«Leggenda del giornalismo sportivo e fondatore di Sky Sport»

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Oggi ci ha lasciato Rino Tommasi (nella foto), una vera e propria leggenda del giornalismo sportivo, un gigante che ha segnato la storia del nostro mestiere e della narrazione sportiva. Rino Tommasi è stato un punto di riferimento non solo per il giornalismo italiano, ma anche per quello internazionale, in particolare nel mondo della boxe, del tennis e del calcio. Ha rivoluzionato il linguaggio del giornalismo sportivo e il modo di raccontare gli eventi sportivi, in particolare con la sua presenza a Canale 5 e successivamente a Telepiù. È stato un innovatore e un maestro, tanto nelle vesti di giornalista quanto in quelle di manager, soprattutto per Sky Sport, dove ha fondato e diretto la redazione, lasciando un’impronta indelebile.

Rino Tommasi è stato anche un precursore per molti giovani giornalisti, come quelli che ha scelto e formato, tra cui Caressa, Compagnoni e Marianella. Ma la sua eredità non si ferma alla professione, perché la sua passione e il suo modo unico di raccontare lo sport hanno appassionato intere generazioni di tifosi, in particolare nel tennis, dove ha scritto la storia insieme a Gianni Clerici. La sua narrazione, capace di rendere ogni partita un evento epico, ha contribuito a rendere il tennis più popolare e amato in Italia, ancor più dei campioni stessi. Rino Tommasi lascia un vuoto profondo, ma anche un esempio luminoso di come fare giornalismo e raccontare lo sport con passione e competenza.

Per ricordare Rino Tommasi, Sky Sport Tennis dedica una programmazione speciale per tutta la gioranta con le partite con le telecronache della coppia Clerici-Tommasi. Ora sul canale 203

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Ecco come Federico Ferri, direttore di Sky Sport ricorda la figura di Rino Tommasi:

LEGGENDA DEL GIORNALISMO SPORTIVO – «Rino Tommasi è stato per il giornalismo ciò che Maradona è stato per il calcio e Muhammad Ali per la boxe: una figura leggendaria, capace di scrivere pagine che resteranno per sempre nella storia del nostro mestiere. Anche se parliamo di giornalismo italiano, sarebbe più giusto allargare lo sguardo a quello mondiale, perché Rino è uno dei giornalisti italiani più premiati e apprezzati a livello internazionale, soprattutto nel mondo della boxe e del tennis. Il suo impatto è stato immenso, lasciando un segno indelebile in questi sport e nel giornalismo stesso.»

LA GRATITUDINE DI SKY SPORT – «In questa giornata, ci saranno sicuramente altre persone più qualificate di me, che hanno lavorato fianco a fianco con Rino e lo hanno conosciuto ancora più da vicino, e che lo ricorderanno nel modo migliore. Io, invece, desidero rendere il mio tributo indossando tre vesti. La prima è quella di direttore di Sky Sport, e a nome di tutta l’azienda, voglio esprimere non solo il nostro grande dolore per questa triste notizia, ma soprattutto la nostra immensa gratitudine per aver avuto la fortuna di avere tra noi un pilastro così fondamentale.»

FONDATORE E MENTORE DI SKY SPORT – «Sky nasce dall’unione di Telepiù e Stream, e fin da quel momento il contributo di Rino Tommasi è stato fondamentale. Fondatore e direttore di Telepiù dal 1991, Rino ha avuto un impatto profondo su Sky Sport, non solo come leader, ma anche come mentore per alcune delle voci e dei volti che oggi sono amatissimi dai nostri abbonati. Molti di questi giornalisti sono stati assunti da lui sin dai primi giorni, nel 1991, e continuano a essere pilastri di Sky Sport. Penso a Fabio Caressa, Maurizio Compagnoni, Massimo Marianella, Flavio Tranquillo, Giorgio Porrà, Marco Nosotti, e sicuramente ne dimentico alcuni, ma la sua impronta è evidente in ogni angolo di questa redazione. Il suo lavoro, il suo esempio, e soprattutto la sua firma sono ciò che ha reso possibile la crescita di questa testata. E non posso non ricordare Elena Pero, che ha ereditato il microfono di Rino dopo essere cresciuta sotto la sua guida. La verità è che, sebbene molti altri abbiano contribuito in modo significativo, la riconoscenza che dobbiamo a Rino Tommasi è immensa, una riconoscenza che nasce dal profondo di tutta Sky per questo straordinario maestro e questa leggenda.»

INNOVATORE DEL RACCONTO DELLO SPORT IN TV «L’altra veste che Rino Tommasi ha indossato è quella del giornalista. E’ stato, ma forse non so se gli sarebbe piaciuto sentirlo dire, ma certamente è stato non solo un maestro, ma anche un innovatore in ogni campo. E se parliamo di televisione, in particolare dello sport in TV, non inteso come servizio pubblico ma come intrattenimento sportivo fuori dalla Rai, è indubbiamente stato e continuerà ad essere la figura più rilevante per questo paese. Nel 1981 ha iniziato a dirigere i servizi sportivi di Canale 5, e nel 1991 è passato a Telepiù, dopo quella straordinaria esperienza con TV Koper Capodistria, che per noi bambini e ragazzini degli anni ’80 e ’90 era quasi un sogno, permettendoci di vedere il meglio dello sport, un po’ come oggi fa Sky Sport. Il suo ruolo, quindi, non si è limitato solo ad essere un giornalista eccezionale, un telecronista straordinario e un formatore, ma anche un manager fondamentale, come lo è stato nel mondo della boxe.»

UNA PASSIONE CHE HA ISPIRATO GENERAZIONI «Il terzo e ultimo aspetto che voglio sottolineare è quello che ci unisce tutti: la passione per lo sport. Da appassionato di sport e da bambino cresciuto con il mito di Rino Tommasi, credo che in molti oggi condividiamo il ricordo di un grande fenomeno, quello che più di tutti ci ha emozionati nel raccontare la boxe e, per quanto mi riguarda, il tennis, una passione che mi è sempre stata particolarmente cara. E lo dico perché, negli anni in cui Rino Tommasi e Gianni Clerici ci hanno regalato le loro telecronach (un totale di ben 149 Slam), Rino Tommasi è stato una presenza costante e fondamentale.»

L’EREDITA’ DEL RACCONTO DI TOMMASI – «Il tennis, lo dico ai ragazzi di oggi, non era come quello che conosciamo adesso. Non c’era Jannik Sinner, né i grandi campioni che vediamo oggi. In realtà, molte persone si sono avvicinate al tennis e se ne sono appassionate non tanto per i giocatori che Rino e Gianni raccontavano sul campo, ma per il loro modo unico di raccontare il gioco. Sono stati veri protagonisti di un’epoca del tennis, al pari dei giocatori stessi. Rino, in particolare, non avrebbe mai voluto che il racconto superasse l’importanza dell’evento stesso, che il commento fosse più significativo della partita. Eppure, per tanti, è stato proprio questo modo di narrare che li ha spinti a innamorarsi di questo sport. E credo che questa sia la più grande eredità che una leggenda come Rino Tommasi possa lasciare.»

Articolo di Simone Rossi
per “Digital-News.it
(twitter: @simone__rossi)

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