Cosa rischia chi parcheggia nel posto riservato ai disabili?

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Con il nuovo Codice della strada le multe per chi viola il divieto di sosta sono diventate molto più pesanti.

Molti lettori ci chiedono cosa rischia chi parcheggia in un posto riservato ai disabili. Il nuovo Codice della strada, in vigore dal 14 dicembre 2024, ha quasi raddoppiato le multe preesistenti, per arginare il malcostume di chi occupava gli stalli appositamente destinati alla fermata e alla sosta dei veicoli di persone invalide, e la sanzione è estesa a chi occupa i loro scivoli e rampe di transito anche con veicoli “leggeri”, come ciclomotori e monopattini, ma che comunque impediscono o ostacolano il passaggio alle carrozzine o alle persone con mobilità ridotta e munite di stampelle o altri ausili alla deambulazione.

Oltre ai presupposti e all’importo delle nuove multe, che fra poco ti illustreremo, ci sono però, situazioni particolari che meritano un approfondimento, come quella del disabile privo di contrassegno esposto e la situazione di una persona con disabilità che parcheggia nel posto riservato ad un altro disabile. Esamineremo anche questi casi.

Dove possono sostare i veicoli al servizio di persone disabili?

Prima di parlare delle multe, diciamo, innanzitutto, che il nuovo Codice della strada prevede una buona notizia per le persone disabili: adesso i veicoli al loro servizio possono sostare gratuitamente (oltre che negli stalli ad essi riservati) anche nelle altre aree di sosta o di parcheggio a pagamento, senza più bisogno di verificare (come avveniva prima del 14 dicembre 2024) che non vi fossero posti disponibili nei loro appositi spazi.

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Per il resto, l’articolo 188 del Codice della strada novellato dalla riforma continua a prevedere che:

  • gli Enti proprietari della strada, a partire dai Comuni nei tratti di loro competenza, sono tenuti ad allestire e mantenere «apposite strutture» per la circolazione e la sosta dei veicoli al servizio delle persone invalide, munendole della segnaletica necessaria;
  • per poter fruire dei suddetti spazi di sosta riservati, i disabili egli invalidi necessitano dell’apposito contrassegno rilasciato dal Comune di residenza, su cui ci soffermeremo nel prosieguo;
  • i veicoli al servizio delle persone invalide così autorizzate non sono tenuti al rispetto dei limiti orari di sosta vigenti nelle aree di parcheggio a tempo determinato, quindi possono lasciare posteggiata la loro auto più a lungo.

Contrassegno disabili: caratteristiche e modalità d’uso

Ricordiamo che il contrassegno necessario per usufruire delle aree di fermata e di sosta riservate ai disabili ha, ai sensi dell’articolo 381, comma 2, del Regolamento di attuazione del Codice della strada, queste importanti caratteristiche:

  • è strettamente personale (quindi non è cedibile ad altri);
  • non vincolato ad uno specifico veicolo (perciò può essere applicato su qualsiasi veicolo che viene concretamente adibito al trasporto del disabile, anche se non è ad egli intestato);
  • ha valore su tutto il territorio nazionale (e non soltanto nel Comune che lo ha rilasciato: ad esempio, si può circolare in tutte le Ztl d’Italia);
  • la sua validità è di 5 anni (per il rinnovo è sufficiente esibire la certificazione medica che confermi la persistenza delle condizioni sanitarie precedenti);
  • deve essere esposto, in originale, nella parte anteriore del veicolo, in modo che sia chiaramente visibile per i controlli.

Per le condizioni di rilascio, leggi l’articolo specifico: “Chi ha diritto al contrassegno per disabili?“.

Multe per parcheggio abusivo in aree riservate ai disabili

Come abbiamo anticipato all’inizio, la sanzione per il parcheggio abusivo nelle aree riservate ai disabili è stata inasprita dal nuovo Codice della strada (L. n. 177/2024) entrato in vigore il 14 dicembre 2024.

Ora l’articolo 158, comma 4 bis, nella nuova formulazione prevede per i trasgressori una multa da 165 a 660 euro per i ciclomotori e i motoveicoli a due ruote, e da 330 a 990 euro per tutti gli altri veicoli. Prima le sanzioni andavano da a 80 a 328 euro le moto e da 165 a 660 euro per i restanti veicoli.

È importante sottolineare che queste sanzioni amministrative pecuniarie si applicano non solo a chi occupa con il proprio veicolo le piazzole di sosta previste per i disabili e gli invalidi, ma anche a coloro che parcheggiando invadono gli scivoli dei marciapiedi e le rampe, o i corridoi di transito, che accedono alla carreggiata utilizzata dai mezzi degli invalidi e dei disabili.

Le sanzioni di cui abbiamo parlato (oltre che tutte le altre riguardanti i vari divieti di sosta) si applicano «per ciascun giorno di calendario per il quale si protrae la violazione», il che significa che la multa – già di importo pesante per ogni singolo giorno – potrà essere moltiplicata per il numero di giorni solari in cui si protrae il parcheggio abusivo (anche se sono previsti dei correttivi per evitare che la sanzione vada oltre il quadruplo di quella base).

Multa a disabile se parcheggia nel posto riservato a un altro disabile

Un lettore ci ha rappresentato una situazione particolare: è disabile, ed è munito del contrassegno per il parcheggio, ma ha parcheggiato nello stallo riservato ad un altro disabile, ed è stato multato.

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Purtroppo per lui, la sanzione appare legittima: quando il posto non è attribuito alla generalità indistinta delle persone diversamente abili, bensì è attribuito con concessione comunale ad una persona specifica. Si tratta, quindi, di un parcheggio numerato, ed è corretto multare chiunque – compresi gli altri disabili – sosti in quello spazio riservato. In altre parole, quando il posto per disabili è assegnato in modo esclusivo, nessun altro può parcheggiarvi.

Nello specifico, però, la sanzione è inferiore a quella illustrata nel paragrafo precedente per chi parcheggia abusivamente negli stalli riservati: al “vero” disabile, munito di regolare contrassegno invalidi esposto sul parabrezza del veicolo, si applica la multa prevista dall’articolo 188, comma 5 del Codice della strada, che va da un minimo di 87 euro a un massimo di 344 euro.

Per approfondire leggi anche: “Contestare una multa per mancata esposizione contrassegno invalidi“.



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