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lìL’ex sindaco per sbaglio (perché poi cambia la foto) pubblica lo screenshot della sua chat con Leo Amato. Faide nel Pd, c’è anche Vito Santarsiero dietro la campagna di odio de “Il Quotidiano”

SANTARSIERO SOSTENUTO DA PERICOLOSI “NEOFASCISTI”?

Volutamente in questo articolo partiamo dalla fine. Vito Santarsiero conosceva bene Nino Postiglione con cui, nel rispetto dei ruoli, aveva buoni rapporti di frequentazione, anche sui suoi mezzi. D’altro canto, conoscendolo, mai avrebbe chiesto il sostegno elettorale o di tesseramento a qualcuno che considerava tra la schiera dei pericolosi eredi del fascismo.

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LE STRATEGIE DI AMATO E SANTARSIERO CONTRO IL PD

Fatta questa doverosa premessa, veniamo ai fatti. Polemiche di tutti i generi in città sulla giunta comunale a Potenza. Uno dei principali organi di attacco a Telesca e al centro sinistra da qualche tempo a questa parte è “Il Quotidiano” a firma di Leo Amato. Chi credeva che questi attacchi fossero mossi solo da acredine, livore, gelosia e invidia, deve ricredersi. Stessa cosa dicasi anche per chi sbandiera la libertà di stampa, di critica e di opinione. A smascherare le reali motivazioni degli attacchi ci ha pensato, non volendo, l’altro giorno su Facebook uno dei maggiorenti del Partito democratico, Vito Santarsiero.

IL COMMENTO AL COMUNICATO NON ANCORA INVIATO DAGLI AVVERSARI

Andiamo per ordine, riavvolgendo il nastro. L’altro giorno, il centro destra prepara un comunicato nel quale accusa il Partito democratico di ambiguità sulla vicenda dell’intitolazione del belvedere di Montereale al pioniere dell’etere, Nino Postiglione. Sono circa le 12 e questo comunicato non è ancora stato diramato alle redazioni. Da parte di chi lo ha scritto partono alcuni WhatsApp per chiedere all’area del centro destra potentino se andasse bene scritto così. Passa poco tempo e incomprensibilmente, almeno formalmente, la bozza del testo, non ancora inviato alle redazioni (arriverà alle mail dei giornali solo verso le 16) arriva anche a Leo Amato, trombetta del dissenso strumentale del centro sinistra ormai dichiarato. A chi pensa bene di girarlo immediatamente al fine di evidentemente concordare una strategia? Alla sua redazione? Al suo direttore? Ma quando mai! Lo gira alla persona che, come i fatti dimostreranno, ritiene evidentemente essere uno degli strateghi dell’attacco a Telesca e cioè Vito Santarsiero. Il quale cosa fa? Legge il testo e lo cestina? Lo gira a quelli del suo partito per un confronto interno? Neanche per idea, facendo un inspiegabile tandem con l’opposizione del centrodestra e con l’organo di stampa contrario al Pd e al centro sinistra, e cioè. “Il Quotidiano”, Santarsiero esce su Facebook per criticare il Pd e sollecitare il centro destra a prendere una posizione più chiara sull’essere a favore o meno dell’intitolazione a Postiglione. Ma, evidentemente complice anche la capacità di non saper utilizzare al meglio i social, non essendo quel comunicato ancora pubblico, forse lui nemmeno lo sa, per richiamare il contenuto del testo della bozza del comunicato del centro destra fa lo screenshot delle sue chat private con Leo Amato e le pubblica senza cancellare il nome del mittente dei messaggi. Apriti cielo! Qualcuno fa notare questa gravissima leggerezza e così poco dopo Santarsiero è costretto a togliere le foto delle chat private con Leo Amato e metterne delle nuove, ritagliando la parte in cui si vedeva il mittente. Ma la frittata era ormai fatta. Qualcuno aveva già scaricato le foto del post originario (che pubblichiamo in pagina).

I CROCCANTINI DI AMATO A SANTARSIERO

Probabilmente, pensando di averla fatta franca, attraverso l’espediente del cambio foto last minute, il duo Amato-Santarsiero prosegue nella sua strategia e così l’ex sindaco di Potenza, novello Bobby, riceve il meritato croccantino per aver assecondato l’esigenza di “sangue” di Amato: il giorno seguente una bella prima pagina (vedi foto) con tanto di fotografia proprio di Santarsiero. È questa la libertà di stampa? È questo il modo di fare i duri e puri vestendosi di santità?

SANTARSIERO NON RISPONDE A COMMENTI E RICHIESTE DI CHIARIMENTO

A proposito di domande, Santarsiero chiede al centro destra e al centro sinistra di uscire dall’ambiguità sull’intitolazione a Postiglione. Il primo però a dover uscire da questa ambiguità è proprio lui che nel chiedere agli altri di essere chiari, non dice se lui è a favore o contro l’intitolazione. Non risponde nemmeno ai commenti di chi giustamente gli scrive sotto il post: “Francamente, se posso dire, penso che questa vicenda sia un po’ paradossale. Ho conosciuto personalmente, come altri della mia età, Nino Postiglione e a me, francamente, la sensazione del pericoloso fascista duro e puro non me l’ha mai fatta. Mi sbaglio?” o a chi gli scrive: “Fino all’altro giorno la corsa a chi pubblicava il selfie della partecipazione al Gala’, ora si scopre la sua biografia”.

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SANTARSIERO E IL SOSTEGNO DI POSTIGLIONE

Dunque, chiudiamo da dove abbiamo iniziato. Santarsiero ha il dovere morale, prima di farne questione politica o di visibilità, di chiarire la sua posizione. Disconosce il rapporto con Postiglione? Lo considera un pericoloso neofascista che col suo agire ha attentato i valori fondamentali della costituzione? Certamente no! Ma questa è un’altra storia, anche a proposito di screenshot.



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