Pietralata, rispunta il centro per senza fissa dimora al posto della casa per le famiglie

Forse c’è ancora un po’ di confusione visto che, anche negli atti ufficiali, l’ormai famosa “Casa delle famiglie” di Pietralata viene ancora definita “centro d’accoglienza per senza fissa dimora”. Un problema non di poco conto visto che la struttura, che dovrebbe completarsi entro la fine del 2025, aveva suscitato tantissime polemiche prima ancora che venisse presentato il progetto definitivo.

Casa delle famiglie a Pietralata

Parliamo dell’intervento giubilare 158, ex numero 58, a Pietralata. Un’opera da 5 milioni e 200 mila euro per realizzare un edificio moderno, eco sostenibile e che darà un tetto a 20 ospiti. La struttura sarà dotata di mensa, spazi per la condivisione, parcheggi ed aree esterne.

Inizialmente, il progetto prevedeva la realizzazione di un “centro per senza fissa dimora”. Un’opera che non era stata gradita, per usare un eufemismo, dai residenti di zona. Anche il presidente di centrosinistra del IV Municipio, Massimiliano Umberti, aveva scritto una lettera al Campidoglio per contestare questa decisione. Così, anche a seguito delle proteste di piazza organizzate dal centrodestra, l’intervento aveva cambiato nome diventando “Casa delle famiglie”. L’opera era stata presentata anche dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, dallo stesso Umberti e dall’assessora alle Politiche sociali di Roma, Barbara Funari . Almeno su carta il progetto era simile, se non uguale, a quello originario. Secondo il IV municipio, invece, era cambiato tutto, compresa la stessa finalità della struttura.

Di nuovo il centro per senza fissa dimora

Evidentemente qualche passaggio è saltato. Di recente, infatti, Roberto Gualtieri, in qualità di commissario straordinario per il Giubileo 2025, ha firmato un’ordinanza per rimodulare alcune voci di spesa inerenti a sei diversi interventi giubilari. Tra queste, compare anche la struttura di Pietralata che, sempre nell’ordinanza, viene chiamata “Casa delle famiglie”. Poi, andando a vedere il dettaglio dell’intervento, si parla nuovamente di “centro per senza fissa dimora”.  

Arredi e attrezzature

L’ordinanza commissariale stanzia 244 mila per l’”acquisto arredi e attrezzature per il nuovo centro d’accoglienza per senza fissa dimora a Pietralata”. Verranno previsti “spazi destinati ad attività collettive e di socializzazione distinti dagli spazi destinati alle camere da letto, singole, doppie o triple” si legge nel documento ufficiale che spiega l’intervento.

Si parla anche di spazi destinati a “favorire lo svolgimento delle attività quotidiane e i momenti di incontro”. Infine, “per l’avvio del servizio di accoglienza – si spiega –  è necessario provvedere all’acquisto di arredi e attrezzature funzionali all’attività di accoglienza (mobilio, elettrodomestici, ecc.)”. Anche nel cronoprogramma, secondo il quale gli arredi dovrebbero arrivare nel secondo trimestre del 2025, si usa l’acronimo “SFD”, senza fissa dimora.

Contattato da RomaToday, il presidente del IV Municipio, Massimiliano Umberti, ha detto che “si tratta sicuramente di un errore. Vale quello che c’è scritto nell’ordinanza. Non è stato cambiato solo il nome ma anche la finalità del centro”. Rimane il fatto, e questo è innegabile, che in quel centro ci andranno persone con problemi abitativi. Che si tratti di famiglie o di singole persone la sostanza, alla fine, non cambierà: la struttura sarà frequentata da persone che, per vari motivi, una casa non ce l’hanno.