Pensioni 2025, Opzione donna prorogata in LdB 2024, ma come? Lo sfogo di Armiliato

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Orietta Armiliato, amministratrice nonché fondatrice del Comitato Opzione Donna Social, ha negli ultimi giorni espresso, atrraverso la pagina facebook del CODS, la sua amarezza nei confronti dell’ultima legge di Bilancio 2024, pubblicando in primis quanto riportato sulla Gazzetta Ufficiale nel supplemento ordinario al fine di rendere pubblico a tutti il contenuto delle misure pensionistiche ad oggi varate e disponibili per chi optasse di accedere alla pensione nel 2025, e poi in seguito ha fatto notare come nessuno dell’esecutivo abbia fatto nulla per riparare alle continue storture su una misura che é stata stravolta completamente già lo scorso anno. Questa legge di bilancio doveva essere l’occasione, fa intendere, per ‘mettere una pezza’, invece si é fatto di peggio, non solo non si é corretto il tiro, ma non sono stati nemmeno accettati o meglio ancora ascoltati gli emendamenti, che avrebbero potuto, se accolti, porre fine a tale ingiustizia, vi lasciao alle sue parole, chiarissime come sempre.

Pensioni anticipate 2025, Opzione donna prorogata, ma inutile a molte: nessun emendamento approvato

Così Armiliato: “Nel Supplemento Ordinario n. 43, della Gazzetta Ufficiale n. 305 del 31 dicembre 2024, è stata pubblicata la Legge 30 dicembre 2024 n. 207 , contenente il “ Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027 ”.

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Estrapolo e pubblico di seguito, i provvedimenti che sono entrati nel nostro ordinamento pensionistico e dunque in vigenza, a partire dal 2 Gennaio 2025:

Opzione donna ( Art. 1, comma 173 ) – La Legge di bilancio interviene sul pensionamento anticipato Opzione donna, riconoscendo la facoltà di aderirvi anche alle lavoratrici che abbiano maturato, entro il 31 dicembre 2024 , un’anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni e un’età anagrafica di almeno 61 anni, ferma restando la ricorrenza degli ulteriori requisiti già previsti dalla normativa in materia.

▪️Quota 103 ( Art. 1, comma 174 ) – Confermato anche il canale di pensionamento anticipato Quota 103 per i lavoratori in possesso di un’età anagrafica di almeno 62 anni e di un’anzianità contributiva di almeno 41 anni conseguiti nel corso dell’anno 2025. Per i soggetti che maturano i requisiti nel corso del 2025, il trattamento pensionistico può essere riconosciuto negli anni successivi rispetto all’anno di maturazione dei requisiti, fermo restando che il diritto alla decorrenza del trattamento si consegue trascorsi 7 mesi dalla maturazione dei requisiti stessi ( e 3 mesi per i requisiti maturati nel 2023).

▪️APE Sociale ( Art. 1, comma 175 ) – In favore dei soggetti che si trovino al compimento dei 63 anni e 5 mesi in condizione di disoccupazione, assistenza a familiare con disabilità grave, riduzione della capacità lavorativa per invalidità grave, assegnati a lavori usuranti viene riconosciuta la facoltà di accedere per tutto il 2025 all’ APE Sociale, di cui all’articolo 1, commi da 179 a 186, della legge n. 232 del 2016. L’indennità è riconosciuta sino al conseguimento dei requisiti pensionistici.

Opzione donna: L’amarezza di Orietta Armiliato

Così sul CODS: “Continuiamo a parlare ovunque ne sia offerta l’opportunità e se non viene offerta, creiamola, dell’indecente sorte che l’Esecutivo ha voluto riservare alla misura #opzionedonna, dobbiamo portare a conoscenza dei più anche i casi personali che, poi, sono quasi sempre tristemente comuni a quelli di molte altre.

Scriviamo lo sdegno per il trattamento iniquo, discriminatorio e per molti aspetti al limite (…se non superato …) del “contra legem”, negli spazi riservati ai commenti ai post FB/instagram/X etc. dove molti parlamentari vantano di aver trovato/confermato soluzioni pensionistiche percorribili se non migliorative, da introdurre con la nuova LdB.

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Manovra finanziaria che è stata appena approvata ma con modalità più che discutibili ovvero senza aver concesso la possibilità di replica nel secondo passaggio al Senato, dove giacciono oltre 800 emendamenti che non hanno neppure avuto la possibilità di ricevere una veloce occhiata da parte del relatore o di chi per esso.

Hanno ‘sadicamente’ cancellato quella che sarebbe stata per molte LA soluzione ai problemi economici che investono Donne non più giovanissime e che dunque non hanno più quell’appeal che il mondo del lavoro oggi richiede (quando un posto dove svolgere una qualsiasi attività lavorativa lo si trova, impresa ardua…).

Continuiamo a parlarne dicevo perché la natura, peraltro anch’essa bistrattata, ci insegna che “la goccia perfora la pietra non con la forza, bensì con il continuo stillicidio”.

Vi chiediamo siete tra le persone che con la vecchia Opzione donna, quella orginaria per intenderci prorogata per tanti anni prima che ci mettessero mano peggiorandola, avrebbero potuto accedere alla quiescenza? Fatecelo sapere nell’apposita sezione commenti del portale.

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