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Il nuovo anno porta con sé numerosi appuntamenti fiscali da segnare in agenda.
Il mese di gennaio 2025 infatti vedrà diverse scadenze. Protagonista, ancora una volta, sarà il versamento del secondo acconto delle imposte sui redditi da pagare a rate o in un’unica soluzione dalle partite IVA con ricavi o compensi fino a 170.000 euro.
L’inizio dell’anno inoltre vede anche il termine ultimo relativo al versamento della quarta rata dei contributi di colf e badanti, oltre ai consueti appuntamenti periodici relativi a IRPEF, IVA e contributi INPS.
Scadenze fiscali gennaio 2025: gli adempimenti del mese
Il calendario delle scadenze fiscali di gennaio, come quello del mese precedente, conta diversi appuntamenti.
A partire dalla seconda settimana del mese, i contribuenti saranno chiamati a rispettare gli adempimenti fiscali, di cui diamo una panoramica generale nella seguente tabella:
Scadenza | Adempimento |
---|---|
10 gennaio 2025 | quarta rata contributi colf e badanti |
12 gennaio 2025 | pagamento dei fringe benefit 2024 da parte dei datori di lavoro |
16 gennaio 2025 | secondo acconto imposte sui redditi partite IVA |
16 gennaio 2025 | adempimenti periodici IRPEF, IVA e contributi INPS |
17 gennaio 2025 | comunicazione credito ZES Unica agricoltura |
27 gennaio 2025 | invio elenchi Intrastat |
27 gennaio 2025 | ravvedimento operoso acconto IVA |
31 gennaio 2025 | invio dati spese sanitarie 2° semestre 2023 |
31 gennaio 2025 | domanda di esonero canone RAI |
Scadenze fiscali gennaio 2025: la panoramica sugli adempimenti
Il 10 gennaio segna la scadenza del versamento della quarta rata dei contributi di colf e badanti. I datori di lavoro domestico saranno quindi tenuti a rispettare l’adempimento secondo le consuete modalità previste dall’INPS.
In particolare, per effettuare il pagamento si potrà utilizzare il Portale dei Pagamenti del sito INPS, rivolgersi a banche, poste o altri PSP e, ancora, mediante l’app IO.
Si ricorda che la rata fa riferimento al quarto trimestre del 2024, ovvero ai mesi di ottobre, novembre e dicembre.
Il 12 gennaio invece i datori di lavoro dovranno pagare gli importi dei fringe benefit relativi all’anno 2024. Qualora la scadenza non venisse rispettata, le somme in questione verranno inserite in quelle previste per l’anno 2025 e si dovranno considerare i limiti in vigore posti dall’ultima Legge di Bilancio.
Con il sopraggiungere della metà del mese, ricorrono anche i consueti appuntamenti periodici per quanto riguarda IRPEF, IVA e contributi INPS da effettuare entro il 16 gennaio.
Nello specifico, i sostituti di imposta sono tenuti a versare:
- le ritenute IRPEF relative ai redditi da lavoro dipendente ed assimilati e redditi di lavoro autonomo corrisposti nel mese di novembre;
- i contributi INPS sulle retribuzioni del mese precedente.
Per quanto riguarda le partite IVA, i contribuenti con l’obbligo di liquidazione mensile devono pagare l’imposta sul valore aggiunto relativa al mese di dicembre 2024.
Inoltre, il 16 gennaio ricorre anche un’altra scadenza di rilevante importanza per le partite IVA, ovvero il versamento del secondo acconto delle imposte sui redditi.
La data è stata rinviata in seguito all’approvazione della Legge di conversione del Decreto Fiscale.
L’adempimento però non riguarda tutte le partite IVA, ma solo quelle che che nel periodo di imposta precedente hanno dichiarato ricavi o compensi non superiori a 170.000 euro.
L’importo potrà essere pagato in un’unica soluzione entro il 16 gennaio, oppure in 5 rate mensili.
In quest’ultimo caso la scadenza sarà fissata per il 16 di ogni mese, da gennaio a maggio, e dovranno essere corrisposti gli interessi del 4 per cento annuo sulle rate successive alla prima.
Il 17 gennaio invece segna il termine ultimo per l’invio della comunicazione per la prenotazione del credito di imposta per gli investimenti all’interno della ZES Unica.
La scadenza riguarda solo gli imprenditori del settore agricolo, dell’acquacoltura e forestale.
Entro il 31 dicembre gli operatori sanitari come, ad esempio, medici e odontoiatri, farmacie e parafarmacie, ASL, psicologi, devono inviare al sistema Tessera Sanitaria i dati delle spese sanitarie sostenuti dai contribuenti nel secondo semestre del 2024.
Il rispetto della scadenza è necessario per la predisposizione del Modello 730 precompilato.
Infine, al 31 dicembre è fissato il termine ultimo per inviare domanda di esonero dal pagamento del canone RAI per l’anno 2025, il cui importo ricordiamo essere tornato a 90 euro, poiché la Legge di Bilancio 2025 non ha previsto alcuna riduzione.
Per presentare la richiesta, il contribuente deve dimostrare di non possedere alcun dispositivo per la ricezione del segnale radio-televisivo in nessuna delle abitazioni ad uso domestico-residenziale in cui è attiva un’utenza elettrica a suo nome.
L’ottenimento dell’esonero è subordinato all’invio dell’apposito modello dell’Agenzia delle Entrate, con la compilazione del quadro A.
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