Orso Maria Guerrini, venduto il palazzo di famiglia dell’ex «Baffo Moretti» dopo 15 anni di vicissitudini legali e quattro aste deserte

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di
Enea Conti

Il compratore è anonimo e si è aggiudicato l’immobile on line per «soli» 610 mila euro

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Ogni città custodisce gioielli architettonici sconosciuti ai più che si affacciano su strade più o meno frequentate, spazi privati e intimi che a loro volta conservano i ricordi di famiglie e persone nobili o meno. A Cesena, in via Chiaromonti si affaccia il palazzo Guerrini Bratti: 1280 metri quadri, con all’interno quattro unità abitative. 

La famiglia del «baffo»

Un palazzone che vanta una facciata tardo settecentesca in stile “revival”, il retrò dell’epoca ispirato al Cinquecento. Pochi lo sanno, forse, ma il nome non mente: l’edificio è intestato alla famiglia “Guerrini Bratti” quella del noto – questo sì – attore Orso Maria Guerrini, che tutti conoscono per il “baffo” prestato all’iconico spot della Birra Moretti, qualche anno fa, ma che la notorietà l’ha raggiunta grazie a decine di produzioni televisive e cinematografiche. Ebbene il palazzo, cui l’attore fiorentino ha più volte dichiarato di essere legato, è stato venduto all’asta: non una notizia da poco, soprattutto per quel che riguarda la cronaca locale.




















































Quattro aste deserte

 Il palazzo è stato venduto infatti al quinto tentativo, dopo ben quattro aste deserte. Ed è stato ad un acquirente ignoto, l’unico che ha partecipato alla “gara” e che non vuole rivelare la sua identità almeno finché la normativa vigente glielo consentirà, per i 120 giorni successivi all’acquisto, trattandosi di un’asta telematica. Risale al 17 dicembre scorso, quando il palazzo è stato venduto per “soli” 610mila euro. Una cifra considerata tutto sommato molto bassa, se si pensa che per la prima asta, l’edificio era stato valutato 2 milioni e 568 mila euro.. Alla penultima, la quarta asta, era stato valutato 813mila euro. Del resto, si sa, acquistare palazzi come quello cesenate significa accollarsi spese di manutenzione e restauro future, inevitabili per mantenere inalterato il valore di pregio degli immobili. Progettato da Leandro Marconi, pittore e architetto, il palazzo conserva decorazioni, affreschi e statue attribuite allo stesso Marconi. Qui fu ospite più volte Alessandro Bonci tenore di fama mondiale nato a Cesena nel 1870 e morto a Rimini nel 1940 di cui il palazzo conserva alcune memorie.

Quindici anni di controversie legali

Più di recente il palazzo Guerrini Bratti ha attraversato non poche controversie. Gli eredi erano proprio Orso Maria Guerrini e la sorella Ilaria, discendenti della famiglia, nipoti di Leon Francesco Guerrini Bratti, il proprietario morto nel 2002 a più di novanta anni. Molti anni fa – era la fine degli anni Novanta – due imprenditori cesenati avevano acquistato il palazzo per 1,4 miliardi di lire. Era il 1999. I due fratelli, Orso e Ilaria Guerrini, li denunciarono per circonvenzione di incapace (il loro zio, il vecchio proprietario, aveva più di novanta anni). Dopo l’impugnazione della vendita tramite la denuncia l’atto fu annullato, al termine del procedimento civile. In quindici anni di controversie giudiziarie, però, accadde anche che i due imprenditori furono effettivamente condannati – in primo grado, in Appello e in Cassazione (nel 2017) – per circonvenzione di incapace.

Il palazzo pignorato

Poi, però accadde di tutto: il palazzo fu pignorato come richiesto proprio dai due imprenditori che erano stati condannati per un piccolo “giallo”. La somma pagata al tempo della vendita dai due acquirenti, poi annullata dopo la denuncia dei nipoti del vecchio proprietario, non è mai stata restituita dopo l’annullamento. I soldi, in sintesi, sono misteriosamente svaniti nel nulla e i due vecchi acquirenti si sono ritenuti creditori dei due nipoti, eredi del conte scomparso e ultimi proprietari dell’immobile. L’attore Orso Maria Guerrini, però, aveva dichiarato di non essere disposto a pagare quella cifra, non essendo né lui né la sorella, responsabili di quella sparizione. 

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10 gennaio 2025 ( modifica il 10 gennaio 2025 | 13:47)

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