Sampdoria, la conferenza del presidente Manfredi: “Abbiamo un progetto, non siamo confusi. Abbiamo delle difficoltà ma siamo seri”

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Genova. Conferenza stampa oggi del presidente Matteo Manfredi per fare il punto sulla Sampdoria sia dal punto di vista sportivo che societario.

“Il momento è complesso, i risultati non arrivano. È mia responsabilità e intendo lavorare con il mio team per custodire e portare a termine progetto iniziato nel giugno 2023, un progetto che non cambia di un centimetro, ma abbiamo convinzione, mezzi e risorse per portarlo a termine. Devo dare stabilità a questo club che esiste dal 1946 e negli anni recenti si è poco parlato di questo. La stabilità stessa è stata messa repentaglio ma io devo anche dare decoro, sostenibilità e orgoglio di vestire questi colori. Oggi la Sampdoria è in una condizione stabile e serena. Lo dovevo in primis ai nostri tifosi e poi ai nostri collaboratori e alle famiglie di questa società. Ai nostri tifosi avevo detto che avremmo fatto meglio dell’anno scorso non ci siamo riusciti fino a qui ma il è team entusiasta per ribaltare la situazione”.

“La prima fase della stagione non è stata soddisfacente, siamo arrabbiati ma convinti di poter far meglio. Il progetto non cambia ma serve pazienta da parte dei nostri tifosi. Siamo abituati a fare investimenti conoscendone i rischi. Cosa vuol dire? Vuol dire che non ci aspettavamo risultati vittoria o sconfitta ma di entrare in progetto lungo e complicato però rappresentato da una possibilità e da un valore enorme che questi colori rappresentato”.

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“Vedo molta confusione alimentata dalla mancanza di risultati. E’ importante rifare il percorso che noi stessi abbiamo fatto da giugno 2023. Sapete che sono state investite cifre importanti per dare sostenibilità e stabilità. Abbiamo fatte tante cose, sono stati chiusi accordi con la vecchia proprietà e creditori, abbiamo trasferito l’ufficio del centro di Genova. Abbiamo fatto un centro sportivo nuovo e questo esula da ciò che abbiamo investito nella parte sportiva. Queste investimenti di cui ho appena parlato resteranno negli asset, quindi nel patrimonio, della società”.

Il presidente analizza la stagione dei blucerchiati fino ad adesso: “Risultati sportivi? Per quanto riguarda questo tema purtroppo il primo pensiero va ai tifosi i quali fanno benissimo a volere risultati subito, ogni domenica e in ogni campo perché loro vivono di questi colori e sanno che questi colori meritano la vittoria ogni domenica. Quando giochiamo in casa il nostro stadio è fantastico e speciale, abbiamo davvero il dodicesimo uomo in campo. La partecipazione dei nostri tifosi è uno di quei patrimoni che questa società ha ed avrà. ciò che mi stupisce invece sono i commenti degli addetti ai lavori che dovrebbero sapere che questo è un progetto di medio-lungo termine. Un progetto nel quale serve parecchio tempo, sapevamo che la situazione era complicata ma se ne sono aggiunte. Questa società non aveva nemmeno più il controllo del marchio. Questa non è una scusa perché abbiamo investito parecchie risorse sul mercato. Il progetto è complesso a sono due binari diversi”.

“E’ fondamentale l’investimento che abbiamo fatto nelle infrastrutture che ciò rimarrà nella storia di questo club. Non c’è confusione, abbiamo difficoltà e siamo partiti da 0, anzi meno di 0”.

“Ogni settimana leggo notizie di gruppi, cordate, offerte, dico che non è così. Abbiamo un progetto siamo seri, non siamo confusi ma siamo in difficoltà. In questa società abbiamo trovato situazioni spiacevoli dove qualcuno non era allineato ai nostri valori e al successo di questa società. Stiamo lavorando anche per risolvere questi problemi”.

Il punto sul mercato: “Purtroppo abbiamo imparato che non basta il budget. Non siamo i primi ne saremmo gli ultimi che investiranno cifre importanti con la speranza di salire ma non basta investire per arrivare ai risultati nel calcio. Il calcio è molto più complesso di quanto sembri, è uno sport corale, di squadra dove la serenità è fondamentale. Noi abbiamo innestato risorse tecniche di valore su un contesto non sano e poco chiaro ma sicuramente investiremo anche per migliorare tutto. Il nostro obiettivo sportivo è pensare domenica dopo domenica”.

Organigramma è completo ed ad oggi non cambia come non cambia la proprietà. Questa proprietà rimane qua finché il progetto non verrà portato a termine”.

Il punto sul lavoro di Accardi: “Ad oggi il lavoro di Pietro e del suo staff, ad oggi, non ci hanno portato le soddisfazioni che volevamo. Lo monitoriamo, lavoriamo tanto insieme a lui ma siamo convinti la sua esperienza e sua capacità e tenacia ci aiuteranno a ribaltare la situazione”.

Questione calciomercato: “Siamo a lavoro da almeno un mese per evitare gli errori passati, dove avevamo costruito una squadra molto competitiva e siamo convinti che questa squadra possa darci soddisfazioni. E’ nostro dovere rinforzarla”.

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Punto sigli investitori: “Gestio Capital è l’investitore della Sampdoria che è rappresentata dal sottoscritto. Il responsabile di questo fallimento sportivo, fino a qui, è il sottoscritto ma sono orgoglioso del progetto aziendario, infrastrutturale e societario fatto fino a qui”.

“Lo ribadisco la società è questa e rimarrà questa ma vogliamo attrarre investitori per portare a termine questo progetto. Ci sono momenti di difficoltà e ci siamo accorti che però nei momenti di difficoltà alcune persone (non giocatori) reagiscono sotto stress in maniera diversa da altri, e quindi è nostro dovere cercare di attrarre risorse migliori utili per il completamento del progetto”.

“Sono orgoglioso, felice e lo rifarei. Ho un figlio di 14 mesi, il sacrifico più grande è che devo stare lontano da lui per portare avanti questo progetto. L’interesse per la Sampdoria continuerà ad esserci: per i tifosi, per la storia, per i colori e per i giocatori. Viviamo in una città dove si parla solo di Sampdoria, da tre giorni, grazie a Gianluca Vialli. Questo deve darvi la percezione per la quale l’interesse per la Sampdoria c’è, c’era e ci sarà”.

Avvio di stagione altalenante, il presidente commenta i tre cambi in panchina: “Ringrazio Andrea Pirlo ed Andrea Sottil, il cambio repentino c’è stato l’elemento principale è stato la consapevolezza erronea di aver costruito una rosa competitiva, subito pronta ma alla terza giornata ci siamo trovati con un pugno di mosche in mano. Questo è ciò che ci ha fatto cambiare. Non mi sono pentito”.

La categoria C: “Era avventurismo avere un piano a due piani, volevamo fare un investimento a medio-termine. Probabilmente l’anno prossimo la Sampdoria resterà in serie B. Chiediamo ai tifosi pazienza, agli investitori ulteriori sforzi come ai dipendenti.

Per la serie C? Serve stabilità e ci sarebbe anche se si scendesse in serie C. Le cose che cambiano nella categoria più bassa sono i contratti dei giocatori, i diritti tv ma ci saremo”.

“Il compimento del progetto è valorizzare questo club. Una parte di questo progetto è già stata portato a compimento tramite la valorizzazione dei patrimoni. La maggior parte di questo progetto si completa con un percorso di successi sportivi”.

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