Terzo mandato, in Campania il Pd vuole un ricambio ma De Luca frena: “Non siamo in vendita”

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Il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, non ha impiegato troppo tempo a raccogliere le idee e a rispondere alla notizia dell’impugnazione della Legge sul terzo mandato dei governatori da parte del governo. La notizia è stata infatti confermata ieri dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nel corso della conferenza stampa di inizio anno, i cui inoltre ha spiegato i motivi che hanno spinto il suo governo a rivolgersi alla Corte costituzionale. “C’è un problema di metodo“, ha infatti dichiarato il premier, sostenendo che gli uffici di Palazzo Chigi hanno analizzato, in base all’articolo 122 della Costituzione, se la questione del terzo mandato sia di competenza nazionale o regionale.

Secondo quanto raccolto, la conclusione della Presidenza del Consiglio è che la materia riguardi “un principio fondamentale” e che quindi la decisione spetti al governo nazionale. Immediata la risposta del presidente De Luca, che ha per primo proposto la legge, che ha quindi annunciato al conferenza stampa odierna, avvenuta a Napoli, nella sede della giunta a Palazzo Santa Lucia. Il discorso tenuto dal presidente della Campania è stato colmo di citazioni, da Papa Woityla fino a Parmenide, con le quali ha tentato di spiegare qual è la posizione della sua giunta e quali saranno i prossimi passi in vista del premierato.

Non sono mancate, poi, le battute sarcastiche che caratterizzano ormai la sua figura, tutte rivolte verso il governo di Giorgia Meloni. “Pensare che il presidente del Consiglio, in questo quadro internazionale tormentato da guerre e tragedie, abbia voluto trovare il tempo per interessarsi della legge della Regione Campania è motivo di  orgoglio“, ha infatti sostenuto De Luca, criticando sia il presunto accanimento nei confronti della sua figura sia l’interesse riservato alla sua Regione solamente in riferimento ad argomenti che interessano elezioni o la tenuta dell’esecutivo.

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De Luca: “La decisione del governo è ad personam

Vincenzo De Luca ha dato inizio alla conferenza stampa sostenendo che al momento il governo abbia deciso di impugnare la legge sul terzo mandato perché è sostanzialmente “spaventato“. Il presidente di Regione ha infatti sostenuto che l’esecutivo sarebbe intimorito dalla sua stessa figura e soprattutto dalle decisioni che i cittadini potrebbero prendere nel corso delle prossime elezioni regionali. “Non abbiate paura, aprite il cuore alla speranza e date la possibilità ai cittadini di decidere da chi essere governati“, ha poi tuonato il governatore, evidenziando di essere pronto a mantenere la sua posizione sul tema.

Secondo il governatore, infatti, l’impugnazione sarebbe “un atto ad personam“, nonostante il fatto che la giunta regionale abbia deciso di procedere con la riforma non per una questione personalistica ma per garantire alla Campania la continuità di cui ha bisogno. “Il punto di partenza e di arrivo delle mie decisioni non è la carriera romana ma sono le nostre famiglie, la povera gente e i problemi concreti“, ha infatti sostenuto De Luca, ricordando come in Veneto Luca Zaia sia già ormai al terzo mandato. La situazione tra le due Regioni è completamente diversa, eppure per De Luca il terzo mandato nella sua realtà sarebbe più che applicabile.

Non siamo in vendita e non cederemo mai la dignità di Napoli e della Campania“, ha continuato il governatore campano, sottolineando quindi l’intenzione di continuare a lavorare affinché il terzo mandato sia approvato definitivamente. A chi poi gli muove accuse sulla possibile concentrazione del potere che si verificherebbe nella Regione, De Luca risponde piuttosto ironico ma deciso: “In Campania c’è solo la concentrazione della fatica, della mutilazione di vita, perché siamo in una realtà in cui  nulla cammina da solo“.

Inoltre, sulla possibilità che il Partito democratico presenti un nuovo candidato per le Regionali, il Presidente decide di rispondere in maniera criptica, citando il filosofo Parmenide: “L’essere è e il non essere non è“. In sostanza, quindi, Vincenzo De Luca non è intenzionato a cambiare idea o punto di vista, preferendo procedere verso il suo obiettivo, quello di permettere ai cittadini della Campania di poterlo eleggere nuovamente, se lo vorranno. “Uno dei tentativi che fa chi ha paura degli elettori è creare paura e incertezza. Noi ci muoveremo in un contesto di legalità e pensiamo a lavorare. Punto“, ha poi concluso il governatore campano.

Pd: “Fisiologico trovare un ricambio

Quindi, mentre De Luca tenta di portare avanti il suo piano, nel Pd si continua con la linea dura. “La costruzione della coalizione di centrosinistra in Campania non può aspettare la decisione della Corte“, hanno infatti chiarito fonti democratiche, sottolineando come a breve si inizierà a riflettere sul possibile candidato da presentare come guida della Regione. La decisione di non sostenere il piano di De Luca è stata spiegata dal responsabile Organizzazione del Pd, Igor Taruffi, che ha sottolineato come il partito ritenga “fisiologico” il cambio ai vertici della Regione.

Ci auguriamo che tutti avvertano la necessità di discutere senza strappi“, ha poi continuato Taruffi, tentando di mandare un messaggio ben chiaro a De Luca. Sul tema si è poi espresso anche Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli, che ha evidenziato la necessità che chi scenda in campo alle prossime Regionali sia legittimato ad essere candidato ed eletto“. Non si esclude, comunque, che Vincenzo De Luca possa decidere di correre da indipendente, decidendo di sfidare il Pd come fece a Salerno. “

Codesto solo oggi possiamo dirti. Ciò che non siamo, ciò che non vogliamo“, ha sibilato il presidente citando Montale e rispondendo a chi lo incalza chiedendogli della possibile candidatura del Pd. Ciò che è certo, comunque, è che se la decisione della Corte costituzionale arriverà prima delle Regionali, De Luca non potrà fare altro che arrendersi alla sentenza e, quindi, abbandonare i suoi sogni di gloria.



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