soprattutto esserne concretamente agevolati. Quindi si parte sempre dalla condivisione. Anche perché la sinergia tra il mondo delle imprese e le nostre scuole professionali deve essere costantemente garantita e adeguata. Per questo ogni anno facciamo il punto sull’offerta formativa da erogare, confrontandoci ed accordandoci con il mondo dell’impresa. È chiaro che bisogna cercare di formare le figure professionali che servono, non appiattendosi però esclusivamente sul presente. È necessario lavorare con una visione proiettata in avanti di almeno quattro anni, per evitare che il processo di formazione avviato oggi arrivi al suo naturale compimento trovandosi già fuori mercato».

Una ‘strategia dell’attenzione’ che non deve però trascurare micro-competenze di grande tradizione e livello, come può essere quella dell’arte organaria nel caso del Cremasco: unicum nazionale legato ad una scuola che va rinnovata.

«Questi ambiti non sfuggono certo all’attenzione dell’assessorato; perché si tratta esattamente delle eccellenze che siamo chiamati a tutelare. Essere piccoli non significa non essere importanti, e non poter contare sulla dovuta considerazione».

«Una misura alla quale tengo particolarmente – e che ci sta dando grandi soddisfazioni – è quella che abbiamo voluto chiamare ‘Lombardia per le donne’. È stata pensata e voluta per sostenere una vera libertà di scelta della donna tra lavorare, dedicarsi alla famiglia o fare entrambe le cose. Ci sono voucher per le donne disoccupate che rientrano nel mondo del lavoro e ci presenta un contratto di almeno sei mesi; e contestualmente un assegno di 400 euro al mese per il primo anno erogato da Regione per compartecipare all’assunzione di una baby-sitter (se il rientro al lavoro avviene dopo una maternità) o di un assistente se nel nucleo familiare la persona interessata assisteva un parente disabile o affetto da una malattia importante. Solo così la donna può essere veramente libera di scegliere. La misura – conclude Tironi – si rivolge anche a quante vogliono trasformare il loro contratto da part time a full time. Abbiamo aperto questa misura il 15 novembre e a fine dicembre erano già più di mille le donne che stavano perfezionano la loro adesione. Significa che stiamo andando nella direzione giusta, come accade anche per quanto attiene l’inserimento mirato delle persone disabili. Mirato. In modo che possano realmente rappresentare un valore aggiunto».

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link