Grottaferrata – Consiglio comunale lampo: la minoranza e Pompili fuori dall’aula in segno di protesta

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È stato un consiglio comunale lampo quello andato in scena ieri a Grottaferrata, con le forze di opposizioni presenti che, dopo pochi minuti, hanno deciso di lasciare l’aula perché dall’ordine del giorno era stata eliminata una interrogazione da loro proposta in conferenza capigruppo riguardo l’abusivismo edilizio.

Un punto all’ordine del giorno eliminato perché incompatibile per regolamento con un ulteriore punto all’ordine del giorno inserito però successivamente dalla maggioranza: il regolamento sugli atti d’obbligo del consiglio comunale.

Una esclusione che ieri è stata motivata dal Presidente del consiglio comunale Massimo Garavini e successivamente dal Segretario comunale che hanno chiarito come, appunto seguendo il regolamento, in presenza di proposte di discussione relative ai regolamenti comunali (come nel caso di ieri) non è consentito portare in consiglio delle interrogazioni e come il presidente non avrebbe potuto, viste le modalità di presentazione, rimandare l’introduzione nell’ordine del giorno della richiesta di votare il regolamento, pena l’eventualità di un intervento prefettizio.

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Una questione tecnica letta in chiave politico-autoritaria dalle forze di opposizione che, in blocco, hanno abbandonato l’aula in segno di protesta contro un atto da loro definito antidemocratico. Una visione a cui si è immediatamente accodato il consigliere di maggioranza (?) Federico Pompili di Siamo Grottaferrata che ha abbandonato l’aula per solidarietà con l’opposizione e per non aver ricevuto risposta dal Presidente del consiglio  alla sua domanda rispetto alla possibilità di eliminare dall’ordine del giorno il punto inserito dalla maggioranza.

Maggioranza di cui teoricamente dovrebbe far parte nonostante, come ha sottolineato il sindaco definendo “unica anomalia il contributo del consigliere Pompili in questi consigli comunali perché dovrebbe spiegare alla cittadinanza se fa parte della minoranza o della maggioranza e poi essere coerente con le sue azioni politiche, anche perché il regolamento, ricordo,  è stato portato in Commissione ed è il frutto di un lavoro di ben due anni”.

“È grave – hanno commentato a margine del consiglio i consiglieri Luciano Andreotti, Alessandro Cocco, Francesca Antonelli e Paolo Bellucci – che  questo Sindaco ed il suo Presidente del consiglio pretendano di stabilire quali punti, proposti dalla minoranza, vadano discussi a loro piacimento. Un grave atto antidemocratico e che ci fa pensare che la proposta di regolamento degli atti d’obbligo sia stata inserita strumentalmente proprio per non far discutere quei punti che costringevano politicamente questa maggioranza a pronunciarsi su temi dirimenti.

Nel consiglio comunale abbiamo posto la questione del rispetto dell’art.49 avanzando la proposta di discutere tutti i punti posti all’ordine del giorno originario (la conferenza capigruppo è sovrana) o ritirando il punto di discussione sui regolamenti, chiarendo che in presenza del punto proposto dalla maggioranza  non si sarebbero potuti discutere neanche i punti portati dalla minoranza.

Non hanno voluto accettare ne votare le proposte da noi avanzate per superare questa criticità. Una forzatura, la loro, che ha costretto i consiglieri di minoranza a ritirare le proposte avanzate con la convocazione del Consiglio e ad abbandonare i lavori”.

Un atteggiamento che ha indignato la maggioranza criptense, rimasta invece in aula a discutere e votare il regolamento sulla definizione degli atti d’obbligo del consiglio comunale. Un’indignazione che l’amministrazione ha pensato di esternare, a nostro parere con modalità a dire il vero poco “ortodosse”, attraverso un comunicato pubblicato sulla pagina Facebook ufficiale del Comune di Grottaferrata, pagina che per regolamento dovrebbe essere dedicata alla comunicazione istituzionale dell’ente…

“L’Amministrazione Comunale di Grottaferrata – riporta la nota stampa che pubblichiamo integralmente – esprime profondo sconcerto e stupore di fronte alla decisione dell’Opposizione di abbandonare l’Aula consiliare in apertura del Consiglio di oggi, giovedì 9 gennaio 2025. Tale gesto, oltre ad essere un segno di inadeguatezza politica, denota una totale assenza di senso di responsabilità verso la comunità e di rispetto nei confronti del Consiglio comunale, convocato su invito della stessa Opposizione, la quale subito dopo l’apertura ha ritirato i punti e abbandonato i lavori.

Si ritiene inaccettabile che l’Opposizione pretenda di discutere esclusivamente i punti all’Ordine del Giorno che ha proposto, rifiutando di confrontarsi sui temi fondamentali per lo sviluppo del nostro territorio, discussi e approvati tra l’altro nel corso di una regolare Conferenza dei Capigruppo, organo deputato a stabilire i lavori del Consiglio.

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In particolare, l’Opposizione ha tentato di boicottare l’approvazione del Regolamento sulla definizione degli Atti d’Obbligo, un provvedimento epocale che permetterà di risolvere una questione pendente da oltre cinquant’anni, riguardante la cessione di opere e standard.

Un’analisi dettagliata delle pratiche, che coinvolge ben 92 casi, ha infatti evidenziato la complessità della situazione e la necessità di un intervento normativo chiaro e condiviso. Il nuovo Regolamento rappresenta uno strumento fondamentale per garantire trasparenza, efficienza e certezza del diritto, la cui necessità emerge dai dati raccolti e analizzati dall’Amministrazione, rispetto agli obblighi di cessione di opere e standard e dai quali risulta che:

il 22,8% delle pratiche è stato risolto;

il 33,7% è in attesa di acquisizione;

il 43,5% richiede ancora una valutazione.

L’opposizione, con il suo comportamento, dimostra di non essere interessata al bene comune e di preferire le sterili e pretestuose polemiche o la smania di protagonismo alla risoluzione dei problemi concreti dei cittadini.

Nonostante questo, la Maggioranza, compatta, ha approvato il Regolamento sulla definizione degli Atti d’Obbligo e ringrazia l’Assessore Massimo Roncati, il Presidente della Commissione urbanistica Gianfilippo Coromaldi, il Dirigente del Servizio Tecnico/ambiente Andrea Trinca e gli Uffici comunali per l’ottimo lavoro svolto.

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L’Amministrazione Comunale per il futuro invita le Minoranze a riconsiderare le proprie posizioni e a tornare a confrontarsi con spirito costruttivo sui grandi temi della Città. Il bene di Grottaferrata non può essere ostaggio di giochi politici”.





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